Stella Rossa-Virtus, Banchi: “Ci aspettavamo un match diverso, loro più efficaci”

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Le parole di coach Luca Banchi dalla sala stampa della Stark Arena. La Segafredo cade per la quarta volta consecutiva, ma rimane ottava

Il talento di Milos Teodosic purga la Virtus, come fosse uno scherzo del destino. La Segafredo cade per la quarta volta consecutiva tra campionato ed Eurolega e la Stark Arena festeggia il primo successo continentale dei propri beniamini dal 30 gennaio.

Quella contro la formazione di coach Sfairopoulos può essere considerata, senza dubbio, la sconfitta peggiore dell’ultimo periodo, nonostante tutte le difficoltà mostrate dalla compagine felsinea: la Vu nera non riesce mai a dominare l’incontro, non lo amministra e non trova il modo di controllare il ritmo per prendere il timone e guidare la nave verso il porto sicuro.

Al termine della diatriba, coach Luca Banchi non può essere soddisfatto: “La Stella Rossa è stata più continua. Sono stati efficaci fin dall’inizio, hanno creato vantaggi con la creatività dei loro esterni e il loro atletismo. La partita è stata tirata, poi sul 61 pari c’è stato un loro parziale di 11-0 che per noi è stato molto difficile da recuperare. Abbiamo fatto fatica a controllare il ritmo. Eravamo preparati a giocare un tipo di partita diversa. Ma il loro talento ha fatto sì che controllassero la gara.” La guida tecnica toscana si aspettava che i suoi riuscissero a controllare l’intensità del match, in modo da esprimere la propria pallacanestro più tranquillamente e superare gli avversari rimanendo all’interno della propria comfort zone di gioco, quando, al contrario, i bianconeri hanno subito sotto le plance a livello fisico nel primo tempo e sul perimetro nel secondo, non ovviando mai alla variazione di velocità proposta dalla Stella Rossa. La Virtus ci prova, combatte, ma non possono bastare trenta minuti alla pari, nonostante i padroni di casa non fossero in salute e, perciò, non abbiano mai sigillato realmente il risultato.

Dovevamo avere una difesa molto più consistente per limitare la loro creatività.” – prosegue, poi, coach Banchi – “I nostri avversari hanno avuto un’ottima serata, sfruttando il potenziale di Nedovic, Teodosic e delle altre guardie. Noi dobbiamo pensare a come recuperare la nostra identità difensiva, una maggiore aggressività, quella che ci ha permesso di aver giocato un certo tipo di torneo. I due grandi talenti del roster biancorosso, in seguito a due infortuni di media gravità, si sono presentati alla Stark Arena con la voglia di tornare a fare la differenza e di placare l’ira dei supporter di Belgrado, scontenti dell’annata portata avanti dai propri giocatori a livello europeo; durante il corso del secondo tempo, Teodosic e Nedovic hanno rappresentato le armi in più per gli avversari della Virtus, non solo grazie alle loro enormi capacità balistiche, ma anche alla loro qualità nel gestire i possessi, pescare i compagni liberi e variare il ritmo di gioco di tutta la squadra. Luca Banchi è della stessa idea, soprattutto per quanto riguarda il grande ex di turno: “Teodosic? Ha giocato come sa, il basket che tutti amano e che a Bologna conoscono molto bene. Ha attivato tutto l’arsenale offensivo della squadra.” Nella prima frazione, invece, la Stella Rossa è stata capace di appoggiare ai propri lunghi, al fine di pescarli staticamente sotto le plance, senza forzare eccessivamente la giocata e questo ha sfiancato a livello fisico ogni ala grande o centro della Vu nera, le cui energie dovevano essere impiegate per contenere la possanza dei pari ruolo avversari in avvicinamento al ferro; in questo senso, risulta parecchio difficile comprendere la scelta di coach Banchi di non inserire in campo Ante Zizic, rimasto in panchina per tutti i quaranta minuti.

Il capo allenatore della Segafredo giustifica la decisione di non concedere troppo spazio a Dobrci, nonostante la stanchezza evidente di capitan Belinelli e, soprattutto, l’assenza di Cordinier: “Dobric? Sta vivendo un anno difficile, dal Mondiale in poi ha avuto vari infortuni che hanno rallentato il suo processo di crescita. A Kaunas meglio di oggi, aspettiamo che abbia un livello di forma tale da poterci aiutare come può fare, e darci aggressività.” L’ultima frase potrebbe riguardare anche Zizic ed una lettura possibile della situazione potrebbe essere la seguente: è opinabile che si debbano dare solo undici minuti all’ala piccola serba e si debba escludere dal match il centro croato, tuttavia, senza ogni ombra di dubbio, i due profili appena citati non sono ancora in grado di cambiare davvero le gare, poiché in uno stato di forma non ottimale. Tentar non nuoce, si dice…

La Virtus termina l’ultimo doppio turno di Eurolega con zero vittorie e due sconfitte, ma rimane in ottava posizione per via di tutti gli altri risultati dai vari campi del Vecchio Continente. I bianconeri felsinei devono, se vogliono concludere la propria stagione togliendosi qualche soddisfazione, recuperare al più presto una forma fisica ottimale, la quale, senza dubbio, garantirebbe più successi e lucidità: al termine della sconfitta contro la Stella Rossa, coach Banchi ha invitato la sala stampa a non giudicare la prova dei suoi in base al numero dei possessi, e, quindi, a non concentrarsi sui rimbalzi offensivi, ma sulla qualità dei tiri, sulla precisione, sulle percentuali, tutte circostanze legate alla lucidità.

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