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Il Round 3 di Turkish Airlines Euroleague è in archivio, o quasi. Resta pendente la situazione di Baskonia vs Zenit ed Asvel vs Panathinaikos che, a ieri, sono due 20-0, ma con le probabili modifiche al regolamento potranno essere disputate in data da decidere.
Ma cosa ci ha lasciato il terzo turno della massima manifestazione continentale?
- Roland Smits. Una sorta di “clean sheet”, se non fosse per 2 perse ed un fallo. Nella sua gara da 15 con 7 assist non sbaglia nulla e rende assai indolore l’assenza di Mirotic.
- Qualità discutibile. Tecnicamente ed anche balisticamente le due sfide principali del turno lasciano molto a desiderare nei rispettivi primi tempi. Oly vs Milano e Fener vs Cska non sono state proprio roba sopraffina all’inizio. Poi, nella ripresa, molto meglio.
- Jarrell Eddie. Percentuali sontuose (può bastare come aggettivo per il 100% su 6 tiri dall’arco?) a parte, da tempo non si vedeva un rilascio così compatto e rapido. Forse c’è un nuovo “assassino” nella lega. Non viene dal gelo dell’Alaska ma dal caldo di Tampa, Florida.
- Andrea Trinchieri, il genio. 2-1 ad un pelo dal 3-0 dopo aver giocato con Olimpia e Maccabi, nonché aver stravinto il derby tedesco fuori casa. Con un roster di questo tipo è possibile solo se in panca siede un numero 1.
- Ante Zizic. Passa in secondo piano perché il Maccabi cade inopinatamente in casa col Bayern, ma 19 in 25 minuti, con 8/9 dal campo, 3/4 in lunetta e 6 rimbalzi sono il manifesto di uno che qui dominerà.
- Bentornato Efes, bentornato Ataman. Dopo aver aspramente criticato i suoi, senza citarlo ma indicando in Micic uno dei colpevoli della caduta nel derby, tiene in campo il serbo 36 minuti. Chiavi della squadra ed ecco il record di assist (13). Tipica gestione “alla Ergin”. «Abbiamo giocato alla perfezione la nostra pallacanestro per tre quarti». Amen.
- Meteora Fontecchio? Dopo la grande prova di Tel Aviv arrivano 43 minuti in due gare scialbe, da 4 totale di valutazione. Sta a lui dimostrare di valere queste altitudini con costanza. I dubbi ci sono.
- Rokas Jokubaitis. Altra prova di maturità e solidità assolute. C’è tanto Jasikevicius ma anche già parecchio Schiller nel suo rendimento.
- Kaleb Tarczewski. Riesce a non far soffrire Octavius Ellis e non è poco. Ok la condizione in ritardo, ma la comprensione del gioco latita ancora troppo spesso. Milano ha bisogno di lui, ma lui vale un ruolo in una seria pretendente ai piani alti?
- Will Clyburn is back. Ci vorrà ancora tempo per dare continuità, ma il campionissimo è tornato e si vede. «Ho lavorato come un pazzo per tornare e per diventare più forte di prima». Se le premesse sono queste…