Il Fenerbahçe è a una vittoria dalle Final Four, Monaco ko

Jean Claude Mariani
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Il Fenerbahçe controlla buona parte della gara alla prima della serie in casa e strappa il 2-1

Il Fenerbahçe vince in casa e mette grande pressione sulle spalle del Monaco che ora deve vincere a Instanbul per mantenere vive le sue speranze di Final Four.

La squadra allenata da Jasi trionfa per 89-78 e corre all’impazzata verso la sua #RoadtoBerlin.

Fenerbahce wins in Game 4 - Eurodevotion

Il tiro da tre

Uno dei fattori principali di questa serie per il Fenerbahce – che aveva regalato gioie in gara 1, soddisfazioni e poi nulla di concreto in gara 2 – è stato un elemento con peso relativo in questo terzo episodio della serie. Il Fener chiude con un discreto 39%.

L’evoluzione nella gara è particolare, con il Fener che costruisce il suo primissimo break proprio colpendo dal perimetro. La gara stenta a decollare nel primo quarto, due triple di Hayes-Davis prima e di Dorsey poi danno il primo vantaggio della gara.

Il Monaco lavora tanto per contrastare il post di Pierre e delle ali turche, e lo fa con profitto, per questo a volte rischia di scoprire la coperta sui 6,75.

Nel finale del primo quarto però il Monaco inizierà a giocare d’intelligenza cercando di evitare la capitalizzazione delle situazioni favorevoli al Fener e l’ingigantirsi della sua riuscita da tre. Si può ricorda almeno un fallo preventivo sul post perché non fosse fucina di gioco e un fallo di sfondamento sul penetratore che aveva scaricato nell’angolo al tiratore con chilometri di spazio.

Questi fattori, uniti al crescere dell’iniziativa degli esterni monegaschi favoriranno il vantaggio Monaco nel primo quarto. Progressivamente, il Fener costruirà le sue risposte su uno spettro offensivo ampio e molto efficace nel tiro da due.

Finché però le giocate che ammazzeranno la rimonta Monaco saranno entrambi due tiri da lontano di Biberovic. Una tripla e un long two.

Marko Gudurić

Il vero strappo del Fenerbahçe, che arriverà e non sarà mai ricucito, si compone con la sfuriata di Marko Gudurić. 5 punti in rapida sequenza, conquistati esponendo le difficoltà di Donta Hall sul cambio difensivo.

Il Fener coltiva il vantaggio che ha costruito e lo mantiene. Nel mente il Monaco scarseggia in ritmo e produzione di vantaggi e realizzazioni.

Gudurić è maestro della competizione nel saper sfruttare ogni piccolo canale messo a disposizione dalla difesa avversaria, nel seccare i cambi difensivi, infatti così chiude al ferro nell’ultima azione del primo tempo, strappando il +7.

Il Monaco nel seguito della gara cambia attenzione su quella difesa sul pick and roll, chiedendo al lungo un aiuto forte per far uscire il pallone. Gudurić però rimarrà maestro di letture e tra queste infilerà un assist delizioso per Papagiannis fuori dalla trappola della difesa nel finale.

Il serbo, in una gara dove le realizzazioni sono abbastanza distribuite tra i giocatori del Fenerbahce, firma una gara da 13 punti e 6 preziosi assist.

Mike, dove sei?

Il Monaco è con le spalle al muro e perde una gara giocata in un modo non troppo incisivo. La squadra è riuscita a mettere in piedi una reazione nel finale, utilizzando le giocate in campo aperto per forzare una rimonta, ma poi si è persa nei momenti un po’ confusionari nel finale.

Monaco tira il 19% da tre e distribuisce 20 assist. Di norma tanti assist sono una cosa positiva e, per carità, lo sono anche in questo caso. Però il Monaco è solita dare pochi assist anche per la grande responsabilizzazione individuale dei suoi handler. Che in questa gara è stata assente.

Okobo, Loyd e James hanno segnato insieme 24 punti. Registrando rispettivamente un 1/6, un 4/10 e un 4/13 dal campo.

James che in stagione ha segnato 18,7 punti con 5,1 assist di media, in questa serie sta segnando 11,1 punti con 6 assist di media. Con il 30% da 2 e il 26% da tre. Numeri un po’ impietosi.

Ha spesso ceduto il pallone, anche per virtù della difesa, senza prendersi responsabilità nei momenti in cui poteva decidere la gara. Che James recuperi una versione più aggressiva non è solo necessario perché è il leader e il più talentuoso della squadra, ma anche perché il Monaco non può rinunciare ai valori su cui si basa il suo attacco.

Photo credit: euroleague.net e Fenerbahçe X

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