Monaco e Mike James a valanga: Real asfaltato

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Monaco in formato Playoff quello che asfalta la peggior versione stagionale del Real Madrid. Mike James ancora una volta clamoroso.

Il miglior Monaco dell’anno contro il peggior Real dell’anno. Semplice e diretta, la storia di questa gara è così.

Nel Principato si temeva parecchio l’arrivo dei dominatori anche perchè all’orizzonte c’è la trasferta sul Bosforo, casa Efes, ovvero la squadra più calda del momento con il Pana: 11/10 non era record che dava certezze, meglio mettere lì un po’ di distanza sul 50% di vittorie, anche perchè da queste parti si guarda ben più in alto.

Difficilmente definibile la serata dei “blancos”. Quando non ti presenti in albergo e ti addebitano la camera si chiama “no show”: ecco. Peraltro una serata nera dopo quattro mesi di stagione è comprensibilissimo, anche se qualche scricchiolio si può immaginare dopo che domenica scorsa si era già caduti, non in questo modo, a Murcia. E si ragiona sul peso dell’assenza di Tavares.

Al solito brillantissimi i responsabili dell’account Twitter monegasco in inglese: è il modo di comunicare che ci piace.

LA GARA

Le chiamano “statement wins” ed ovviamente anche il sito ufficiale di Eurolega non si allontana da questa definizione.

Dominio totale dall’inizio alla fine. Tre triple, 11-2, poi 29-17 e 33-20 dopo 10′. E’ tutto ampiamente finito sul 54-34, che diventa 56-40 a metà partita.

«Stiamo giocando troppo molli. Loro segnano in contropiede, così come facili appoggi da due. Si passano la palla tranquillamente e noi perdiamo palloni in attacco. Ci sono tante cose da sistemare». Coach Mateo inquadra alla perfezione il “no show” dei suoi.

Si va addirittura sull’80-51, massimo vantaggio locale contro degli ospiti veramente inesistenti.

Il resto è accademia, ma in fondo lo era già dal minuto 8: da allora mai sotto i 12 punti il divario in favore monegasco.

Alla fine lo stesso Mateo dirà «Non è stata la nostra giornata, attraversiamo un periodo di difficoltà per forma ed infortuni, lavoriamo per uscirne. Dopo le tante vittorie abbiamo sempre cercato di dimenticarle, così faremo ora con la sconfitta».

LE CHIAVI

Banale individuare le ragioni di questa nettissima W. Giocare contro non farlo, esserci contro non esserci.

Monaco superiore in tutte le statistiche, fatta eccezione per i soli rimbalzi offensivi (12/8) e rimbalzi totali (36-35). Per il resto differenza abissale.

Pensare ad un Real da 10 assist e 19 perse è roba da non crederci. In fondo è tutto semplicemente troppo negativo per essere vero. Ritmo, aggressività, presenza ed attenzione. Tutto questo a favore di chi ha controllato la gara per 40′ complessivi.

La valutazione globale? 125 a 65… Addirittura, non conta ma è così, il Monaco ha ribaltato la differenza canestri. E’ di moda parlarne anche quando conta poco…

Di certo va sottolineato una preparazione della gara perfetta da parte di Sasa Obradovic, non certo la prima da parte di un Coach troppo spesso critiatissimo senza reali ragioni. Aggredire così la gara e Madrid era il modo perfetto per provarci. E riuscirci.

MVP

Manco a dirlo, sempre lui, MICHAEL “MIKE” PERRY JAMES, fenomeno da Portland.

15 punti con 5/10 dal campo, 12 assist, 6 rimbalzi e 5 recuperi.

Tutto quello che fa è ormai arcinoto e la stagione da MVP ha ben pochi dubbi, tuttavia quello che sta maggiormente impressionando negli ultimi tempi è il fatto che, quando piega le gambe, grazie alla forza che ne deriva diventa un fattore anche in difesa.

Tra 4-5 gare diverrà il miglior realizzatore di sempre in Eurolega. Dovesse accadere il 9 febbraio a Bologna sono certo che la passione e la competenza del pubblico virtussino ne onoreranno il traguardo come si deve. A Basket City, quella vera, si fa così.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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