Virtus-Bayern Monaco, Banchi: “Abbiamo dimostrato forza e fiducia. Prestazione solida”

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Le parole di coach Luca Banchi al termine dell’incontro tra Virtus Bologna e Bayern Monaco. Tredicesimo successo stagionale per le Vu nere.

La Virtus Segafredo Bologna vola e continua a sognare. Al giro di boa della regular season, battuto anche il Bayern Monaco di Pablo Laso, in seguito ad uno dei match più duri giocati dai felsinei nel corso della stagione, dominato, di fatto, per trentacinque minuti dai bavaresi.

Al termine dell’incontro, Luca Banchi non può che essere soddisfatto dei suoi giocatori e della tenacia mostrata da tutto il roster nel non perdere contatto con l’avversario e nel mordere la preda al primo odor di sangue: “Voglio congratularmi con entrambe le squadre, che hanno affrontato l’inizio di questa seconda fase con una prestazione molto solida. Il Bayern è arrivato qui con grande concentrazione per imporre la propria pallacanestro con grande fisicità, e per tutti i primi 20 minuti abbiamo faticato, hanno collezionato buoni attacchi e un grande vantaggio anche sui rimbalzi. L’aspetto positivo per noi è che ci siamo adattati dopo l’intervallo, abbiamo aumentato il livello della nostra consistenza difensiva, una migliore pressione sulla palla.” La Segafredo si è “adattata”, mostrando l’enorme capacità di risolvere qualche dettaglio negativo del primo tempo al rientro dall’intervallo lungo. I bianconeri hanno saputo variare il proprio gioco, hanno sofferto la fisicità e la versatilità del Bayern, ma non sono mai usciti dal piano gara; quando è arrivato il momento più caldo dell’incontro, poi, la difesa virtussina è salita di colpi, l’area è stata chiusa nel miglior modo possibile ed i padroni di casa si sono dimostrati concreti e mortiferi in attacco.

“Abbiamo forzato alcuni errori e controllato molto meglio i rimbalzi, ma anche offensivamente abbiamo cambiato la qualità della nostra pallacanestro, andando sulla linea del tiro libero con più continuità, cercando di toccare il pitturato, entrando nella loro difesa, giocando con un flusso che è più familiare al nostro stile” – dichiara, non a caso, la guida tecnica di Bologna – “Devo congratularmi con i nostri avversari ma anche con la nostra squadra, per la forza, la fiducia che ha dimostrato durante i 40 minuti nonostante il punteggio senza smettere di crederci, e e per essere stati pazienti. Stasera si trattava di avere pazienza e di continuare a credere che prima o poi li avremmo raggiunti.” Le Vu nere hanno saputo raccogliere tanti falli a proprio favore, capendo che l’unico modo per riavvicinarsi nel punteggio sarebbe stato quello di mandare in bonus il Bayern e andare in lunetta con continuità. Nella fase più complicata della gara, i felsinei, vedendosi intasata dalla difesa bavarese la costruzione sul perimetro, hanno deciso di spostare la propria cabina di regia e l’attenzione sul posto basso di Shengelia, il quale, spalle a canestro, ha avuto totale libertà nel scegliere se andare in uno contro uno o ribaltare la sfera oltre l’arco dei tre punti.

Coach Banchi prosegue descrivendo le enormi difficoltà riscontrate dal suo team nel primo tempo, soprattutto in fase difensiva:”Durante i primi 20 minuti il Bayern ha attaccato il ferro come se fossero in scooter, ci hanno battuto sistematicamente in 1vs1, aprivano il campo con lunghi che ogni volta che abbiamo fatto un passo in più di aiuto hanno segnato da 3, con il 70% da due e il 50% da tre, stavano dominando anche a rimbalzo. Questo è il Bayern, questo è il livello dei nostri avversari e ogni sera è così. Se non riesci ad andare oltre il limite diventa complicato.” Nulla di diverso, però, è accaduto nei secondi venti minuti, all’interno dei quali, tuttavia, la Segafredo ha fatto registrare più aggressività ed è riuscita a chiudere meglio gli spazi nella propria metà campo: E’ quello che abbiamo fatto nella seconda metà di gioco, non è niente di diverso che continuare a credere nella possibilità che potessimo colmare quel gap. Lo abbiamo fatto sulle traiettorie in uscita e sulle penetrazioni, lo stesso Ante è stato di aiuto nel momento cruciale della nostra rimonta garantendo presenza dentro l’area, protezione e sporcando le traiettorie dei loro tiri. Si lavora sui piccoli dettagli e la differenza la fa proprio un tiro sporcato, un rimbalzo, una ricezione estesa allontanando dall’arco dei 3 punti. Si parla dell’eccellenza assoluta, di giocatori come Edwards, Obst campione del mondo, Ibaka. I primi 20 minuti per loro hanno rasentato la perfezione, noi non avevamo quella cattiveria agonistica che sarebbe servita in un approccio gara come questo. Anche questi cambiamenti, come abbiamo vissuto le ultime 48 ore, cercando di inserire due nuovi giocatori ha abbassato il nostro livello di tensione perché ha dirottato l’attenzione altrove.” Uno dei due nuovi acquisti della Segafredo, Ante Zizic, si è reso protagonista di una discreta prestazione, approcciando male la partita, ma crescendo nel corso dell’incontro, in particolare nel quarto quarto, quando è divenuto necessario chiudere il pitturato e creare ingombro sotto alle plance. La sua firma, così come quella del lettone Lomasz, ha probabilmente spostato l’attenzione settimanale della Vu nera su altro che non fosse il match contro il Bayern Monaco e questo, involontariamente, ha complicato le cose alla squadra secondo l’opinione del proprio allenatore.

Luca Banchi, infine, vuole chiudere la sua conferenza post partita citando aspetti mentali e mettendo in luce la tenacia di tutto il roster bolognese: “È stato importante rimanere disciplinati in una serata nella quale siamo stati tutt’altro che ispirati. Nel secondo tempo siamo andati in lunetta 20 minuti, sintomatico del fatto che la squadra abbia continuato a macinare gioco, sono segnali importanti che dobbiamo avere la costanza di ripetere e cui ci dovremmo aggrappare per farla diventare un’identità di squadra che ci aiuti a fare un bel percorso in questa seconda fase, dove gli avversari iniziano a percepirci in modo diverso. Avete visto con quale livello di concentrazione il Bayern è venuto qua a sfidare i secondi in classifica, precisi, aggressivi, hanno messo in campo tutta la loro organizzazione e il loro talento. Aver risposto come abbiamo fatto è un buon segnale.”

Gli avversari della Virtus iniziano a percepirla in modo diverso, iniziano a capire che giocare contro la seconda in classifica non è semplice. La Segafredo continua a volare, ma dovrà essere brava a rimanere con i piedi per terra, sapendo che le altre formazioni cercheranno contromisure a questo tipo di pallacanestro: sarà necessario vincere partite sporche, in cui il gioco risulterà essere stato, alla fine, meno fluido, ma la banda di coach Banchi è sulla buona strada per raggiungere anche questo livello di maturità.

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