Esoneri, mercato ed infortuni: l’Eurolega 23/24 è già caldissima

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Eurolega che con soli 4 turni disputati presenta già una serie di situazioni che ne hanno caratterizzato il cammino sino ad oggi. Senza che vi siano cambiamenti all’orizzonte.

Non è nemmeno terminato il primo mese, manca ancora un turno per chiudere ottobre e tutto ciò che in questi ultimi anni ha caratterizzato l’Eurolega pare confermarsi senza grandi cambiamenti.

TJ Parker è stato esonerato dall’Asvel, addirittura dal fratello Presidente. L’inizio di stagione disastroso ha portato a questa decisione, con Tony, leggenda degli Spurs nonchè fresco “Hall of Famer” a spiegarci che si doveva fare qualcosa «perché il rossore è competitivo ed i risultati sono stati terribili sinora». Ecco, sull’ultima siamo d’accordo, sul fatto che la squadra sia costruita bene ed abbia completezza in grado di farla competere abbiamo invece più di un dubbio.

L’ormai ex allenatore dei lionesi era già reduce da una serie di 13 sconfitte consecutive lo scorso anno, con l’aggiunta di risultati in patria decisamente negativi, peraltro confermati in apertura di questa nuova stagione. Nulla di nuovo verrebbe da dire ed allora perché attendere 4 turni di EL per prendere una decisione sulla quale si rifletteva da tempo? Perché non lavorare in estate per dare tempo ad un nuovo tecnico di impostare e lavorare sulla nuova squadra? Misteri dirigenziali, non li capiremo mai.

Ora a Lione si attende l’arrivo di Gianmarco Pozzecco, la cui ufficialità sembra ormai solo questione di ore e piccoli dettagli. Dopo il no della Federazione tedesca per Gordon Herbert, il club lionese si è buttato sul coach della nazionale italiana cha ha avuto, al contrario del collega, il nulla osta dalla FIP.

Ed una decisione ancor più sorprendente è giunta da Belgrado, dove la Stella Rossa ha interrotto il rapporto con Dusko Ivanovic, condottiero che avrebbe dovuto, nelle parole del Presidente Nebojsa Covic, portare i biancorossi verso le Final 4, obiettivo dichiarato.

Rivoluzione estiva totale, 10 giocatori nuovi, per quanto talentosi ed importanti, e dopo nemmeno un mese di stagione europea si cambia la guida tecnica? Anche in questo caso fatichiamo a comprendere. Anche perchè se licenzi un allenatore oggi è abbastanza evidente che non ne avevi troppa stima già da qualche tempo, ma quel “qualche tempo” era periodo estivo, quando si poteva cambiare in tal caso.

Piccola annotazione curiosa: Mike James, uno che usa Tweet tantissimo e che quando parla di basket lo fa con competenza totale, si è espresso così: «Servirebbe un po’ di pazienza con tanti giocatori nuovi».

A Belgrado è arrivato Ioannis Sfairopoulos, allenatore di alto livello e persona decisamente squisita: nulla impedirà che non possa fare bene e glielo auguriamo con tutta la stima che abbiamo nei suoi confronti, ma perchè non sceglierlo nella sessione di mercato estiva?

Ancora più particolare la situazione di Joan Penarroya, formalmente scartato dal Baskonia in estate, quando Luca Banchi era la prima scelta (ve lo abbiamo raccontato prima che lo stesso Coach lo confermasse in un’intervista italiana dopo qualche mese), peraltro a Vitoria per firmare prima che gli si chiedesse di lasciare la nazionale della Lettonia, cosa che ha fatto saltare l’accordo.

Orbene, dopo sole 4 gare di Eurolega ed una settimana nera comprendendo anche la Liga, ecco che tutti i dubbi su Penarroya riemergono, tanto da far dire al Coach in sala stampa, dopo la sconfitta con Malaga, che «il mio funerale non si è ancora tenuto».

Fateci capire, il club cerca un altro allenatore in estate, non lo trova ed allora resta con quello che ha sfiduciato per poi metterlo subito in discussione ad inizio stagione. Saremo noi duri di comprendonio, ma…

Sì, se il dubbio vi è sorto, chi scrive è decisamente contrario ai cambi di allenatore in corsa. Poche volte hanno dato risultati positivi ed è curioso che l’ultima volta che è accaduto abbia riguardato proprio quel Sasa Obradovic che prese un Monaco allo sbando a metà dicembre per portarlo a gara 5 di Playoff persa negli ultimi possessi al Pireo. Ecco, il Coach serbo è una altro di quelli che ad ogni gara viene discusso, cosa peraltro già arcinota a maggio nei corridoi di Kaunas dopo quel maledetto terzo quarto che causò la semifinale sempre contro i “reds”.

Magari ce la si può cavare sfoggiando il sempreverde “non potendo cambiare tanti giocatori dobbiamo farlo con l’allenatore”, ma restiamo dell’idea che un club forte sa imporre con autorevolezza le regole su cui si fonda ai propri giocatori, senza diventarne vittima. E’ un mondo ideale che non esiste? Probabile, ma continuiamo a crederci.

Mentre attendiamo sviluppi sugli allenatori che andranno e verranno, ecco che il mercato non si ferma e torna di grande attualità il nome di Kendrick Nunn, accostato in tempi e modi diversi ad Olympiacos ed a Milano. Se dalla Grecia era arrivata una proposta vera, dalle parti del Forum si è trattato solo di interesse ed informazioni: ora, secondo Eurohoops, sarebbe la volta del Pana, altra squadra che pare in emergenza solo perché ha perso 3 gare. Il fatto che abbia 11 giocatori nuovi non giustificherebbe un po’ di tempo per renderli squadra?

Senza sapere chi e come potrebbe esserne interessato (Efes?), ci permettiamo di ricordare che risulta libero Khem Birch, uno che da queste parti aveva fatto benino.

Esoneri, mercato, poteva mancare il tema infortuni? Come ogni settimana il bollettino medico si arricchisce di nuovi protagonisti.

Ioannis Papapetrou (Panathinaikos) sarà operato al ginocchio e non lo rivedremo sino al 2024.

Mateusz Ponitka (Partizan) salterà almeno tre settimane di gare per un problema alla spalla.

Arturs Zagars (Fenerbahçe – prestito ai BC Wolves) ha già terminato la sua stagione dopo che il suo ginocchio ha subito una gravissima lesione.

Fortunatamente pare meno grave del previsto il problema di Tyler Dorsey, che non è fratturato al piede e quindi ha già ripreso gli allenamenti con la squadra.

«Injuries are part of the business» si dice ed è vero. Ma proprio quel business a volte ci pare necessiti di una gestione un po’ più illuminata per le ragioni di cui abbiamo parlato.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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