Colpo grosso ad Istanbul, lo Zalgiris vince gara 2 e fa 1-1

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Sono bastate solo 48 ore allo Zalgiris Kaunas per archiviare la brutta prestazione fornita martedì sera e conquistare il secondo atto di una serie, che ci regalerà ancora tanto spettacolo ed emozione. Dopo aver preso letteralmente la cosiddetta “imbarcata” (76-43) il risultato di due giorni fa, in gara 2 i ragazzi di coach Sarunas Jasikevicius hanno giocato in maniera totalmente diversa,  disputando una partita quasi perfetta, fatta di cuore e sacrificio.

Ora la serie si sposta in Lituania e sarà interessante capire come i due coach prepareranno gara 3. Cercheranno di  trovare ulteriori punti deboli degli avversari, oppure si concentreranno su come migliorare la qualità in attacco…. lo scopriremo solo vivendo. Nel dopo partita il coach della squadra turca è stato molto chiaro:«Non abbiamo difeso come nella prima partita, ma quando abbiamo difeso in modo corretto, siamo stati imprecisi in attacco ed abbiamo preso scelte affrettate. Questa non è la strada giusta per vincere».

Si interrompe così l’imbattibilità casalinga  della compagine turca, che in questa stagione prima di questo match aveva un score di 16 W e 0 L, tra le mura amiche dell’Ulker Arena. Nell’era di Obradovic questa è la prima sconfitta in casa nei playoff dopo otto successi in fila ottenuti dal 2015 ad oggi.

80-82 il risultato finale della partita che andiamo ad analizzare attraverso i soliti 5 punti

La chiave della vittoria

Per vincere contro il Fenerbahce devi rimanere costante su tutti i 40′ e commettere pochissimi errori. In parte i lituani ci sono riusciti; dopo un primo quarto molto equilibrato (21-20), nel secondo e terzo periodo lo Zalgiris è riuscito ad imporre il proprio gioco, fatto di corsa ed in modo particolare di transizione, toccando il massimo vantaggio sul +17 (46-63). 

Rispetto a due giorni fa, la compagine lituana è migliorata notevolmente sotto diversi aspetti. Con la difesa schierata avrebbe ancora faticato ed invece è riuscita a sciogliere il nodo di una matassa, che i turchi avevano costruito alla perfezione.  Grande merito va attribuito ai giocatori che sono scesi sul parquet, ma l’elogio più grande va fatto al coach lituano, il quale in pochi giorni è riuscito a riaccendere una serie, che fino a qualche ora fa sembrava a senso unico e a scuotere i suoi giocatori dopo un k.o con un passivo così pesante. Altro dato curioso sono gli 82 punti segnati, di cui ben 46 nel solo primo tempo.

Da sottolineare anche la prova fornita dalla coppia Ulanovas (20 pt) – Davies (14pt), che si sono fatti valere sotto le plance e hanno punito la difesa turca con canestri pesanti. A fine partita ha commentato cosi il successo: «La cosa più bella di questa sera è stata o spirito combattivo dei miei gioacatori dopo la brutta performance di gara 1. Sono davvero molto contento di questo». 

Ultimissima considerazione, ma non meno importante le percentuali al tiro con cui ha chiuso Kaunas (70.6% da 2, 35.3 % da 3 e 76.2% TL) vs il (41.9% /18.8% e il 61.5%) di gara 1. Questo è sintomo di una qualità migliore sia sotto il punto di vista delle scelte prese e della qualità dei passaggi.

Il fattore W dello Zalgiris vs Kostas Sloukas

Nella vittoria dello Zalgiris c’è lo zampino di tutti quanti, ma un commento a parte va fatto sulla gara disputata dal trio “piccoli” composto da Nate Wolters, Thomas Walkup e Leo Westermann. Per il classe’91 14 punti (3/5 da 2, 2/2 da 3, 2/2 TL), 14 di valutazione in 15′. Per Walkup e Westermann solo 6 punti, ma tantissima sostanza in termini di ritmo e scelte giuste nei confronti dei compagni. Se Wolters è stato il comandante,  loro sono stati degli ottimi aiutanti. Nei momenti chiave hanno risposto presente, anche loro nel finale però si sono fatti trovare un po’ impreparati, ma nel complesso tutti e tre hanno disputato una bella prestazione.

Guardando le statistiche si direbbe che Kostas Sloukas abbia giocato la sua solita partita, ma cosi non è stato. 15 punti in 31′ con 21 di valutazione; non quindi un bruttissimo match per il play greco, ma in alcune circostanze anche come lui si è fatto travolgere dalla pressione esercitata dai lituani, che lo hanno messo in serie difficoltà. All’interno  dello scacchiere di Obradovic, lui possiede le chiavi del gioco e come un metronomo mette in condizione i propri compagni di costruirsi il tiro migliore. Ieri sera in alcune circostanze è mancato sotto questo aspetto ed ha faticato anche in fase difensiva. In gara 3 dovrà ritornare a spiegare pallacanestro come solo lui sa fare.

Jan Vesely 

Dopo aver saltato le ultime gare di regular season per infortunio, Jan Vesely è rientrato proprio per questa serie. Rispetto alla prima partita chiusa con soli 2 punti a referto, nella seconda ne ha segnati 12 ed ha fatto vedere notevoli progressi rispetto a 48 ore fa. Adesso il centro ceco dovrà ritornare a giocare sui livelli della stagione regolare in cui è stato a tratti devastante. C’è da dire anche che dal punto di vista fisico, le condizioni non siano delle migliori, ma in partite come queste i veri campioni si contraddistinguono. In terra lituana la compagine turca avrà bisogno di lui, che si dovrà far trovare pronto a fornire una prestazione ancora migliore di quella di ieri. Vesely rappresenta un fattore davvero molto prezioso per le sorti di questa serie.

La coppia Datome – Melli 

Se nel primo atto entrambi non ha brillato; Datome (7pt) e Melli (4 pt), nel secondo c’è stata una reazione  da parte del duo italiano. Per il classe ’87 17 punti (top scorer del match), con 3/5 da 2, 2/4 da 3, e 5/5 a cronometro fermo, 9 rimbalzi e 22 di valutazione in 26′. Invece per l’ex Milano e Bamberg, 9 punti (2/5 da 2, 1/2 dalla lunga distanza, 2/2 dalla lunetta) e 14 di valutazione in 24′. Datome sembra essere entrato nella serie, a Melli manca ancora qualcosina, ma è sulla strada giusta.

Il quarto periodo 

In vista di gara 3, il Fenerbahce dovrà ripartire dal modo con cui ha giocato il quarto periodo, 22-9 il parziale propiziato dai padroni di casa. Non è bastato comunque questo extra sforzo ai ragazzi di coach Zele Obradovic ad evitare la sconfitta. Il coach serbo preparerà la sfida di martedì prossimo partendo prima dagli errori commessi, per poi probabilmente arrivare all ‘intensità messa proprio nell’ultima frazione da parte della sua squadra

Se coach Jasikevicius può dirsi soddisfatto dei primi 30′, non si può certamente dire lo stesso degli ultimi 10′ in cui i suoi guerrieri hanno perso brillantezza, rischiando in modo concreto di perdere la partita. In vista del terzo atto lo Zalgiris dovrà cercare di giocare la pallacanestro proposta nei primi tre quarti e non concedere ad una squadra come il Fenerbahce di mettersi in ritmo ed imporre il proprio gioco. I lituani a proprio favore avranno anche la spinta di una Zalgirio Arena che si prospetta una vera e propria bolgia.

Prossimo appuntamento per le due squadre martedì 23 aprile alle ore 19.00, in quel di Kaunas. E’ già tempo di gara 3.

 

 

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