Il Fenerbahce resiste al ritorno di Edwards. Bayern battuto e inguaiato
Il Fenerbahce ottiene il secondo posto in regular season e condanna con tutta probabilità, il Bayern ai play-in. Grande sfida Hayes-Davis vs Edwards.

Il Fenerbahce è la sola quarta squadra ad espugnare il SAP Garden e si assicura il secondo posto al termine della regular season. Il Bayern cade 77-89 e ora dovrà attendere i risultati di domani per capire in che posizione affronterà il play-in.
La cronaca del match
Come direbbe Doctor Strange, in 256 universi possibili, o incroci della classifica per chi non è avvezzo alle saghe Marvel, il Fenerbahce punta subito ad eliminare quelle che prevedono la vittoria del Bayern. L'inizio per i turchi è allacciatissimo. Dal 4-5, gli ospiti piazzano un 13-0 di parziale per indirizzare la partita sin dal suo incipit.
Entrambe le squadre si presentano con un lungo attorniato da guardie e ali in grado di allargare il campo, con Booker e Melli da “5”. La formazioni a specchio, come si direbbe all'Allianz Arena, non ottengono risultati comparabili. 5/7 dall'arco, 28 punti segnati, +15 il differenziale tutto a favore dei ragazzi di Jasikevicius. Melli e le due ali versatili e letali da fuori, come Biberovic e ovviamente Hayes-Davis, sono un'enigma irrisolvibile per un Bayern pallida controfigura della squadra col miglior record casalingo della lega.
La situazione sembra precipitare quando ancora due triple della coppia Melli-Hayes-Davis fanno toccare il +24 (19-43). Herbert dopo aver provato Voigtmann, decide di andare lungo per davvero con Brankovic e Booker e i bavaresi trovano il modo di risalire fino al -15 dell'intervallo con la seconda tripla di squadra dei primi venti minuti a firma Weiler-Babb.
11 per Hayes-Davis al solito in evidenza. Primo tempo da luminare, precisamente chirurgo, per Nik Melli,perfetto ed economico dall'arco (3/3) e con un 16 di valutazione frutto di 9 punti, 5 rimbalzi e tutto quello che c'è da fare di utile.
Il Bayern è in balia dell'onda del Fener, che sfrutta una passività onestamente insolita per i tedeschi specialmente tra le mura amiche. 14% dall'arco, 11 perse e Carsen Edwards a soli 2 punti, ma soprattutto a soli 3 tiri. Il Bayern con questi numeri sarebbe ben lontano dall'esser la squadra che in questo ultimo turno ha invece ancora, seppur remote, possibilità di playoff da quarta della classe.
Il Bayern finalmente rientra con un piglio diverso e la partita si mette su binari più adatti. Il ritmo si alza, maggiori occasioni di transizione e Booker (8) ed Edwards (7) ridanno linfa ai padroni di casa. Peccato che il Fener non sia da meno e mantiene saldo il vantaggio oltre i 15 punti, ma forse si lascia troppo trascinare dalla frenesia, accettando un pace molto elevato e perdendo diversi palloni evitabili.
Il Bayern ritrova anche qualche canestro da fuori e un parziale di 7-0 lo riporta a -13. Il Fener è in controllo ma ora non si può escludere che il quarto quarto ci regali una partita.
Il finale
E una partita sembra esserci, anche perchè ora è presente eccome Carsen Edwards. C'è una rinnovata elettricità al SAP Garden. L'ex Purdue è letteralmente ovunque, al ferro, da 8 metri. Canestro non è un problema farne, e anche tanti in poco tempo. Si butta inoltre su ogni pallone vagante, propizia diverse recuperate. Saranno 17 negli ultimi 10', certo non la sua miglior performance visto il recente record, ma numeri super a cui siamo quasi abituati.
La totale onnipotenza dell'ex di turno riporta il Bayern addirittura sul -6 (71-77) entrando negli ultimi 2'. Tuttavia la rimonta presenta il conto. La frenesia che ha condotto il Bayern a tornare in scia, tradisce i bavaresi sul più bello. Viene meno la lucidità, con almeno quattro perse in altrettanti possessi decisivi per tornare sotto i due possessi. Lucidità che non difetta invece al Fener e il gioco da 3 punti di Guduric e ancora Hayes-Davis chiudono definitivamente la partita.
Le chiavi del match
Il Fener se trova le percentuali del primo quarto (71%) o anche del primo tempo (56%) ha la possibilità di schierare quintetti che creano coperte corte per quasi ogni singola squadra che si trova di fronte. Una prima frazione quasi senza macchia.
Meno precisa la ripresa, sicuramente figlia del fisiologico rilassamento e normalizzazioni delle percentuali. Confidenza che ha probabilmente fatto cadere nella trappola del Bayern di stressare al massimo i ritmi, portando a numeri elevati di palle perse (17) permettendo ai tedeschi di riavvicinarsi pericolosamente.
D'altro canto, bene lo switch finale per gestire, come un tennista esperto, i possessi importanti decisivi per arrivare sereni alla sirena. Un Fener impressionante ma non per l'intera durata della partita e questo è stato rimarcato sia dal solito analitico e originale Hayes-Davis e confermato dal suo coach. Una comunione di intenti che di solito è un ottimo segnale, soprattutto se accompagnata da un talento che consente l'ennesima serata in ufficio per l'ex Wisconsin. 24+5 assist per 32 di valutazione.

Il Bayern è stato sorprendente in negativo, specialmente per l'inizio davvero molle, quasi demotivato. Non che fossero troppe le chances di combinazioni positive ma questo non spiega un primo tempo così arrendevole. Insufficiente la reazione anche perchè nata soprattutto dal cambio di atteggiamento sostanziale di Edwards, alla fine i migliore dei suoi con l'ennesimo ventello stagionale a quota 26.