Altra vittima eccellente della Copa del Rey, Badalona infiamma il Pabellòn Olìmpico e vola in semifinale

L'ultimo quarto di finale del torneo di Badalona è il trionfo della squadra di casa, la Penya che fa lo scherzetto al Baskonia, costretto ad uscire a testa bassa dalla competizione.

Dopo aver carburato nel corso della gara, i ragazzi di Carles Duran chiudono con un'affermazione nettissima e alquanto decisa. Un 94-81 che non lascia spazio ad interpretazioni e lancia i verdinegro in semifinale.

Badalona trionfa sul Baskonia - Eurodevotion

Il giubilo della squadra di casa e la terza eliminata d'Euroleague, entrambe sotto l'attenta lente di Eurodevotion nel suo tipico format d'analisi.

L'inizio schock e una lenta risalita

L'inizio dei baschi è spaziale, fulmineo, tramortente. Gli accoppiamenti Guy-Howard e Tomic-Enoch appaiono di primario interesse, in teoria su entrambe le metà campo, ma è soprattutto quella difensiva degli ospiti a rendersi protagonista in tema.

Badalona gioca su Guy per tentare di attaccare il folletto basco, ma lo fa male e sfrutta ben poco il potenziale svantaggio rivale, mentre Penarroya schiera il suo centro statunitense sul croato per avere un corpo per fronteggiarlo. Il faro dell'attacco verdinegro si imbriglierà un po' anche da solo, seppur sia ben controllato anche con qualche raddoppio dalla retroguardia rossoblu.

Il Baskonia trova il suo ritmo migliore e vola sulle ali della transizione, cavalcando un aggressivissimo Giedraitis. E' shock per la Penya, che si ritrova in un nonnulla sotto 17-4. Ironico se consideriamo il risultato finale, sarà il picco della performance basca.

Una tripla di puro carattere e personalità di Pau Ribas dà la scossa e induce Penarroya al timeout, il coach di Terrassa sembrava averci visto lungo. La reazione dei catalani è però ormai ineluttabile, l'attenzione difensiva triplica e i tiri dei baschi cominciano a diventare impiccati, senza che più la transizione sia motore.

Brigander sdogana il pitturato del Baskonia, rendendolo terra di conquista, le morse difensive iniziano ad allenarsi dopo un ottimo avvio, così come la verve offensiva cala nettamente.

Tomic dà segni di ripresa, Badalona nel corso del secondo quarto agguanta già il pareggio e riequilibra la sfida, che Baskonia riesce però ancora a riportare dalla sua parte, chiudendo sul + 7 grazie alla bomba di Costello a fil di sirena.

I baschi chiudono così un ottimo primo tempo offensivo (11 assist), ma la reazione avversaria è reale e la gara sembra più in bilico che mai.

Tripudio verdinegro

Il secondo tempo sarà sostanzialmente un monologo della Penya, una vera e propria festa dei verdinegro che si impongono sugli avversari con la forza di una folata di Bora.

Il Baskonia scarseggia in termini di riferimenti offensivi, ma soprattutto in difesa viaggia allo sbando più completo, nel momento in cui gli avversari hanno ormai preso misure e confidenza nella loro manovra. Parra bombarda dall'arco, Brodziansky è vivace più che mai, sarà poi Tomic carburare definitivamente sotto canestro.

Il terzo quarto recita 33-15 per i catalani, con parziali decisivi e dominio tecnico ed emotivo sulla sfida. Nell'ultimo quarto c'è quindi poco da fare, con il vantaggio in doppia cifra che lievita fino a diventare motivo di rilevante garbage time in chiusura.

I protagonisti sono decisamente un leader come Ribas, che ha svegliato la squadra, un impreciso Guy che si è però reso utile com e cucitore di gioco (10 e 6 assist), il differentemente valorosi Feliz, Hellenson e Brodziansky.

Soprattutto, però, Parra (15 punti, con 4/6 dalla distanza) è stato anima e corpo del gruppo sin dall'inizio e sintomo di una squadra che ha trovato praterie dalla lunga, mentre Tomic ha trovato lo stesso il modo di chiudere da miglior realizzatore una gara iniziata in modo disastroso. Per il ciclope di Dubrovnik 18 punti, di cui 9 nell'ultimo quarto, e 5 rimbalzi.

Tripudio verdinegro, in una parte del tabellone che tiene vivo il sogno della possibilità della più grande Festa casalinga.

Il Baskonia e le sue malattie croniche

E' uscita così la terza squadra di Euroleague dalla Copa, sulle quattro presenti solo il Real è sopravvissuto ai quarti. Baskonia esce non facendo una grandissima figura, in una competizione che, anche per distribuzione del tabellone, la vedeva proiettata con i favori del pronostico alla finale.

Paga una brutta serata contro un avversario entusiasta e molto combattivo, in un match che ha visto Howard faticare tantissimo. Molto appannato inizialmente, ha faticato ad entrare in partita, finché una difesa incredibilmente commovente di Guy, terminata con stoppata ed esultanza di coach Duran, ha contribuito a risvegliare il suo orgoglio e lo ha spinto a produrre otto punti in rapida sequenza.

E' durato ben poco, perchè la Penya lo ha ben inserito nelle sue manovre offensive e lo ha portato ad agire con la spada di Damocle dei falli che, difatti, lo hanno escluso in anticipo dalla partita.

Al di là della singola serata, i problemi del Baskonia rimangono gli stessi che chi ci legge su Eurodevotion conosce da settimane. Finchè il ritmo offensivo fiorisce, la squadra ha pochissimi rivali. Nei primi minuti infatti i rossoblu hanno prodotto una pallacanestro perfetta, sembrando invincibili. Ma è anche la difesa, in parallelo, ad essere problema. Riproponiamo le parole di Penarroya e le nostre riflessioni seguenti al Forum sullo stesso tema.

Anche in Catalogna, la stagnazione della vivacità offensiva e la sconsideratezza della opposizione alle iniziative avversarie hanno collaborato ad affossare le speranze basche, andando proprio di pari passo in tutti i momenti marcatamente negativi, la fine del primo quarto o il terzo, ad esempio. C'è una connivenza, quasi una correlazione.

Quei 49 punti subiti in un tempo, 70 in tre quarti sono gli stessi identici della partita con l'Olimpia...

Tentare le zone (una 3-2 e una 2-3) a partita ormai quasi sfuggita è stato tentativo vano di Penarroya di dare un giro di vite ad un aspetto cui non si riesce a trovare la giusta quadra, sebbene il Baskonia della striscia di vittorie fosse una signora squadra difensiva. Il turbinio della stagione ha un po' smarrito le basi di quella ruvidezza della retroguardia.

Altra lacuna cronica è quella dei rimbalzi offensivi concessi, di cui aveva parlato Costello, che sono stati letali (5) nel decisivo terzo quarto.

La Copa è finita e per il Baskonia non c'è già più tempo, ma la squadra ha grandi potenzialità e valori e sarebbe uno spreco ingeneroso lasciare che questi limiti si perpetuino nella stagione.

Photo credit: Baskonia Twitter e ACB e Joventut Badalona Facebook

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