Panathinaikos, mal di trasferta oppure c'è qualcosa di più?
Il rendimento esterno recente dei #greens lascia molti dubbi. Momento passeggero oppure qualcosa di preoccupante?
Il Panathinaikos di Ergin Ataman, campione uscente, occupa oggi la quinta posizione in Eurolega, nell'attesa che si completi tra poche ore il Round 24 con le gare del venerdì.
La classifica attuale del Panathinaikos
Nulla di preoccupante sulla carta, in fondo sono sole 2 o 3 gare dalla testa della classifica, dipende dall'Oly in campo contro l'Efes questa sera, tuttavia guardando verso il basso sono anche soltanto 1 o due gare, e qui dipende dal Partizan e dall'Efes stesso, sull'undicesima posizione. Ed allora qualche dubbio è lecito, anche su uno squadrone come quello ellenico.
Sia chiaro, giudicare oggi le squadre che puntano al titolo è sempre frettoloso, lo sappiamo ormai da anni. Mentre una decina di club lottano serratamente per assicurarsi la postseason e quindi necessitano del massimo sforzo proprio ora, vi sono squadre come appunto il Pana il cui obiettivo è raggiungere l'apice della forma ad aprile per i Playoff e poi mantenerla verso le Final 4 di fine maggio.
Tuttavia ci sono dei segnali che non possono esser trascurati.
Il rendimento in trasferta della squadra di Ataman
In trasferta i #greens di Oaka hanno vinto 5 gare perdendone 8, di cui 6 nelle ultime 7 giocate su parquet lontani da casa. Peggio fanno solo Maccabi (1/11), Alba (2/10), Baskonia (2/9), Asvel (3/9), Virtus (3/8) e Zalgiris (4/7), ovvero le ultime 6 della classifica attuale. In teoria potrebbe aggiungersi a questa poco lusinghiera lista anche il Real (4/6 oggi), in caso uscisse sconfitto alla Gaston Medecin questa sera.
La gara di ieri sera al Forum è stata terribile da parte dei greci, apparsi involuti a livello offensivo ed assai disattenti sul lato difensivo del campo. A tratti veramente inguardabili con la palla ferma e gli altri 4 in campo forse ancora più statici.
Grandi meriti a Milano, poichè come sempre va valutato cosa ti permettono gli avversari, ma la realtà ci ha fornito un'ennesima prova gravemente insufficiente del Pana lontano da casa.
In quelle menzionate ultime 7 trasferte è arrivata la sola W di Monaco di Baviera, peraltro su un campo dove non aveva mai vinto nessuno prima dei #greens e poi della splendida Virtus di 15 giorni fa.
Tutte da dimenticare le altre 6 prestazioni. Dal Round 11 in poi -7 a Kaunas, -18 in casa Partizan, -26 ad Istanbul con l'Efes, la suddetta vittoria in Baviera, poi -9 al Palau, -14 a Vitoria ed infine appunto la notte da incubo di Assago. 14,3 punti di scarto medio in questo 6 sconfitte, con l'aggravante di aver perso con squadre che ad oggi occupano posizioni dalla nona in giù.
Aggravanti ok, ma ci sono attenuanti? Certamente le assenze di Lessort e Yurtseven pesano molto, sebbene si sia prontamente ricorsi al mercato con Wenyen Gabriel, altrettanto importante, e spesso troppo sottovalutata, la presenza in sole 4 gare di Marius Grigonis, ormai lungodegente, tuttavia un roster come quello greco deve saper fare fronte anche a mancanze importanti, altrimenti non avrebbe senso essere così profondo.Va da sé che il rientro di Lessort sia condizione fondamentale per tornare grandi, questo è sicuro.
Lorenzo Brown per ora non è un fattore
Cosa non ci convince ed in realtà è dubbio che abbiamo espresso sin dalla preseason? Lorenzo Brown. Notevole giocatore, protagonista assoluto in Eurolega, è tuttavia profilo che ha sempre avuto, nelle stagioni migliori, palla in mano e tanti minuti. L'adattamento ad un sistema in cui è terza, o meglio quarta guardia dietro a Nunn, Sloukas ed anche Jerian Grant, non era da considerarsi automatico. Ed ecco allora 16'22" di media con soli 7,3 punti ed 8,5 di valutazione, tutto ben diverso dai 29'18" di Tel Aviv (in realtà Belgrado…) con 13,2 punti e 13,1 di valutazione.
Saprà il giocatore adattarsi alla situazione con il passare del tempo e diventare quella risorsa che potrebbe essere anche fondamentale per rincorrere il “back-to-back”? Possibile, ma lo ripetiamo, non automatico.
La crescita di Juancho Hernangomez, poi, sebbene pessimo ieri, ha tolto minuti e rendimento a Mitoglou, tre volte sotto i 10' di impiego nelle ultime 5 uscite.
Tutte cose che Ergin Ataman sa bene come gestire e quindi nulla di stupefacente se dovessimo rivedere il Pana protagonista in primavera inoltrata, tuttavia già il doppio turno con le due turche, prima Fener e poi Efes, ci dirà qualcosa di interessante. Si giocherà ad Oaka…