L'Olimpia è eroica. A Milano batte il Panathinaikos
33 punti per un super Leday e un ottima prova di squadra permettono a Milano di ottenere una tanto preziosa quanto meritata vittoria contro i campioni in carica.
Nel round 24 di Euroleague l’Olimpia ottiene una splendida vittoria contro il Panathinaikos per 87-75, buttando in un colpo solo nel dimenticaio la caduta turca di settimana scorsa. Una Milano eroica trova ancora una volta un Zach Leday sempre più leader, che eguaglia il career-high di 33 stabilito a dicembre nella vittoria di Barcellona.
La cronaca della partita
Ad un lista già piuttosto affollata, la settimana aggiunge le assenze di Pippo Ricci e in ultima ora Flaccadori. Due ulteriori perdite che sommati al -44 contro l’Efes non permettono un grande ottimismo.
L’inizio però è di quelli buoni. Gillespie risponde subito presente con 5 punti iniziali e 2 rimbalzi offensivi. Istanbul da tarlo, sparisce dalle teste milanesi. In campo al Forum c’è una squadra molto intensa, fisica che aggredisce difensivamente il Panathinaikos. L'energia difensiva regala più ritmo all'attacco. Ma i Greens di Ataman rispondono colpo su colpo con il solito Nunn e Grant.
Messina testa nuovi quintetti, con 4 guardie, Caruso e Gillespie insieme, ma la quadra viene trovata soprattutto con l’approccio intenso di ogni giocatore che entra sul parquet. L’Olimpia costruisce bene ma mancano le certezze e alcune scelte risultano dunque deficitarie (vedi Dimitrijevic che libero apre per caruso dall'arco invece di tirare). Ma son difetti accettabili quando la difesa regge e anzi fa da motore ad un attacco che entra spesso bene nel flusso. Il Pana non ha di questi dubbi. Sloukas men che meno. E batte un colpo ben deciso. 8-0 di parziale, due triple gemelle e assist per Gabriel.
Messina tira fuori il Zach-segnale e Leday firma un personale controparziale di 10-0. Da 21-24 a 31-24. Milano c'è, il Forum con lei. Non sarà Oaka ma atmosfera meritata per l'atteggiamento più che perfetto dopo quanto ci aveva lasciato l'ultimo turno di Euroleague.
Il Pana non si fa impressionare e non è di certo una sorpresa. Soprattutto per chi ha Sloukas in campo.
Leday è eroico, un termine adatto e ricorrente per la serata, e segna 12 punti nel quarto che tuttavia non son sufficienti per garantire una reale fuga. L'Olimpia chiude avanti ma il Pana è vicino e sornione.
La ripresa vede il primo canestro di Shields (10 alla fine ma 0/5 dal campo nei primi 20') e due bombe di Mannion (14) ben trovato sia dallo stesso danese che da un ottimo Bolmaro. Gli handler milanesi attaccano con decisione e trovano spesso ritmo per loro o per gli altri e come detto Mannion ringrazia. Gillespie ricomincia come nell'incipit della gara e lotta sotto i tabelloni, regalando possessi ai padroni di casa e un non quotato tecnico di Ataman.
Leday è letale sul pick and pop e scollina oltre quota 21 a metà del terzo quarto e sul +9 (54-45). Caruso si alterna a Gillespie ed è un fattore. Il lungo napoletano provvede a metterci la stessa cazzimma. 3 rimbalzi offensivi consecutivi che si concludono con la tripla di Shields. Milano flirta con la doppia cifra di vantaggio ma il Pana resta sempre in scia.
E allora è l’inedita coppia Leday e Caruso a vestire i panni di Batman e Robin. Caruso si fa ben trovare per il +11 e difensivamente merita ogni minuto in campo. Leday chiude un gioco da 3 punti per volare sul +14 e l’ultimo quarto inizia con Milano avanti di 16 grazie ai liberi di Dimitrijevic.
Ma non si è mai al riparo dai grandi campioni. Sloukas apre il quarto finale con tre triple consecutive per riportare i suoi a -9. Sarebbe da dirsi sorpresi, ma è Sloukas è la sensazione è l’ineluttabilità. Milano però non è neanche lontana parente di quella di sette giorni fa. Gillespie è ancora sinonimo di utilità. Rimbalzo offensivo, canestro, blocco Gortat per Shields e rubata che lancia uno spiritato Leday a schiacciare. Il miglior Gillespie (11) di stagione per non osare oltre.
Nuovo +15. Ma Sloukas trova Nunn e Osman vola in contropiede e il Pana, nonostante le continue spallate di Milano, è ancora li minaccioso.
L’Olimpia però non arretra. Tripla Shields e tripla Leday, di nuovo +13 a 3’ dalla fine. 33 per Leday e il Forum che intona il coro “Mvp, Mvp, Mvp”eguaglia. Anche se alla fine è Brooks, silente tutta la sera a mettere la ciliegina con la sua unica tripla di serata (87-72), ma nata ancora una volta da un’ottima circolazione. La festa milanese esplode inattesa e meritata.
Le chiavi della vittoria milanese
Chiarissimo per chi ha visto la partita, spero chiaro per chi legge. L’approccio e l’energia. Dopo una settimana a disquisire su depressione e ombre rispetto alla condizione del roster milanese, i ragazzi di coach Messina “rimbalzano” all’opposto della notte sulle rive del Bosforo.
Dalla palla a due, l’extra sforzo di Gillespie per vincerla è un involontario indizio di quella che sarà il leit motiv di tutto il match. L’energia, la concentrazione milanesi sono superiori e l’Olimpia raccoglie i frutti di questa fiducia. Una reazione importante, provvidenziale anche in chiave classifica.
Ovvio che Leday debba aver la copertina. 33 punti, 8 rimbalzi, 5/7 da 3. Una leadership manifesta. Immarcabile per il Pana. Pick and pop, post sui cambi e tante situazioni di vantaggio partendo anche dall’arco e concludendo con il suo classico tiro ad un mano sospeso. Ennesima riprova della splendida seconda versione milanese del lungo ex Partizan.
Caruso e Gillespie offrono prove di altissimo livello. Non potranno forse mai esser dei ricevitori privilegiati in attacco, ma con questa intensità difensiva risultano fondamentali per poter contrapporre una resistenza gagliarda ad un Pana, si orfano di Lessort e Yurtseven, ma che fa impallidire i comunque lunghissimi Gabriel e Antetokounmpo.
Milano funziona, Bolmaro regala flash di classe offensiva e costanza difensiva e anche Mannion e Shields finiscono in crescendo completando l’ottima serata del Forum. Ora serve la continuità, volendo anche la salute, ma una versione simile di Milano è sicuramente replicabile anche con gli abili e arruolati del momento, specialmente in LBA, che han dimostrato sul palcoscenico migliore possibile che anche loro sono qui per coltivare l’obiettivo playoff.
La serata del Pana
Il primo tempo tipico della grande squadra. Sonnecchioso con pochi lampi della classe degli interpreti e delle potenzialità della squadra campione in carica. -2 e una lunga volata che può approfittare del momento clinico, tutt'altro che roseo di Milano.
Non sarà così. Nunn segna 18 punti ma con 18 tiri, Osman 12 e poco altro. Escluso ovviamente Sloukas. Irreale per la sua freddezza ma che deve cedere anche lui ad una serata in cui la cosa forse più lampante è la mancata reazione di squadra, sia al tecnico di Ataman sia alle continue sollecitazioni del faro col numero 10.
Ataman ha annunciato che non arriveranno altri lunghi (Bango verso il Fener) ma la prova di Gabriel e di Antetokounmpo non può lasciarlo soddisfatto. Mitoglu in una serata negativa, non si fa rimpiangere particolarmente anche quando impiegato da centro. Ci sarà insomma da lavorare per trovare una dimensione vicina al ferro che era così importante con i titolari del ruolo.
Ultima menzione per Lorenzo Brown. Il cervello del Maccabi che aveva quasi eliminato gli stessi Greens nella scorsa stagione, appare ancora molto lontano dall’esser quel tassello illegale nella squadra di Atene che cerca il repeat. Pochi minuti in campo e con poco impatto e quarto 0 nelle ultime 6 di Eurolega con un minutaggio ondivago. Insomma una grande distanza tra aspettative e realtà. Ma se c’è qualcuno che può far diventare realtà le aspettative al momento giusto forse è proprio coach Ataman.