Play-in: è subito spettacolo. Il Bayern sopravvive alla Stella Rossa dopo un OT
Grandi emozioni nel primo win or go home match. Il Bayern parte male, rimonta e batte una coraggiosissima Crvena Zvezda dopo un supplementare.

Al SAP Garden di Monaco la vera win or go home della stagione, Bayern vs Stella Rossa, non delude le attese. Nel play-in tra nona e decima, vincono i padroni di casa 97-93 dopo 45' minuti di grande battaglia.
La cronaca del match
Inizio piuttosto contratto, in linea con l'importanza della gara. Il Bayern prova a sciogliersi sulle ampie spalle di Edwards in versione sparatutto. Non forse il modo più consono di giocarsi una partita da dentro o fuori, o forse l'unico modo se sei coerente da tutta la stagione come il Bayern.
Le percentuali però non esplodono, ma i tedeschi dominano a rimbalzo, 7 offensivi su 8 totali nel primo quarto (saranno 13 alla sirena). La Stella Rossa però non è qui per caso. Kalinic è tagliato per giocare queste partite con pressione, lotta e difesa. L'ex Barcellona è un fattore. A rimbalzo, in difesa ma soprattutto in attacco. 10 per iniziare la gara, premiando un attacco razionale che sfrutta tagli e spazi lasciati dalla difesa dei padroni di casa, da tutta la stagione non la parte migliore della squadra di Herbert. 9-0 per i serbi e dal 16-14 si passa al 16-23.

Il parziale viene chiuso dallo sfrontato ingresso di Kharchenkov. Napier ispira, Kharchenkov finisce. 7 punti personali per il classe 2006, su 3 assist dell'ex Olimpia e il Bayern ricuce. Chi se non un 19enne da 6' di media in stagione può dare la scossa nel momento di difficoltà in un play-in?
Kharchenkov realizza 11 (personal best), senza errori dal campo pareggiando nel solo secondo quarto i 6' di media stagionale. Nedovic segna 9 punti consecutivi, Petrusev mostra tutto il suo talento, segnando 13 punti senza errori al tiro e creando sempre vantaggi dal post. La Crvena Zvezda è superiore per intensità e letture sui due lati del campo e tocca anche il +10, prima che la tripla di Booker sulla sirena dell'intervallo blocchi il punteggio sul 39-46, piuttosto generoso per i padroni di casa.
Il Bayern è in difficoltà, senza energia e inerme contro l'aggressione difensiva degli ospiti. Non può finire così una stagione assolutamente positiva. E difatti la ripresa sarà ben diversa.
Un mese fa a cavallo dei due quarti centrali, stessa scena del crimine e parziale più importante della storia di Euroleague. 25-0 e Stella Rossa ribaltata. Chissà che qualche scoria sia rimasta, forse più l'orgoglio dei bavaresi e un calo dei serbi e il terzo quarto racconta una storia diversa dai primi 20'.
9-0 di parziale, all'interno di un 17-4. Il Bayern in balia dell'aggressività ospite del primo tempo è un ricordo. Finalmente intensità, finalmente ritmo. La Stella Rossa è sulle gambe, il Bayern ora si che è riconoscibile, Lucic e Booker danno equilibrio e letture in una serata non precisa di Edwards (non al meglio) e le triple di Giffey, solito chirurgico cecchino, regalano prima il +10 nel terzo quarto e poi il massimo vantaggio sul 74-63 al 32'. La squadra di Sfairopoulos è spalle al muro.
Il finale
La Stella Rossa è squadra vera e nel momento della verità risorge. Cody Miller-McIntyre che solo venerdì era portato via a braccio ad Oaka, cambia registro. Dal -11 si torna sul -3 con un 8-0 di parziale (74-71). Si arriva punto a punto. Un metro arbitrale che esalta la fisicità di una partita da dentro-fuori e il pathos perfetto per la volata.
Il Bayern resta in testa ma ancora una volta subisce l'ennesimo parziale (9-0) che Kalinic chiude per portare dal 77-71 al 77-80 con meno di 2' da giocare. Weiler-Babb con la quarta tripla di serata ridà respiro al SAP Garden ma ancora Kalinic dalla lunetta pareggia. Edwards sa che seppure non al top è lui a doversi prendere l'ultimo tiro. E lasciando 2'' sul cronometro segna l'84-82. Chi di Edwards ferisce di Edwards perisce. Rimessa di messiniana memoria in playoffs dolorosi per il Bayern (2021), Edwards non legge il cambio e Petrusev pareggia segnando i punti 25 e 26, i più facili della serata. E' overtime.
Le squadre sono esauste. E in queste condizioni si esaltano i leader. Lucic capitano del Bayern, ex del Partizan si toglie la doppia soddisfazione con un doppia tripla che costringono una stremata Zvezda ancora ad inseguire.
L'attacco serbo però è fermo, Kalinic fatica a produrre, Petrusev è meno brillante. Ma arrivati fin qui di sicuro nessuno molla. Canestro e fallo per il lungo in prestito dall'Olympiacos su assist di Kalinic e si è ancora li, 92-89. La stanchezza si fa però sentire dalla lunetta (1/5 nell'OT).
La Stella Rossa si affida a Canaan per pareggiare, errore, rimbalzo lungo e follia di Weiler-Babb che lancia a tutto campo in rovesciata Devin Booker. Esito felice, Booker schiaccia in contropiede e quindi genialata per il numero 0 del Bayern. 94-89.
Ancora un errore dalla distanza per Canaan, Kalinic tap-in. 94-91. Booker, 8/8 dalla lunetta fa 1 su 2, ma ancora una volta Petrusev firma il trentello con fallo a rimbalzo. 95-93 e 1.8'' per sbagliare e segnare. L'invasione di Petrusev stesso vanifica il piuttosto falloso tagliafuori di Brankovic su un commovente Kalinic.
Finisce 97-93, una sfida degna di un knock-out game, la terza sfida persa consecutiva ai supplementari per la Stella Rossa, dato che non fa che aumentare i rimpianti.
Le chiavi del match
Il Bayern ha sempre mostrato una metacampo migliore dell'altra. Tuttavia la difficoltà di stasera, soprattutto in un contesto di tale importanza sono state quasi letali. Sempre in ritardo nelle letture difensive e troppo leggeri fisicamente, consentendo agli ospiti di aggredire il ferro e capire meglio un metro arbitrale di manica larga ma sempre coerente. Metro che ha aiutato a creare un confronto così aperto ed emozionante, evitando tensioni di sorta.
Il secondo tempo ha restituito un Bayern più brillante e pronto ad accettare il livello fisico. Il terzo quarto è stato fondamentale per ribaltare l'inerzia. Nella serata in cui Edwards è stato più confusionario, nonostante i 17 punti (18 tiri e 5 perse) e Voigtmann è stato tangenziale per via dei falli, il Bayern si aggrappa alla leadership di Lucic (13+8 rimbalzi e 8 di valutazione), a Booker (21 con 25 di valutazione) e Weiler-Babb (15+6 rimbalzi e assist). Ora concentrazione massima sul recupero dopo una vera e proprio battaglia per giocarsi al meglio le carte nella decisiva trasferta di venerdì.
La Stella Rossa saluta l'Eurolega non senza rimpianti ma onorando fino all'ultimo secondo una stagione che non la vedeva tra le favorite ai nastri di partenza. Un primo tempo quasi perfetto, giocando una bellissima pallacanestro, appoggiandosi al talento cristallino di Petrusev (30 con 12/14 da 2+ 5 rimbalzi e 32 di valutazione, ma 5 perse e 3/7 ai liberi).
Encomiabile il coraggio e la leadership del duo Kalinic e Miller-McIntyre. 20 con 7 rimbalzi per il serbo, 13+7 rimbalzi+8 assist per CMM ispiratore del rientro del quarto periodo. Son mancate le triple pesanti di Canaan e un Nedovic formato primo tempo (13 ma 9 nel solo secondo quarto).
Il merito di non mollare mai, la colpa forse di non capitalizzare di più in un primo tempo dominato. Certo non nelle condizioni ideali, specialmente nello spot di ala forte con Mitrovic non in condizione, Davidovac subito out e Daum e Bolomboy lungo degenti. La stanchezza si è fatta sentire nella ripresa per Petrusev e Kalinic veri e proprio menti e braccia della brillante circolazione dei primi 20 minuti, sulle gambe nel finale ma che non si son tirati indietro fino all'ultimo secondo.