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Il Fener si gode la vittoria

Se in gara 1 Paris aveva solleticato il colpo alla Ulker Arena, in gara 2 non c'è mai partita: il Fenerbahçe mette in campo una prestazione travolgente e perfetta dal punto di vista tecnico-tattico.

Gli uomini di Splitter vengono travolti dall'ondata gialloblu e non hanno energie per reagire. Il primo tempo si chiude sul +23 e la gara è già di fatto finita. I padroni di casa poi controllano comodamente e chiudono sul 89-72 finale.

Il Fenerbahçe mostra tutta la sua forza e superiorità

Un primo tempo di livello assoluto. Gli uomini di Jasikevicius scendono in campo con le idee chiare: ammazzare la serie. Ed eseguono lo spartito al meglio: dal punto di vista tecnico e mentale. Una prova di forza su tutti i livelli e la dimostrazione che questa è una squadra clamorosamente completa per talento, profondità, esperienza e versatilità.

Sappiamo che questa difensivamente è una squadra perfetta: può schierare quintetti che equivalgono a una saracinesca. Ma anche l'attacco vanta una quantità di soluzioni infinita e lo ha fatto plasticamente vedere nella gara 2 di oggi.

La classe di Baldwin in palleggio e in isolamento, Hayes-Davis, un tiratore cristallino come Biberovic ora migliorato anche nei movimenti palla in mano, le penetrazioni di Guduric, e così via.

Il primo tempo è una summa di tutto questo. 8/13 dall'arco con il 61.5%, 11 assist, 4 perse e un incredibile 15/17 da due che vale l'88.2%: 61 punti segnati, numeri da NBA. 

L'unica nota negativa di una serata perfetta è l'infortunio di Nicolò Melli nel terzo quarto (nell'ultimo periodo lascia addirittura anche la panchina): l'assetto small con lui e Hayes-Davis da “4” e “5” è quello che ha spaccato la partita e, non abbiamo dubbi, sarà quello per i momenti decisivi anche negli Emirati Arabi. Saranno da valutare le condizioni dell'italiano.

Dall'0-2 nella storia dell'Eurolega solo il Real Madrid ha rimontato nel 2023 contro il Partizan. Ci sentiamo di dire che non accadrà di nuovo: il Fener è lanciato verso le F4.

Paris, per la prima volta, è sembrata disarmata

C'è poco da dire sulla gara dei francesi. E' forse la prima volta in tutta la stagione che Paris è stata nettamente inferiore e quasi disarmata davanti all'avversario.

TJ Shorts e compagni non sono mai riusciti a fare la propria pallacanestro. Non sono entrati nel ritmo della partita, lo hanno inseguito senza mai raggiungerlo. E, fuori dal proprio flusso, anche le percentuali sono crollate, così come la fiducia. 

Semplicemente gli avversari sono molto, troppo forti. E, soprattutto in una serie playoffs, tutta questa differenza viene fuori.

Però c'è stato anche dell'altro. Parigi è sembrata anche stanca, scarica di energie, a 48 ore da gara 1. Forse anche gli uomini di Splitter iniziano a pagare il conto dell'enorme sforzo fisico e mentale fatto per scrivere la straordinaria favola cestistica che hanno scritto quest'anno. Sarebbe il primo sintomo di umanità in una stagione sovrumana. 

Lo si è visto in attacco, dove per creare un vantaggio si è fatto il triplo della fatica rispetto al solito. Ma lo si è visto soprattutto in difesa dove i 61 punti subiti nel primo tempo sono lo specchio di una squadra che ha concesso praticamente tutto agli avversari.

Tuttavia, siamo sicuri che Paris venderà cara la pelle settimana prossima. Non sono quelli che si arrendono facilmente. Mai.

L'MVP di gara 2 tra Fenerbahçe e Paris

Tarik Biberovic. L'anno scorso ha fatto vedere che tipo di giocatore poteva essere. Quest'anno lo ha confermato e ha dimostrato di poter essere ben più di un role player, quasi un comprimario.

Stasera gioca la gara migliore dell'anno e della carriera. Come spot-up shooter è una sentenza, ma ora sa anche galleggiare sul campo, leggere le situazioni, punire dal mid-range e in avvicinamento al ferro.

20 punti, 4/4 da due, 3/5 da tre, ¾ ai liberi. Una partita di un'eleganza unica. E l'ennesima freccia nell'arco già ricco di Jasikevicius.

Biberovic esulta
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