Paris è inesausta, ma la forza mentale e fisica del Fenerbahçe è incrollabile: G1 è gialloblu
Spettacolo, difesa, ritmi forsennati. Il Fenerbahçe, con sapienza ed esperienza, sopisce le scorribande di Paris e vince gara 1 dei playoff.

I playoff di Eurolega 2025 iniziano dalla Ulker Arena. Il Fenerbahçe Beko ospita la favola Paris Basketball.
I due precedenti ci avevano regalato due gare al cardiopalma e non abbiamo dubbi che la serie sarà altrettanto elettrizzante. Gara 1 ci ha già dato molte indicazioni. La prima battaglia la vincono i turchi: l'esperienza batte la spregiudicatezza.
Il racconto della partita
L'inizio è “fast and furious”, di quelli che piacciono a Parigi che infatti segna 12 punti in 3 minuti e mezzo con uno Shorts già straripante. Non è certo un buon inizio per il Fener che si lascia trascinare in una partita pericolosa, con i francesi che addirittura trovano tantissimi punti in area dopo la transizione, con solo il 20% dall'arco. Per invertire subito la tendenza i gialloblu offrono difesa, raddoppi insistiti su TJ e rimbalzi. Paris, intanto, ha lanciato il primo segnale.
I turchi nel secondo quarto salgono di colpi, impongono il loro tasso di fisicità alla partita e a quel punto non è più un problema giocare ai ritmi di Parigi che soffre i corpi avversari. Gli attacchi dei padroni di casa salgono di qualità, quelli ospiti si fanno forzati (ma a Hifi non importa e lui continua a fare le sue magie). McCollum è ancora impressionante per killer instinct, così come Hayes-Davis. Ora l'inerzia è passata tutte nelle mani dei padroni di casa: la Ulker Arena ribolle, Parigi è in difficoltà e va negli spogliatoi sul -7.
Il copione del secondo tempo è simile all'inizio del primo. Parigi sembra avere più energia, soffre la fisicità dei padroni di casa, poi la follia bellissima ed entusiasmante di Hifi permette agli ospiti di tornare anche in vantaggio: Melli ci prova in tutti i modi, ma il franco-algerino ha una capacità di segnare fuori equilibrio fuori dal normale. Tutto sta nella capacità di Paris di uscire dalle maglie in cui il Fener vuole contenere la partita. A 10' è ancora equilibrio e battaglia totale.
Ormai è guerriglia, a ritmi indiavolati. Splitter prosegue con le sue consuete e obbligate rotazioni; Jasi sceglie il suo assetto da finale di partita con Hayes-Davis e Melli da 4 e 5. I gialloblu tolgono completamente l'area gli avversari che non possono che affidarsi al tiro da tre, ma quindi i miracoli finiscono il Fenerbahçe è in controllo. Baldwin segna il canestro della staffa e i turchi si prendono una vittoria importante, convincente, matura.

Difesa, rimbalzi, fisicità: il Fener sa come battere Paris
Parigi fa il possibile, anzi, come spesso ha fatto in gare simili contro le prime della classe, fa anche l'impossibile, ringhiando su ogni pallone per 40', non tradendo mai il proprio stile di gioco e mettendoci tutta la spregiudicatezza possibile.
Ma il Fenerbahçe è una squadra talmente talentuosa, profonda ed esperta che può non bastare. L'incoscienza degli uomini di Splitter travolge i padroni di casa nel primo quarto com'era successo anche nei due precedenti, poi però i gialloblu lavorano di correzioni e aggiustamenti, portando lentamente ma costantemente la partita in proprio controllo.
Da quel momento in poi Parigi non può che provare a forzare e rimescolare le carte, ma il Fener è squadra assai mentale, cervellotica, pensante, probabilmente più di ogni altra. Avere in campo contemporaneamente giocatori come Guduric, Hall, Hayes-Davis e Melli ti permette di avere un controllo mentale sulla gara oltre che tecnico-tattico.
Melli e Guduric fanno entrambi 0 punti, ma la loro presenza in campo è troppo importante. A segnare ci hanno pensato altri e quando hai molte opzioni ti puoi permettere che due del genere non vedano il canestro.
Discorso diverso per Parigi che vede brillare sempre i suoi tre fenomeni (17+7 di Shorts, 19 di Ward e 21 di un fantascientifico Hifi) che sono fenomeni davvero, ma non vede arrivare nulla dalle seconde linee: solo 7 punti combinati da Jantunen, Sy, Herrera, Ouattara e Kratzer.
Il Fener ha vinto controllando i rimbalzi (40-30) e tirando quindi 11 volte in più da due punti a parità di tiri da tre (33). Poi ha vinto con una difesa fisica come non mai che ha forzato 12 palle perse.
Esperienza, furbizia, fisico, difesa, forza mentale oltre che tecnica. E' difficile pensare a cosa Parigi possa fare di più.

L'MVP di gara 1 tra Fenerbahçe e Paris
La leadership ormai nota di McCollum, la costanza e la sostanza incredibili di Hall, le triple pesanti e lisergiche di Biberovic, il controllo di Baldwin, ma a pesare più di ogni altre sono le giocate di Nigel Hayes-Davis.
Questa è la sua squadra: le chiavi del motore sono state date a lui oltre che al play ex Maccabi. Detta e controlla i ritmi della sua squadra, in attacco forza raramente, fa le scelte giuste e spesso segna i canestri decisivi. 14 punti, 6 rimbalzi e 3 assist. E' l'uomo ovunque e insostituibile in attacco e in difesa.
Impressiona per la qualità, l'intelligenza e l'efficacia delle sue giocate. Il solo fatto che sia in campo dà sicurezza e fiducia ai compagni. E' il porto sicuro a cui affidarsi.