Un esercizio pericoloso è da sempre quello di fare pronostici o per lo meno previsioni sul futuro, specialmente nel mondo dello sport. Ancora più pericoloso è voltarsi indietro e andare a riavvolgere il nastro e verificare. Le premesse, quasi assiomi nel passato, di nuovo specialmente nello sport, assumono nuove connotazioni se non addirittura perdono di valore.

Esemplare per questa povera dissertazione filosofica, è la storia di uno dei grandi protagonisti della stagione del Fenerbahce se non di tutta l'Eurolega, Nick Calathes. Il greco di Florida è il più improbabile uomo copertina del Fener approdato a Berlino, soprattutto ripercorrendo la stagione che lo ha condotto fino alle Final Four.

Agosto 2023: Sliding doors

E' il 25 agosto, Derya Yannier, GM del Fenerbahce, rilascia un'intervista alla TV del club in cui di fatto annuncia che Bjelica e Calathes sono fuori dai piani. Il Fener ha firmato per la nuova stagione Raul Neto, point guard brasiliana da anni comprimario NBA, ma giocatore di sicuro interesse per il basket di area FIBA, nel senso più ampio del termine. Uno dei leader del Brasile impegnato nei mondiali 2023 nel sud-est asiatico.

E' il 26 agosto, e in un innocuo Brasile-Iran (finita 100-59) un contropiede vede il ginocchio di Neto cedere. Mondiali (e poi stagione) finita. Oltre che per lo sfortunato ex Cavs e Jazz tra le altre, anche per il Fener è una notizia durissima. Mors tua vita mea, adagio medievale, crudele ma attualizzato con it's just business, serve una soluzione insomma. Firmato Zagars (sorpresa del mondiale) ma girato in prestito ai Wolves, il buco a roster, verrà tamponato da Calathes dunque, rimasto a Istanbul solo grazie a timidi abboccamenti con altre squadre. Insomma non proprio Nick al centro del progetto.

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L'infortunio di Lucas Neto

Dicembre 2023: Il fantasma del natale passato

Il Fener non sta vivendo la stagione sperata. 6-7 in Eurolega nonostante un inizio da 5-1. 1-6 tra novembre e dicembre con atavici problemi in trasferta culminati nel -31 di Belgrado contro la Stella Rossa. Unica vittoria, la memorabile rimonta sulla sirena contro il Real fino ad allora imbattuto. Itoudis visibilmente emozionato. La svolta? No. Galeotto sarà il derby perso 81-80 contro l'Efes in Superlig. Via Itoudis dentro Jasikevicius.

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Jasikevicius? Calathes? ma non si erano già visti? Ad Atene nel 2010 a condividere la cabina di regia del Pana e soprattutto e ovviamente a Barcellona (con Hayes-Davis in aggiunta) e non era andata benissimo. Calathes piuttosto caustico sul "sistema" Jasi, con il coach lituano che non aveva perso occasione di sfruttare (e per una volta non smazzare) l'assist per rispondere ad inizio della scorsa stagione ancora in terra catalana. "We are glad to live in a democracy so everyone can say what they want." Lapidario, ironico magari non proprio conciliante.

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Un 21enne Calathes e un 34enne Jasikevicius, ai tempi del Pana

E quindi? Ancora il mercato la risposta, e ancora uno sliding doors. Milano, alla ricerca di un play con cui scambiare Pangos, sembra ancora una volta un'ipotesi, sfruttando le infinite vie del mercato per non ritrovare il coach lituano, memori del recente e turbolento passato. Anche le più complesse e fantasiose alternative naufragano. Calathes vestirà giallo-blu fino a giugno. Jasi e Nick sono due professionisti oltre ogni sospetto, magari non qualcuno con cui condividere una vacanza, ma uno spogliatoio per il bene del Fener e delle rispettive carriere, si può fare. Sarà il secondo turning point della stagione.

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Il fantamercato dicembrino

Oggi: Da Barcellona a Berlino

La realtà del campo ci racconta una storia, non scontata, ma diversa, da quella trapelata da Barcellona. Nick Calathes, è un punto fermo della squadra turca, si toglie soddisfazioni personali. E' il primo nella storia di Eurolega a superare i 2000 assist, supera Diamantidis nella classifica delle palle rubate. Record magari non da interrompere le rotative ma traguardi "storici". In più la squadra gira, il Fener rimonta, si assicura i playoffs e si arriva alla serie contro il Monaco di Mike James, amico e mvp della lega.

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La parabola di Calathes continua a salire. Il Fener conduce la serie, Mike James è lontano parente del giocatore immarcabile della regular season. La principale ragione? Proprio Nick Calathes, un matchup per definizione sfavorevole, diventa sin da gara1 un punto di forza per i turchi. La conoscenza dell'avversario, la fisicità e l'intelligenza nell'uso del corpo e dei contatti, un clinic per limitare il miglior giocatore della lega.

Lavoro ampiamente riconosciuto da coach Jasi. 2998 km dividono Ulker Sport Arena e Palau Blaugrana, ancora più distanti per feeling tra i due protagonisti.

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Il Climax della stagione culmina in gara5. Equilibrio, tensione e overtime. Calathes ancora con la difesa, Calathes ancora con le giocate fondamentali. A suggello di una grande serie e alla conquista delle Final Four, le due triple decisive. Le armi per vincere, non esattamente quelle per cui è sempre stato celebrato il greco.

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Riconosciuto dai compagni per la sua importanza nei pivotal game, celebrato anche da coach Jasi. Da presenza ingombrante a deuteragonista, di una storia quanto improbabile tanto positiva. L'allenatore lituano ha ribaltato la stagione del Fenerbahce, e insieme a Calathes hanno ribaltato la situazione di contrasto che avevano creato, raggiungendo un'intesa e un risultato che mancava per i canarini da 5 anni.

Una parabola che Calathes, Jasikevicius e il Fener intero, sperano possa trovare il suo apice, proprio a Berlino, alle Final Four, a cui l'ambiente arriva con una rinnovata fiducia. Ci sarà una sfida non banale, contro il Pana, squadra significativa sia per Nick che per Saras. Con uno sguardo al futuro. Quel contratto che ha tenuto Calathes, ad inizio anno ad Istanbul, è ora in scadenza e sembra che nel Principato qualcuno potrebbe aver fatto il nome di un amico di sua conoscenza, che li ha appena battuti e che potrebbe far comodo.

Ora rimane un rapporto rinato con coach Jasikevicius e un appuntamento con il prossimo sliding doors di questa folle ed emozionante stagione, per Nick Calathes, che siam sicuri speri, capiti a Berlino.

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Nick e Saras, dopo gara 5 a Montecarlo

photocredit: Trendbasket X

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