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Eurolega 2021/22: tutto sul mercato di Olimpia, Fenerbahçe, Zalgiris, Panathinaikos e Monaco

Eurolega
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Eurolega 2021/22 al via tra poco più di due mesi. La situazione di mercato per Olimpia Milano, Fenerbahçe, Zalgiris, Panathinaikos e AS Monaco.

AS MONACO

Semplicemente ad oggi pare lontana dall’essere una squadra di Eurolega.

Ovviamente il mercato va completato, ma servono “robe grosse” per poter essere competitivi.

Il valore aggiunto è Coach Mitrovic, ma i soli Rob Gray, Marcos Knight e Danilo Andjusic, seppur buoni soprattutto il primo e l’ultimo, non paiono sufficienti per le battaglie europee.

Lo stesso Paris Lee, discreto nella lega francese, va decisamente visto in questo contesto.

Serve sottolineare che dei 12 giocatori attualmente sotto contratto, vi sono ben 11 esordienti in Eurolega. Inoltre 4 di questi hanno data di nascita 2000, 2001, 2002 e 2003.

Rob Gray

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FENERBAHCE

Squadrone. Tutto fatto, solo alcune cosettine da sistemare, ma assolutamente secondarie: la tavola per il ritorno nei quartieri alti di Eurolega è cosa fatta, vista la costruzione di un roster secondo le richieste dell’allenatore.

Quindi tutto tranquillo? No, rieccoci con le voci su un addio di Coach Kokoskov, stavolta ben più serie di prima ed allora tante certezze diventano potenziali dubbi, anche perchè, in caso di separazione dal serbo, non è che ci siano troppe alternative di valore sul mercato alla fine di luglio.

In attesa che si risolva “la questione” resta il fatto che la squadra è costruita bene, è forte e può permettere al popolo gialloblu di tornare a sognare.

Ci si è separati da chi non ha dato ciò che ci si aspettava: Ulanovas, Eddie, Hamilton. O’Quinn, Candan e Sipahi. Ancora in sospeso l’eventuale conferma di Bobby Dixon, si è rinnovato con Dyshawn Pierre, già molto positivo, e si è esercitata l’opzione con “le roi”, Nando De Colo.

Sono arrivati profili di altissimo livello come Henry e Polonara, più un Devin Booker atteso alla conferma delle proprie doti a queste latitudini, nonchè quel Marial Shayok che ha tutto per fare benissimo. Di minor impatto le firme di Akpinar e Birsen, si ripartirà proprio dai “big three”, ovvero De Colo, Guduric e Vesely, gente che stava guidando la squadra ad una pallacanestro straordinaria prima che la caviglia del ceco ed il virus maledetto dicessero stop alle ambizioni europee e nazionali.

Stiamo a vedere cosa accadrà ora con la faccenda della panchina, che è molto più complicata di quanto sembra, anche per le ovvie implicazioni contrattuali. Di certo, chi siederà su quel pino avrà un bel lavoro da fare, ma lo farà con tutte le armi a disposizione per combattere le battaglie sportive più dure.

Achille Polonara

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ZALGIRIS

A Kaunas si guarda al budget, non si fanno voli pindarici e si sceglie con oculatezza e competenza come in pochi altri posti al mondo, grazie ad una cultura cestistica superiore.

Coach Schiller è la base, nonchè dimostrazione di quella competenza.

Come sempre si sono fatti sacrifici, vedi Grigonis e Jokubaitis su tutti che hanno però portato ottimi “buyout”, si è deciso di non scommettere sulla salute di Garino, sono stati salutati Hayes e Rubit e si è lavorato in entrata con grande perizia tecnica.

Niels Giffey, già testato in Eurolega, Josh Nebo, uno che è atteso da mezza Europa, Tyler Cavanaugh, fortemente voluto dal Coach, Edgaras Ulanovas, cavallo di ritorno che qui che qui ha dato il meglio e Mantas Kalnietis, iniezione di talento ed esperienza, rappresentano l’ennesimo mercato assai intelligente senza andare oltre le proprie possibilità finanziarie.

Si sta ragionando su Emanuel Mudiay (fonte BasketNews), che potrebbe essere un vero e proprio colpaccio se si adattasse bene al basket europeo, mentre sono ancora pendenti le faccende Jankunas (continua o si ritira?), Geben e Lukosiunas.

Josh Nebo

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PANATHINAIKOS

Rivoluzione, sì, con la base di due profili come Nedovic e Papapetrou che hanno sposato la causa della rinascita “green”.

L’addio di Hezonja è stata una brutta botta da ogni punto di vista, ma la dirigenza ha fatto benissimo a non accettare il rilancio del giocatore. Ad oggi vi sono 9 atleti sotto contratto ed è quindi ovvio che il lavoro da compiere sia ancora lungo.

Il reparto guardie pare abbastanza completo con appunto Nedovic affiancato da Daryl Macon, Kendrick Perry e Georgios Kalaitzakis, l’unico che aveva già contratto per la stagione insieme a Papagiannis.

Tra le ali è arrivato Okaro White, reduce da una discreta Eurocup, mentre il recente approdo di Alpha Diallo va ancora verificato se sia per restare o per andare in prestito.

Il rinnovo di Papapetrou è stato fondamentale. Il capitano sarà la guida per provare a tornare a competere.

Sotto canestro si riparte da Georgios Papagiannis e dal nuovo Jehyve Floyd.

In panchina si è salutato, non senza qualche rimpianto, Oded Kattash a favore di Dimitris Priftis, reduce da un’ottima stagione con l’Unics.

E’ chiaro che serva ancora molto e se si vuole provarci per i Playoff, ci vogliono almeno un paio di profili di buon livello. Anche la sola presenza di soli 3 giocatori greci rappresenta la necessità di allungare il roster con atleti che diano respiro nella competizione nazionale dove si potrebbe, ma non vi sono ancora certezze, ritrovare il duello con l’Olympiacos, promosso dalla seconda divisione greca ma ancora indeciso sul da farsi.

Nemanja Nedovic

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OLIMPIA MILANO

MILANO ha cambiato moltissimo numericamente, ma pare più giusto parlare di completamento piuttosto che di rivoluzione.

Con Hall, Mitoglou, Grant e Daniels ci si è coperti di fronte alle partenze inattese di LeDay e Punter, mentre Melli è un colpo magistrale, trattandosi del miglior 4 di Eurolega sino a 2 anni fa. Alviti e Ricci con la parola Eurolega dovranno fare la giusta conoscenza e non è scontato che vadano d’accordo da subito.

La grande domanda che circonda l’ambiente milanese è semplice: è squadra migliore o peggiore rispetto allo scorso anno? Ce lo dirà il campo, ma intanto tre considerazioni rapide si possono fare.

Rodriguez, Hines e Datome hanno una primavera in più e questo non va sottovalutato, quando le tue date di nascita sono tra il 1986 ed il 1987. I nuovi arrivi avranno come compito anche quello di concedere riposo e mantenere alto il livello tecnico anche in assenza dei tre menzionati.

Dinos Mitoglou e Nik Melli portano pallacanestro vera dalle parti del Forum. Nessuno dei due è un 5, sia chiaro, ed entrambi sono ottimi quando impiegati nel loro ruolo, meno efficaci da 5. Il neo capitano azzurro, lo ripetiamo, è stato uno dei migliori dieci giocatori di questa lega prima di provare la carta NBA: lo sarà ancora, servirà solo un po’ di riadattamento, perchè due stagioni di attività agonistica limitata, e non certo da protagonista, necessitano di quel periodo. Hines resta l’unico centro di ruolo di valore, Tarczewski rimane solo per dinamiche di mercato che non ne hanno permessa l’uscita.

Troy Daniels ha qualità che lo possono rendere straordinariamente efficace. E’ tiratore puro che, se innescato bene, può essere arma letale. Lo “short roll” di Kyle Hines può essere il principale d’innesco.

A margine la questione Shavon Shields, uno dei migliori giocatori di Eurolega della stagione. Che la NBA non lo trascurasse lo abbiamo detto qualche mese fa, che non si abbia notizie certe riguardo l’eventuale uscita (“buyout” etc) è altrettanto sicuro. Negli ultimi giorni si è parlato di questa faccenda, serve pazienza sino al “draft” ed alla “free agency”: di certo Milano non potrebbe mai farne a meno, ma va detto che ad oggi non vi è alcuna certezza in alcun senso, partenza o permanenza che sia, quindi Shields è un giocatore di Milano.

Dinos Mitoglou

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