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Eurolega, le voci dei Coach dopo la prima parte del Round 19

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Eurolega, le voci dei Coach al termine della prima serata del Round 19.

Rimas Kurtinaitis (Khimki): «Qualcosa è funzionato in difesa, ma i rimbalzi sono stati un problema troppo grande, non puoi concederete 22 in più. Nessuno ci aiuterà, dovremo farcela da soli».

Sarunas Jasikevicius (Barcellona): «Stavamo difendendo in un modo terribile, poi abbiamo cambiato registro. Fondamentali i rimbalzi, seconde opportunità che ci hanno aiutato insieme a qualche tiro di Kyle (Kuric)».

Ergin Ataman (Efes): «L’abbiamo girata difendendo meglio in 1vs1 e mettendo più pressione sulla palla. Due triple di Moerman sono state fondamentali».

Israel Gonzalez (Alba): «Loro giocano sempre meglio, complimenti. Noi continuiamo a far crescere i nostri giovani. Credo avremo soddisfazioni continuando così».

Igor Kokoskov (Fenerbahçe): «Non sapevo che 29 assist fosse un record di club, passarsi la palla è contagioso. Sforzo totale di squadra, quando hai voglia di sacrificarti per i compagni succede così. E’ una gran cosa».

Dusko Ivanovic (Baskonia): «E’ normale perdere quando non sei concentrato e non hai energia».

Ioannis Sfairopoulos (Maccabi): «Sconfitta dovuta piccoli dettagli in una gara molto tirata. Dobbiamo guardare al Baskonia, non voglio che l’effetto negativo di questa L si ripercuota su come giocheremo tra due giorni».

Georgios Bartzokas (Olympiacos): «Quando c’è Hunter il Maccabi cambia sempre, quando ci sono gli altri lunghi difendono diversamente. Nella seconda parte della gara e nel supplementare abbiamo letto molto bene queste situazioni».

Ettore Messina (Olimpia): «Concentrazione, fisicità e desiderio di vittoria: congratulazioni ai miei giocatori dopo 4/5 giorni complicati. Ci sono cose più dure nella vita che stare in giro per un paio di giorni, ma i giocatori hanno dimostrato una buona mentalità. Siamo stai bravi a limitare il gioco in post di Kalinic, che è un incubo».

Jaume Ponsarnau (Valencia): «Hanno vinto grazie alla loro consistenza, alla durezza mentale. Abbiamo commesso troppi errori, poi è stato troppo tardi quando abbiamo provato a rientrare».

(Foto. Twitter @olimpiaMI1936)

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