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Una squadra in missione quella che arriva al Poliesportiu: Andorra riceve il lanciatissimo Bursaspor tra le mura amiche per la prima semifinale dell’Eurocup edizione 2021/2022. I padroni di casa di coach Oscar Quintana hanno avuto la meglio di Gran Canaria nei quarti, mentre la squadra turca ha eliminato dopo 40′ thriller gli sloveni dell’Olimpia Lubiana. Domani l’altra semifinale a La Fonteta tra Valencia e Virtus Bologna, che hanno regolato rispettivamente Boulogne e Ulm. La squadra di Alimpijevic è in un momento di forma clamoroso ed è la settima del gruppo B, quello di Venezia e Virtus, Andorra è incredibilmente ultima in ACB ed ha fatto fuori Granca e Buducnost.
Non può nulla Andorra: il Bursa è totalmente ingiocabile e guidato sapientemente da un altruista Needham spazza via con un devastante +17 gli spagnoli raggiungendo – così – la sua prima storica finale di Eurocup. Un cammino clamoroso quello dei turchi, capaci di sovvertire ogni tipo di pronostico sin dall’inizio con le eliminazioni in rapida successione di Partizan e Lubiana dopo due sfide discretamente palpitanti per usare un eufemismo. Il finale al Poliesportiu è 68-85 con la truppa di Quintana che dopo l’iniziale 17-6 ha preso un terrificante 24-50 lasciando il comando delle operazioni ai turchi.
Devastante la prova di Andrew Andrews per il Bursa, ben coadiuvato ed assistito da Kevarrius Hayes: Andorra è tutta in Oriol Paulì, unico giocatore sempre pericoloso e con una valutazione importante (28 su 72 di squadra è suo). Alla fine di tutto i turchi hanno comandato le operazioni vincendo tutti e 4 i periodi e mettendo in campo un’intensità clamorosa sui due lati del campo hanno spazzato via il team di Quintana. L’Eurocup della squadra spagnola finisce qua una corsa arrestata dall’incredibile collettivo di coach Alimpijevic, capace di mandare 5 giocatori in doppia cifra.
Il collettivo turco
Una delle chiavi del successo del Bursa in casa di Andorra è dato dal fattore collettivo: 5 giocatori in doppia cifra per i turchi ed un sesto a sfiorare i 10 punti, tre giocatori sopra i 10 punti per coach Quintana che ha visto una prova degna di nota soltanto da parte di un Oriol Paulì clamoroso: 16 punti, 5/6 al tiro, 9 rimbalzi, 5 assist e 28 di PIR. Basti pensare che lo spagnolo numero 3 degli andorrani ha portato più di un terzo della valutazione di squadra (28 su 72) da solo. Meno ispirato, più imbrigliato e decisamente impreciso Miller-McIntyre, che ha chiuso con 3/11 dal campo e 5 assist e ben imbrigliato dalla difesa turca.
Il dominio di Hayes
Un giocatore ha banchettato sui tavoli di Andorra. Kevarrius Hayes ha letteralmente fatto il bello e cattivo tempo contro Arteaga, Diagne e Olumuyiwa, che – in combinata – hanno chiuso con 10 punti e 10 rimbalzi. Il lungo ex Cantù ha messo in campo energia, intensità, verticalità, protezione del ferro ed un oggettivo dominio che non ammette repliche: 11 punti, 16 rimbalzi, 1 stoppata ed un immacolato 100% dal campo. La finale di Eurocup è meritatissima per la squadra di Alimpijevic, che ha alzato il volume della radio con il passare delle settimane e dei mesi: uno dei fattori è sicuramente il lungo numero 13.
Andrews, Bitim, Needham… uomini in missione
Bursaspor è una squadra in missione con coach Alimpijevic a guidare con il joystick i suoi ragazzi. Un’altra impresa per i bianco-verdi di Turchia, capaci di massacrare Andorra nella prima delle due semifinali. Tante belle, bellissime cose le hanno fatte Needham, Andrews e Bitim: il primo ha tirato male dal campo (4/13) ma ha servito 7 assist, il secondo è letteralmente un uomo solo al comando con 20 punti, 3 assist, 2 recuperi e 5/7 dal campo (anche 7/8 in lunetta). Bitim ha messo la glassa su una torta già perfetta di suo e si è preso due volte il Magic Moment di questa serata di Eurocup: partenza, virata e poster… per 2. 101-72 la valutazione. Serve altro?
Ed ora il Bursa attende la vincente della super sfida de La Fonteta di domani sera: da lì la squadra di coach Alimpijevic capirà se dovrà volare alla Segafredo Arena o nel fortino valenciano, con l’unica certezza che – per alzare il trofeo – dovranno vincere per l’ennesima volta fuori casa. Niente di nuovo considerando gli scalpi già portati a casa di Partizan, Lubiana prima di quello odierno in salsa spagnola. Insomma, è capitolata la Stark Arena, la Stozice Arena ed il Pala Esportiu… Segafredo Arena e La Fonteta già tremano: i bianco-verdi sono in missione ed ora giocheranno per il trofeo mercoledì prossimo.
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