Il Real cala il poker settimanale: smantellata la difesa di Tenerife
La squadra di Chus Mateo piazza il quarto successo in 7 giorni, l'undicesimo nelle ultime 12 gare.
E' #gameday alla Movistar Arena ed è una di quelle sfide che non possono non affascinare al massimo livello.
A sfidare il Real arriva La Laguna Tenerife reduce da 4W consecutive ed appaiata proprio ai #blancos in classifica: chi vince oggi ha più di un piede tra le teste di serie di Copa del Rey, cosa già certa per Valencia ed Unicaja.
Parlare di #gameday per il Real fa quasi ridere di questi tempi: siamo alla quarta gara in 7 giorni, saranno 7 entro domenica prossima, ovvero un periodo di 13 giorni.
La squadra di Chus Mateo dopo il rovescio interno in Eurolega con lo Zalgiris del 12 dicembre, in un mese ha piazzato un secco 5/0 europeo ed un 5/1 “liguero" con la sola sconfitta, peraltro con mille chances di vittoria tra cui il tiro decisivo, a Valencia (85-84).
Il tardo pomeriggio madrileno dice 96-86 e Madrid fa un passo avanti importantissimo verso quella testa di serie “copera”. La Jornada 16 ha confermato che il Baskonia è fuori, ancora una volta, mentre il Barça che resta vivo potrebbe regalarci un quarto di finale sotto forma di #clàsico a Las Palmas. Vuoi vedere che…
La gara
Parte forte Tenerife che sta davanti con una certa tranquillità per oltre 16'. Poi arrivano SuperMario, Ibaka e Llull e le cose cambiano. Curiosamente i primi due presentano statistiche identiche: 4/4 ed 1/1.
Dopo 20' con gli isolani avanti per 17'32", è 45-42: il parziale degli ultimi 3'12" è 17-5.
Tutto chiaro tecnicamente, Real con 26 punti a 10 nella “pintura”, Tenerife che tira 6/11 da tre. Col 61% dall'arco (3 triple su 4 tentativi di Kramer) essere sotto di 3 non sembra un affarone.
Per un Chus è «questione di difesa sul perimetro», per l'altro Txus «subendo 30 punti in un quarto diventa troppo difficile». Tutto vero.
Si riparte con le #merengues allacciatissime, parziale da 17-7 per il 62-49 in soli 4'04": è spettacolo puro che Vidorreta non gradisce troppo, spiegandolo durante il TO: «Due triple completamente liberi, ce ne hanno fatti 30 nel secondo quarto e così facendo saranno 40 in questo…». Globalmente è 34-12 in poco più di 7'.
In realtà saranno 34 (a 16) i punti del Real e la gara pare chiusa lì, sul 79-58 dopo 30'.
Parziale “tinerfeno” e poi stupidaggine di Feliz (antisportivo inutile su Ilimane Diop) ed incredibilmente è solo +10 con oltre 6' da giocare. Che diventa +8 dopo il punto numero 22 di un ottimo Kramer.
Campazzo riordina la faccenda ed il finale è 96-86.
Le chiavi
E' una storia che raccontiamo da settimane, ormai mesi: c'è un Real che è grande squadra competitiva per tutto se Campazzo e Tavares trovano supporto nei momenti in cui devono necessariamente tirare il fiato e ce n'è un altro che invece li deve sovraesporre.
Se Ibaka è questo, se Feliz fa il suo, se lo stesso Rathan-Mayes dà qualcosa, ecco che le #merengues tornano a volare.
Un mese fa era tutto nero, oggi pare tutto #blanco ottico, scintillante: serve equilibrio, ma la squadra che sa imporre la sua prepotenza al ferro (44-26 quei punti “en la pintura”) fa veramente paura.
Inoltre la transizione è tutto per gli uomini di Coach Mateo: 18-0 i punti in contropiede, a quel ritmo Tenerife non può reggere come già non erano riusciti a farlo Pana, Zvezda e Monaco in Eurolega.
La compagine isolana è troppo legata al tiro dall'arco: 15/29 è gran percentuale, ma se poi fai 16/40 da due diventa tutto molto complicato.
MVP
Mario Hezonja per la grande, inimitabile bellezza del “break” di cui è protagonista assoluto. Quando SuperMario è questo non ci sono rivali, non ce n'è per nessuno.
Ma Serge Ibaka non demerita certo dando un grandissimo apporto.
Inutile sottolineare che il tiro che gira la gara sia roba da Sergi Llull: è così da un ventennio circa.
Molto bene David Kramer tra i gli ospiti. Lo slovacco di Germania ne mette 22 in una stagione in cui sfrombola con il 45% da tre.
Dai microfoni Movistar si dà praticamente per fatta l'operazione Devonte Graham, recentemente non utilizzato dai South Bay Lakers Sarà l'unica addizione della casa reale?