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Real Madrid, che fatica con Murcia

Gara durissima, appassionante come sa essere solo il basket anche quando non vi è pressoché nulla che verrà ricordato nella storia del gioco.

Il successo del Real su Murcia: la gara

L'ennesima partita dell'ora di pranzo per la squadra di Chus Mateo in Liga, valida per la Jornada 22,  si chiude con un successo che è importantissimo perchè arriva dopo l'ennesima sconfitta europea, giovedì ad Oaka, e perchè vuol dire 10 W di fila in Liga e leadership solitaria confermata.

Murcia inizia con percentuali surreali, chiude il primo quarto col 50% da tre ed il 75% da due, il divario dovrebbe essere molto maggiore ma in realtà la forza “blanca" a rimbalzo tiene a contatto una squadra che fa una fatica tremenda a creare pallacanestro, muovendo la palla poco e male.

«Per come abbiamo tirato 6 punti sono molto pochi, potevamo essere avanti di 14-15: ora sappiamo cosa ci aspetta a livello di reazione del Real». Sito Alonso al riposo lungo conferma le sensazioni del primo tempo.

«Dobbiamo muovere meglio la palla» la chiosa di Chus all'intervallo.

Tutto come previsto, arriva il 21-16 locale e gli ultimi 10' diventano ancor più una battaglia: come detto appassionante, ma non certo bella a causa di un numero di errori altissimo.

Nel finale Abalde e Campazzo sembrano chiuderla a +4, ma Kurucs ha altre idee dall'arco. I liberi che si guadagna il Real Madrid segna l'80-75 finale.

I numeri e le sensazioni della sfida tra Real e Murcia

11/12 sarà il rapporto assist/perse del Real 17/21 quello di Murcia: a proposito di qualità… 

Delle 11 perse madrilene 8 sono recuperi murciani, delle 17 degli ospiti sono 13 quelle forzate da Garuba (3) e soci. Almeno a livello di pressione buon lavoro di tutti, sebbene il concetto di “take care of the ball” sia stato ben lontano dalla Movistar Arena.

Hugo Gonzalez, altra ottima prova in Liga contro Murcia

A lungo Chus Mateo, in una serata in cui Hezonja sparacchia 1/11 dal campo, si affida al suo quintetto guerriero, con Garuba, Hugo ed Abalde. Tavares (10+8) è la chiave, Fernando se non prova  difendere diventa un problema (-11 di +/- in 5'09"). Il Facu è stanco e si vede, problema che andava risolto mesi fa. Praticamente l'unica buona notizia nella capitale riguarda la volgia di lottare di molti giocatori, ma è ovvio che da questa squadra ci si attenda molto di più.

«Non è la prima gara che vinciamo in questo modo che non verrà ricordato nella storia, mail nostro gioco crescerà, sicuro che crescerà». Così Coach Mateo a fine gara.

«Non si può giocare con 22 tiri liberi di differenza, non c'è altro». Sito Alonso 

DJ Stephens domina il primo tempo poi si ferma, Birgander è bravissimo nel trovare i tempi di giocata tra le interminabili braccia di Tavares, Kurucs è semplicemente un gran bel giocatore. Murcia però deve proseguire la lotta, perchè il 10/12 attuale dice no Playoff, dopo il no Copa.

Walter Tavares, decisivo contro Murcia

«Non si può competere con 22 tiri liberi di differenza, non c'è altro». Sito Alonso è deciso nel trovare le ragioni della sconfitta. Magari le palle perse andrebbero menzionate…

 «Non è la prima gara che vinciamo in questo modo che non verrà ricordato nella storia, mail nostro gioco crescerà, sicuro che crescerà». Speriamo per voi Coach, perchè ad oggi una vera crescita non si vede. Così Coach Mateo a fine gara, Sulla polemica di Sito la vede così: «Capita a tutti, a tuo favore come contro. ma quando è a tuo favore non parla nessuno. Non è un tema che mi piace».

Vince Madrid ma il pubblico “blanco” se ne va con le sensazioni di sempre quest'anno: siamo lontani da un vero Real competitivo. Un po' quel che pensano a Murcia rispetto alla stagione scorsa.

Com'è lontano quel giugno che assegnò la Liga agli uomini di Chus Mateo con una marea di applausi per quelli di Sito Alonso.

 

 

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