Il Real si prende Gran Canaria e mantiene la vetta in Liga
Madrid vince alla Gran Canaria Arena dopo una gara a punteggio bassissimo.
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E' stata semifinale recente in Copa del Rey con il convincente successo madrileno, è stato scontro di Liga il 10 novembre scorso, anche in quel caso con W, meno netta, in direzione “blanca”: oggi Gran Canaria-Real chiude la Jornada 21 e lo fa con un verdetto che conferma la superiorità dei campioni in carica dopo una sfida che non sarà ricordata nella storia del gioco.
La gara: un 54-69 che non lascia grandi ricordi
Dopo un primo tempo dir rara bruttezza Madrid conduce 18-31 grazie agli ultimi minuti in cui scappa soprattutto grazie a triple di Llull e Hezonja. Granca tira 1/15 da tre, dura essere in gara. Non che il Real brilli con 3/17, tuttavia è nel tiro da due che la differenza si allarga: 50% contro 41%.
Punteggio basso, grandi difese? Solo in parte. In realtà attacchi balbettanti.
La squadra di Lakovic rientra in campo facendo canestro: 3/ 4 da tre, 1/1 da due, parziale di 13-3 e timeout a firma Chus Mateo sul 31-34. Ecco una partita, così, all'improvviso.
Granca pareggia a quota 36 dopodiché arriva un sussulto madridista firmato Facu e SuperMario: 36-40 con 3'10" sul cronometro del terzo quarto. Questa volta è TO chiamato da Lakovic.
Non basta, gli ospiti riprendono in mano la faccenda e chiudono il quarto sul 40-48: poteva essere anche divariò più ampio se un po' di leggerezza di Hezonja non avesse regalato un canestro già fatto permettendo ai padroni di casa di tornare in singola cifra di svantaggio.
Madrid però non si volta più, gli uomini di Lakovic continuano a non segnare mai e gli ultimi 10' non fanno che confermare un successo ospite che è parso in dubbio solo in occasione di quel pareggio a quota 36.
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Le chiavi del successo madrileno
Nello scempio offensivo globale, da 19/59 e 24/65 rispettivamente al tiro dal campo, è evidente come i rimbalzi abbiano un peso notevole.
Ed è qui che la vince Madrid: 45 carambole contro 33, sebbene i punti da seconda opportunità siano a favore, incredibilmente, degli sconfitti.
Qualità? 9 assist e 14 perse per Granca, 10 e 15 per il Real. Si sono viste cose più trascinanti.
Mario Hezonja, MVP
14 e 8, uno dei pochi a fare canestro con un minimo di regolarità e continuità.
Non è stato il miglior SuperMario, ma rispetto agli altri è parso assai avanti. Molto bene la ferocia con cui va a rimbalzo, tra talento grazie al quale comprendere dove andrà la palla e quelle due tenaglie che ha al poso delle mani quando c'è qualcosa in circolazione.