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Juancho Hernangomez, MVP contro il Maccabi

Quattro vittorie consecutive, ivi compresi gli scalpi nobili di Fenerbahçe e Monaco, erano un biglietto da visita firmato Maccabi molto interessante per una gara che a livello di classifica contava solo per il Pana, ma a livello di onore ed etica era fondamentale, come tutte, per una squadra come il Maccabi, esempio assoluto in questa Eurolega.

Ataman necessitava di questa W per restare attaccato al treno di Oly e Fener che precedono i #greens ed evitare un antipatico aggancio monegasco, visto che la prossima settimana si gioca nel Principato partendo dalla sconfitta interna di Oaka.

La W è arrivata dopo una partita a lungo nelle mani degli israeliani, mai domi, grazie alle solite, splendide apparizioni individuali dei campioni in carica.

Successo del Pana sul campo (neutro) del Maccabi

La gara, la fuga Maccabi e la rimonta decisiva del Pana

92-99 il punteggio finale grazie al 14-32 degli ultimi 10' in cui, ad 8'44" dalla sirena il Maccabi conduceva 82-67 dopo i canestri di Clark e Sorkin.

Tutto finito? Neanche per sogno quando i grandi giocatori di cui dispone Ataman decidono di far cambiare il vento della gara.

18-0 di parziale guidato da Juancho Hernangomez e vantaggio cui la squadra di Kattash ha cercato di reagire fino al sigillo finale, l'ennesima tripla dello stesso Juancho per il 92-97 che ha chiuso la faccenda.

Il dominio netto a rimbalzo (42-35) non è bastato al Maccabi, così come un eccellente 43,5% dall'arco. La qualità delle giocate rivali, testimoniate anche da 22 assist ed 11 perse, ha fatto la differenza.

A farla breve, ha vinto la squadra che ha i giocatori migliori, nemmeno di poco, mentre resta chiarissima l'immagine di un'avversario che ancora una volta ha lottato su ogni pallone senza mollare mai ed è arrivato ad un passo dall'ennesima impresa stagionale in un contesto di difficoltà assolute in cui lavora da ormai più di un anno e mezzo.

Il Pana festeggia la vittoria a Belgrado contro il Maccabi

MVP e parole: il dopo Maccabi-Panathinaikos

Diversi i “career high” che hanno contraddistinto la prova di Juancho Hernangomez, MVP nonostante il solito Kendrick Nunn da 26, 8 assist e 5 rimbalzi. 27 di valutazione, 18 punti e numero di triple a segno (4). 16 punti nella ripresa, 11 nell'ultimo quarto: questo è fare la differenza!

Impossibile non togliersi il cappello di fronte alla prova di Jake Cohen, puro spirito Maccabi: 15 e 6 rimbalzi per 19 di valutazione e +16 di plus/minus in 21'05".

Ergin Ataman ha descritto i primi 35' dei suoi come «I peggiori della stagione».

L'ala spagnola ha visto il bicchiere mezzo pieno: «Non molliamo mai, è così il cuore dei campioni. Le grandi squadre fanno questo, continuano a lottare sino alla fine. Ottimo il nostro ultimo quarto, uno sforzo collettivo».

Ecco, appunto, la parola collettivo è la chiave. Questo Pana, che resta assolutamente una delle tre favorite con Oly e Fener, senza dimenticare quel Monaco che ha una voglia matta di sedersi a quel tavolo per il poker decisivo, ha senza alcun dubbio una serie di singoli in grado di ribaltare e vincere gare come forse nessun altra rivale. Nunn, Sloukas, lo stesso Juancho, Lessort in attesa che rientri.

Ciò che non ci convince ancora al 100%, ed è dubbio da inizio stagione, è la continuità di rendimento a livello di squadra e qui gioca un ruolo certamente determinante l'assenza di Lessort. Il francese tornerà, più o meno a breve non si sa ancora, ma andrà valutata la sua condizione in quell'occasione ed allora una valutazione sul Pana 24/25 sarà più chiara e semplice.

Intanto però sta arrivando aprile, seguito da maggio, due mesi in cui Ergin Ataman ha storicamente pochi rivali. farsi trovare al meglio nei momenti chiave è specialità della casa. Nessuno lo sottovaluta in ottica Abu Dhabi.

 

 

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