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Fournier, Olympiacos, esulta per la vittoria contro il Panathinaikos
Et voilà, Evan Fournier, decisivo ad Oaka - Photocredit: Olympiacos BC X

Un antipasto di final four? Non ci avventuriamo in pronostici, ma se questo è il livello, forse è da auspicarcelo (avversarie permettendo). L'Olympiacos batte 89-94 il Panathinaikos nella stracittadina più tesa di Atene. 

 

L'approccio al derby

 

Ad OAKA va in scena il derby numero 26 in Europa (dal 1994 in poi) con l'Olympiacos che cavalca una striscia di 6-0 per quanto riguarda i palcoscenici continentali. Ma dall'arrivo di Ataman, la storia è un po' cambiata. Tra Eurolega e campionato vinto, il Pana è tornata la squadra di riferimento, e anche il primo confronto di stagione in Basketball League ha visto i Greens uscirne vincitori.

Quasi al completo, sicuramente lunghissime in ogni caso, va in scena il primo derby giocato sul parquet al LED, ma lo spettacolo rimarrà per fortuna appannaggio delle due squadre che lo calpestano. E' un primo tempo allo specchio, tra primo e secondo quarto. Gli ospiti, non godranno delle cortesie tipiche di quando si fa visita, ma non paiono intimoriti. Anzi i Reds scappano subito, 11-1, grande aggressività, transizione e Vezenkov e Fournier che non fatica a trovare il fondo della retina. 

Il Pana è inerte. Reagisce con l'ingresso di Sloukas (a sostituire un irriconoscibile Lorenzo Brown), Nunn è preciso ma non sufficiente. E il secondo quarto ripete la sceneggiatura del primo. Fuga Olympiacos, Panathinaikos che resiste in scia, ma a fatica, come una scalatore in difficoltà. Questa volta Williams-Goss (13) e soprattutto i rimbalzi offensivi (10-4, 35-27 il finale, ma 0 nel primo tempo per il Pana) di uno scatenato Milutinov (12+8 rimbalzi) mettono alle strette i padroni di casa. Manifesto del primo tempo del Pana. Lessort, abulico e spento, lontano parente del gladiatorio centro che conosciamo.

 

Milutinov, Olympiacos schiaccia nel derby
Milutinov e il suo notevole impatto - Photocredit: Olympiacos BC X

Dica 33. Un secondo tempo da derby vero

 

33. La Trento delle ultime settimane è notevole, ma non parliamo di trentini ora. Il Pana chiude il primo tempo con 33 punti segnati (33-41). 33 sono anche quelli che realizzerà nel solo terzo quarto, e con Lessort finalmente al proscenio, si assiste ad uno dei più bei quarti della stagione fin qui. L'Oly non è uno sparring, ma il Pana, trascinato dall'ex Partizan (8 punti consecutivi per iniziare) ora è vivo. Pick and roll e attacco sui cambi per i ragazzi di Ataman, Walkup in post contro Sloukas e Vezenkov (20 senza segnare nel quarto finale) e Fournier ad alternare tagli ed uscite, con superba precisione, il set preferito da Bartzokas per i suoi. 

E' una battaglia colpo su colpo. Intensità, fisicità e tantissimi punti nelle mani di due roster come pochi altri se ne sono visti, per possibilità di soluzioni. Dorsey e Wright meno di 5' incolori in due, Papanikolau NE nella ripresa da una parte. Grigonis out (a lungo), Brown 0 in meno di 10' e Yurtseven dopo 4 punti con 2 schiacciate in 3 minuti, non più utilizzato. E non c'è stato un attimo per fare la conta degli assenti. In una parola Powerhouse. 

Sorpresi? No. Ammaliati? Di più. L'ultimo allungo dell'Oly è bloccato dal consueto tecnico alla Ataman, e dal -8 il Pana reagisce e arriva addirittura al primo, ma anche unico, vantaggio di serata, a 3' dalla sirena. Un mini overtime che fa salire in cattedra, il colpo da 90 del mercato dei fratelli Angelopoulos, Evan Fournier. L'ex Knicks, parso spesso ancora un corpo estraneo in questa prima parte di stagione, risulta perfettamente inserito nella serata di OAKA.

Meno la palla in mano e meglio si giostra nell'attacco, stasera ben oliato della squadra del Pireo. E aggiunge, quei canestri necessari quando il sistema tentenna e le difese altrui provano a metter qualche granello di sabbia tra gli ingraggi. 5 punti (1 tripla e un long two per un'unghia) nel finale, per sigillare una vittoria, meritata e ben più importante della classifica. Il derby è Reds.

 

I protagonisti della partita

 

Mvp, Evan Fournier. 22 punti. Come detto, così è un lusso che spaventa. Decisivo e chirurgico quando serve, continuo e finalizzatore quando l'attacco scivola via agile. Vezenkov, lascia il proscenio nel finale, ma sono 20 anche per lui, e la sensazione invece del figlio prodigo, di chi pur essendosene andato, una volta tornato, sia tutto come aveva lasciato. Bene anche Milutinov, decisivo a rimbalzo, e le due regie, diverse ma funzionali di Williams-Goss (13) e Walkup (0 punti con 1 tiro, una preghiera allo scadere, ma 11 assist).

Il Panathinaikos, paga una serata troppo altalenante, specialmente nell'intensità. Ottimo Nunn, 20 per lui, con 5 rimbalzi, 4 assist e 3 rubate. Il refertista non lo avrà amato. Ottima partita, non la prima, di Juancho Hernangomez, 13+6, e buoni segnali da Cedi Osman, 11 punti e una convivenza tra i due che potrebbe esser molto interessante per Ataman. Sloukas 12+7 assist e Lessort 13, abituati a vederli portare mattoni ben più grossi, difficile di accontentarsi quando non son il centro del mondo Pana. Per una volta discontinui in un big match. Ma ce ne saranno altri, si presume ancora più significativi, ancora più caldi. Lo chiede anche coach Ataman.


Photocredit: Olympiacos BC X

 

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