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Barça molto solido quello che ha affrontato e battuto Manresa nella prima gara del venerdì di Copa del Rey. I blaugrana attendono la vincente di Malaga-Tenerife.

Sfida tutta catalana nel terzo quarto di finale di Copa del Rey.

Il nobile Barça contro l'eccitante Manresa. Un Coach all'esordio in panchina questa stagione contro chi invece è oltre quota 1000 gare di Liga, per il cui esordio serve tornare al 1990 sul pino della Penya. C'è storia mista a curiosità nella sfida tra Grimau e Pedro Martinez.

I blaugrana amano correre, ma gli idoli della "grada d'animaciò" sono dei veri e propri centometristi. Lo abbiamo chiesto questa mattina a Rokas Jokubaitis, il quale ha confermato come fermare il loro "pace" sia una delle chiavi.

E' una gara strana perchè si arriva dalla sfida giocata domenica al Nou Congost, quella che annovera già "la schiacciata dell'anno" dove gli ospiti hanno avuto la meglio ma i padroni di casa non si sono arresi facilmente.

C'è una squadra più forte, è evidente, ed il risultato finale ce lo conferma, senza però togliere meriti a chi è arrivato qui con un'organizzazione di gioco eccitante, unica, come quella di Manresa.

Il finale dice 102-91 Barça. Giusto così, grazie a Pedro Martinez ed ai suoi per lo spettacolo.

LA GARA

Si parte al folle ritmo mantecano, era scontato, ed a metà periodo è 15-9 dopo la tripla di Perez che segue quella di un caldissimo Devin Robinson. Timeout Grimau. Il primo tentativo di fuga è rintuzzato da Parker (2/3 da tre sinora) e Jokubaitis, che ne mette 4 in un amen.

E' la spinta del lituano, insieme ai 10 di classe purissima di Jabari Parker, che riporta tutto quasi sul pieno equilibrio sul 22-23 della prima sirena.

Willy e Geben se le danno di santa ragione sotto canestro e, finalmente, prevale il talento del blaugrana anche quando l'atmosfera si scalda.

Un duetto Perez-Badio è da applausi anche se non fa frusciare la retina, ma dall'altra parte prima Satoransky, poi Lapro fanno valere la categoria: 37-32 Barça. La squadra di Grimau lavora ai fianchi l'avversario lentamente ma efficacemente. All'intervallo è 50-43 grazie al miracolo di Taylor che risponde all'ennesima pennellata di Parker dall'arco.

Quando tutto sembra indirizzato ecco che riappare la magia manresana, sempre a ritmo folle, cosa lo diciamo a fare... Il Barça accetta, anche questo è folle, e c'è un partita, che si gioca sulle note suonate da Perez e da gene oltre che da un Badio ora pienamente in partita: è 74-71 per Willy e soci dopo 30'.

La gara diventa un corpo a corpo eccitante per intensità e contenuti. Badio e Taylor fanno impazzire la difesa blaugrana. 89-88 pari con 2'49" da giocare: dopo lo 0/2 di Vesely arriva quello di Badio. Parker fa due cose chiave ed è 91-88.

Manresa si ferma, è finita. Barça in semifinale.

LE CHIAVI

Il cambio di ritmo della gara tra l'inizio, tutto a velocità manresana, ed il proseguimento, a partire da fine primo quarto, a tinte blaugrana. Sia chiaro, non vuol dire passeggiare, perché anche al Barça piace una transizione molto rapida, ma la differenza è nei tempi immediati di attacco. Anche perchè Martinez sa bene come si tratti, attraverso questa metodologia, di ridurre il gap verso gli avversari non solo oggi e di travolgere invece quelli più alla portata.

Altro tema da non sottovalutare nell'analisi della gara: c'è una Manresa con Perez ed una con Taylor. Così uguali nella ricerca della subitanea soluzione offensiva, così diverse nelle scelte, decisamente a favore del nativo di Hospitalet de Llobregat.

E' poi questione di dettagli, come sempre in queste gare, anche se nella differenza a rimbalzo si va un po' oltre questo concetto, esattamente come nell'ovvio divario dei punti dalla panchina che non può che premiare il roster lunghissimo del Barça.

MVP

Jabari Parker, che classe, che pulizia, che libidine da vedere!

Quando rilascia il pallone è musicale come nessun altro e piano piano sta aggiungendo diverse cose importanti in ogni partita. Un rimbalzo, un aiuto difensivo, una collaborazione per un compagno in difficoltà: giocatore di estrema qualità a tutto tondo, ma per chi lo conosceva non potevano esserci dubbi in questo senso.

Dalla parte di Manresa si potrebbero premiare diversi nominativi, ma ci resta negli occhi la splendida prova di Martynas Geben, uno di cui anni fa ci innamorammo a livello di "piede perno" (sì, ci sono malati che guardano e si innamorano di queste cose): un duello con Willy assolutamente alla pari.

Va così in archivio il terzo quarto di finale: dopo Real e Valencia è il Barça a raggiungere la semifinale di Copa, in attesa di conoscere l'avversario tra Tenerife e Malaga.

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