Il Partizan non si distrae. Baskonia sconfitto e in ansia per Howard
Terza vittoria conseutiva per il Partizan sempre più lanciato nella corsa playoff. Altra serata da dimenticare per Baskonia che dovrà verificare le condizioni di Howard.
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Alla Belgrade Arena, di scena il Baskonia nel round 27 di Euroleague per sfidare il Partizan nella sfida tra due esponenti del gotha europeo, Obradovic vs Laso. Ad aver la meglio i padroni di casa, che si impongono 86-73 in un incontro controllato senza troppi patemi.
Lo scatto del Partizan
I baschi arrivano nella capitale serba per conquistare una remota chance di riagganciare il treno play-in, il Partizan ha oramai gettato la maschera, e coltiva ambizioni ben più importanti, restando tuttavia ben consapevole che ogni passo falso potrebbe diventare un rimpianto.
I bianconeri però sono in gas, forse la squadra più in forma, se non fosse per l'Olympiacos ingiocabile delle ultime settimane. Una striscia invidiabile numeri alla mano. Nelle ultime 17 partite tra Aba League, coppa nazionale ed Euroleague, 15-2, anche se le sconfitte portano, entrambe, la firma degli arcirivali della Crvena Zvezda.
Senza Bonga, il quintetto atipico ma oramai classico scelto da Obradovic prevede Pokusevski a sostituire il tedesco. L'inizio è equilibrato e anzi gli ospiti si mettono al comando, prima che salga l'intensità dei padroni di casa guidati da Sterling Brown (19 di cui 11 nel primo quarto). 11-15 e 7-0 di parziale, 18-18 e altro 7-0 di parziale suggellato con una rocambolesca tripla dell'ex di turno, Marinkovic allo scadere del primo quarto. 25-18 Partizan preludio del futuro prossimo che sta per accadere.
La fuga del finale di primo quarto, diventa una piena e il Baskonia, non soprendentemente, si lascia travolgere. Un 16-0 di parziale vede il Partizan staccarsi fino a toccare il +25 sul 45-20 prima dell'intervallo. Solo 7 punti per il Baskonia, fermo, molle e disordinato (15 perse finali).
I pick and roll di Carlik Jones (21+6 rimbalzi+6 assist) sono rebus irrisolvibili per la sciagurata versione belgradese della squadra di Laso, con il nazionale Sudsudanese che amministra con relativo agio l'attacco bianconero, dando linfa al mid-range, zona non troppo privilegiata dagli attaccanti moderni.
La reazione basca
La partita è in pieno controllo del Partizan e di fatto lo rimarrà fino alla sirena, ma almeno nel finale del terzo periodo, il Baskonia mostra una reazione di orgoglio. La squadra di Laso, prova ad allungare la difesa e banalmente entra in partita, seppur con colpevole ritardo, aggiungendo intensità.
Il Partizan, più atto ad una navigazione a vista che pronto ad una tempesta, mantiene un margine rassicurante, finchè uno sprazzo di Markus Howard (alla peggiore stagione in Euroleague) accende un lumicino di speranza. Dal -17 l'ex Marquette, firma un 7-0 personale con due triple (di cui una col fallo) che rianimano gli ospiti. Lundberg tiene a bada le emozioni chiudendo il quarto con una tripla clutch, degna dei migliori giorni virtussini. Insomma nulla di trascendentale ma almeno esiste una partita.
Howard conferma che non è la sua stagione più fortunata proprio all'incipit degli ultimi 10'. Penetrazione e due difensori del Partizan a chiuderlo. Nella caduta rimane sotto la caviglia sinistra del numero 0, portato fuori a braccio tra gli applausi del pubblico serbo. Proverà un breve cammeo nel finale, ma sarà costretto al cambio immediato (Laso spera di recuperarlo per la partita di domenica). Per la serie quando piove grandina.
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L'infortunio di Howard però non fa demordere gli ospiti che restano attaccati e che ora provano a restare in scia per riaprire il finale. Sarà vano, ma almeno un barlume di reazione da parte dei baschi.
Il finale
Qualche sassolino nell'ingranaggio del Partizan è entrato. Gli attacchi si fanno più statici e si creano molti meno vantaggi e Baskonia ritrova invece quel marchio di fabbrica di un gioco in transizione, non sempre sfruttato al meglio quest'anno, che permette agli ospiti di rosicchiare punti.
Ma non c'è morale come per la formichina nelle favole greche. Per ben due volte negli ultimi minuti i ragazzi di Laso tornano a -5 venendo però respinti. La definitiva spallata la infligge Isiaha Mike, positivo a far le veci di Bonga e decisivo nel finale. L'ex Bourg si fa trovare pronto per due triple letali (era 3/24 in stagione) su altrettanti assist di Carlik Jones, prima di chiudere il risultato con la schiacciata finale in contropiede.
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Una prova di alto gregariato per il canadese, 9 punti totali, di cui 8 negli ultimi 3' e un plus/minus di +16, il più alto dei suoi, a pari merito con Sterling Brown (19) e meglio di Carlik Jones (21 con 31 di valutazione). Una valida alternativa anche nello spot di 4, dove si è fatto trovare pronto sui due lati del campo, fronteggiando anche i vari Moneke e Samanic.
Una vittoria importante per il Partizan, 16 in Euroleague (l'anno scorso furono 15 totali) e ora un test per misurare i ragazzi di Obradovic. Tra 6 giorni la trasferta al Pireo, contro l'Olympiakos che sembra oramai lanciato verso il primo seed.
Ancora una prova incosistente del Baskonia, vittima di alti (pochi) e bassi (diversi), senza certezze e con un atteggiamento che, seppur non la condanni matematicamente, non sembra vederla in lotta per andare in post-season.