L'Olimpia Milano e il mal di trasferta: svolta o solito crollo?
L'Olimpia affronta la gara contro il Partizan con alle spalle un triennio di trasferte dal rendimento assai misero
L'Olimpia Milano che scende sul parquet della Beogradska Arena questa sera alle 2030 è una squadra in profonda crisi, condizione che condivide coi serbi, del tutto inattesi al record attuale (2/7) ancor più sorprendente se si pensa che tra le mura amiche la squadra di Obradovic ha raccolta una sola vittoria a fronte di 3 sconfitte.
Poco meglio gli uomini di Messina, solo e soltanto in termini di classifica (3/6) e grazie a 5 impegni casalinghi sino ad oggi, di cui 4 contro squadre attualmente fuori dalle prime 6 posizioni.
LA SFIDA TRA OBRADOVIC E MESSINA
La sfida tra Obradovic e Messina è stata per anni una delle più affascinanti dell'intera Eurolega e ha scritto la storia della manifestazione, in gran percentuale favorevole al serbo (NDR ma chi non è andato sotto con lui in 34 anni?). Oggi è una sfida momentaneamente dal sapore assai amaro, tra due progetti intrappolati in un rendimento che non decolla, sebbene le prospettive appaiano differenti sulla base di quanto si è visto in campo e fuori.
L'OLIMPIA MILANO IN TRASFERTA? UN DISASTRO
«Dimmi come giochi in trasferta e ti dirò che squadra sei»
Così recita un vecchio adagio che ci sottolineò anni fa un grande allenatore: guardando al rendimento esterno degli uomini di Ettore Messina se ne ricava un giudizio assai negativo.
Il tutto è diventato ancor più tema di analisi dopo la vergognosa prova di Berlino, dove si è perso contro una squadra con 8 assenze, ultima in classifica e che schierava tre 2006 ed un 2004.
6 vittorie ed 11 sconfitte nel 2022/23, scese a 3/14 la scorsa stagione. Nulla di nuovo quest'anno, con 4 referti gialli consecutivi nelle prime 4 uscite lontano dal Forum. Il totale, terribile, dice 9/29 negli ultimi 38 viaggi in giro per l'Eurolega. Impensabile, come ha detto la storia, ragionare sui Playoff, ma anche sui Play-In, in queste condizioni.
La faccenda si complica ulteriormente se guardiamo alle ultime 24 uscite su parquet rivali: tra le ultime 3 della stagione 2022/23, tutta quella 2023/24 e l'inizio di quella corrente, siamo a 3 vittorie e 21 sconfitte, per una percentuale del 14,3% di successi.
Nel dettaglio l'Eurolega 22/23 ha visto Milano passare sui campi di Asvel, Partizan, Bayern, Stella Rossa, Valencia e Fenerbahçe, mentre quella 23/24 ha visto i soli 3 successi arrivare ancora una volta contro la Stella Rossa, poi a Barcellona ed a Montecarlo. A livello qualitativo non si è mai vinta in oltre due stagioni 1 sola gara fuori casa contro una squadra che ha poi raggiunto le Final 4.
VITTORIE IN TRASFERTA? IL RECORD DI ALBA, ASVEL E BAYERN
Nello stesso periodo di tempo preso in considerazione per valutare il rendimento milanese due squadre come Alba e Asvel, ovvero le recenti cenerentole della manifestazione (33 vittorie e 103 sconfitte globalmente nelle ultime due stagioni completate e 5/15 in quella in corso) hanno avuto un rendimento fuori casa solo leggermente peggiore di quello milanese.
I tedeschi hanno vinto 6 volte e perso altre 32, per un record del 18,8%, mentre i francesi si sono attestati su un 8/31 pari al 25,8%, vincendo quindi rispettivamente solo 3 ed 1 gara meno dell'Olimpia.
Da oggi al 20 dicembre, data del giro di boa in Eurolega, i biancorossi se la vedranno lontano da Assago con Partizan, Fenerbahçe, Barcellona e Panathinaikos, ovvero tre candidate a Playoff e Final 4 con i soli serbi lontani dal meglio del torneo, almeno per ora. Ribaltare questi dati non sarà per nulla semplice ma è un assoluto dovere se l'Olimpia vuole provare a coltivare qualche minima speranza di essere competitiva di qui ad aprile. L'alternativa è un terzo e difficilmente accettabile fallimento europeo consecutivo.