Cappotto e independència! Il Barça sfregia la corona ed è campione di Liga
Dopo la cocente eliminazione di Kaunas, il Barça si riscatta e infligge un netto 3-0 sul Real
Era stata già affermazione di spessore nei primi due capitoli della serie, non era però di facile previsione credere che il Barça potesse imporsi in tre partite consecutive, senza subire la resistenza del Real campione d'Europa.
E invece è successo. La truppa di Saras ha guidato, condotto e trionfato al WiZink Center (93-82).
Il Barcellona è campione di Liga 2023 e mette il punto ad un'altra fantastica edizione di questa competizione.
La storia appena scritta nella nostra versione, con il classico format di racconto di Eurodevotion.
Scaramucce e avvisaglie
L'inizio preannuncia subito lotta. Le squadre si equivalgono nel punteggio, negli sforzi, nell'atteggiamento sin dai primi minuti.
Il Real utilizza la transizione rapida per cercare di non far schierare la retroguardia catalana, il Barça costruisce paziente e si affida ad un'ottima circolazione di palla. Vesely ha spazio dalla media ma non riesce a convertire, appunto da tenere a mente per il dopo.
Chiave per entrambe è interpretare il duello offensivo e difensivo su Tavares, si alternano successi ed insuccessi da ambo i lati su ambo i fronti.
I blancos perdono decisamente meno palloni rispetto agli altri episodi della serie, ma agiscono offensivamente in modo poco ficcante, mentre il Barça è chiaramente più lucido, capace di cavalcare i vantaggi creati e di essere sempre padrone di cosa fare.
All'inizio secondo quarto è 9-1 catalano, tramortente manifesto d'intenti. E' però quando i blaugrana sembrano trovare lo strappo decisivo che si risveglia l'orda dei vecchietti, riserva indiana del Real, che appare avere risorse inesauribili.
Causeur fa un clinic di personalità e di sfruttamento dei vantaggi dando il là ai suoi e, mentre il Barça si scopre frettoloso e un po' incerto, subentra Llull a far divampare l'orgoglio del madridismo.
E' così che le merengues strappano, con una reazione tutta di corazòn, il vantaggio alla metà (41-38).
La lotta per l'independència
Il 6-0 blaugrana firmato Vesely riapre le ostilità, ma il terzo quarto è il quarto del grande duello, dello scontro a viso aperto. E' sfida all'ultimo sangue tra la ferma volontà di affermazione catalana e il desiderio di sopravvivenza dei madrileni.
Il partido entra nel vivo ed è un susseguirsi di sorpassi e contro sorpassi.
Yabusele e Tavares alimentano le speranze domestiche, in un gioco interno che è risorsa unica e fondamentale e che coinvolge sul finire di quarto anche il contributo di Poirier. Dall'altro lato è Laprovittola a spiccare, coadiuvato da più compagni a turno, sfruttando invece tutta la pericolosità perimetrale dei padroni di casa.
E' proprio la bomba di Kalinic che consente di tenere il musino blaugrana davanti nel punteggio, prima del decisivo ultimo quarto.
La truppa di Jasi decide di guardare negli occhi del destino e questa volta non vacilla. L'ingresso nel periodo finale è quello dei dominatori del proprio fato, dei fieri interpreti dell'eccezionalismo catalano all'assalto finale, più spietato, alla corona del Real.
11-2 che si alimenta ancora all'inizio degli ultimi 10': i catalani mostrano i muscoli e lo fanno continuando ad attaccare con grande qualità.
Il post di Kalinic è finalmente ampiamente sfruttato dal Barça, per questo è risorsa di gioco e calamita di attenzioni, ad esempio. Ma sono tanti i modi in cui i catalani sanno alimentare il proprio bottino.
Mateo tenta di sparigliare le carte con una 2-3. E' un fallimento, la zona viene aggirata in pochissimo dagli uomini di Jasi, pronti a tirare dritto e per nulla vicini a quella fragilità mentale di cui erano stati vittima in passato.
I catalani cercano Jan Vesely, che continua a deturpare la retroguardia madridista con quel jumper dai quattro metri. L'ex Fener si prende quello spazio lasciato dalla difesa con tutta la sapienza del gioco di cui è capace e punisce con la cattiveria che gli era mancata all'inizio.
E' tema ricorrente, emorragia fatale per il Real, grimaldello tattico per il Barça. Una furia c(i)eca!
I padroni di casa non hanno più idee offensive, tentano gli ultimi assalti, ma falliscono sempre più chiaramente. Prende forma il verdetto più giusto, davanti ad un Barça più concentrato, più organizzato, decisamente maturo.
E' trionfo dell'independència! Barça campione di Spagna, con il prossimo ex Nikola Mirotic incoronato MVP.
Il peso di un successo
Peculiare come oggi siano totalmente ribaltati i destini rispetto a semplicemente un mese fa. Disastro psicologico e tecnico catalano, capolavoro mentale e tattico madridista. Un solo destino possibile per la finale di Liga, quindi, si diceva.
3-0. Cappotto. Kaput.
Il Barça vince giocando tre sfide di migliore pallacanestro globale, completando una gara 3 di grande maturità nel comprendere ed interpretare i momenti della sfida, mentre il Real è stato molto più orgoglio individuale che rivale tecnico in ampi tratti del match.
E' probabile che l'importanza di questo successo fosse diverso per le due contendenti, visti i trascorsi stagionali al capitolo trofei. Tuttavia, è impossibile credere che il Real possa vivere una qualunque competizione con la pancia piena...
E' l'ennesimo caso che ci porta a confrontarci con i valori di fallimento e successo che ha animato il dibattito da Giannis in poi. Il Barça può dirsi deluso dopo aver mancato il suo obiettivo più grande, o un 3-0 sonoro ai rivali eterni è trionfo da celebrare? Il Real può condannarsi dopo un'umiliazione amara così, o gode del credito dell'incredibile titolo di EL?
Rimettiamo a voi la discussione. Per altro paradossale, nell'ambito di due percorsi tecnici che vivono un futuro nebuloso quasi speculare. Ci limitiamo oggi a sottolineare i meriti di un Barça che ha compiuto la sua personale independència, scrollandosi di dosso le insicurezze che il Real aveva spietatamente cavalcato negli ultimi tre grandi confronti per i grandi trofei, da Belgrado 2022.
Il blaugrana di orgoglio catalano è per una notte il colore del cielo di Madrid.
Photo credit: Barça Basket e Real Madrid Basket Twitter