E' tornato il vero Tavares ed il Real Madrid ora fa paura
Il centro capoverdiano ha ritrovato la miglior forma dopo la sosta per le coppe nazionali ed ora il suo Real incute parecchio timore in vista della postseason.

Edy Tavares è ormai da anni il centro più dominate della pallacanestro europea.

Il totem madrileno ha giocato una discreta stagione sino alla sosta delle coppe nazionali, tuttavia pareva impattare un poco meno rispetto alle scorse stagioni. Addirittura qualcuno si era permesso di parlare di declino dovuto all'età, criticando il rinnovo contrattuale concessogli dal Real Madrid in estate.
Si sa, al Real Madrid se non vinci sei sempre in discussione e le due finali perse contro Malaga in Supercopa ed in Copa del Rey hanno creato una certa sfiducia nonchè dato voce a feroci critiche, unitamente al cammino balbettante in Eurolega sino a fine febbraio, nonostante in Liga il volo continui da bene 14 gare.
Walter Samuel Tavares de Veiga, 221cm di altezza con apertura alare di 236, 33 anni compiuti lo scorso 22 marzo, ha cambiato passo da diverse settimane ed ecco che tutti i dubbi e le critiche, personali come alla sua squadra, iniziano a scemare.
I numeri di Tavares nelle ultime 10 gare tra Eurolega e Liga
Nelle ultime 5 gare di Eurolega, tutte vincenti contro Virtus, Asvel, Milano, Stella Rossa e Paris, è stato in campo 103'17" con un plus/minus di +37 (negativo solo il -15 contro TJ e compagni) segnando 16,8 punti frutto di un 72,8% dal campo conti da 7,4 rimbalzi per 22,8 di valutazione.
Nello stesso numero di gare in Liga Endesa (Murcia, Baskonia, Malaga, Bilbao e Barça), altrettanto vincenti, ha prodotto 10,8 punti con il 73,9% al tiro, 8,4 rimbalzi, +47 di plus/minus e 21 di valutazione in 113'17"di presenza sul parquet. E ad 8 gare dal termine della stagione regolare il suo Real è già qualificato ai Playoff nazionali, con la possibilità di blindare il vantaggio del fattore campo nei quarti di finale già dalla prossima Jornada.
In sostanza da dopo le coppe nazionali solo il Pana ha superato i #blancos, sebbene anche in quella gara il centro capoverdiano abbia prodotto per 16 punti con 7/7 da due e 7 rimbalzi per 20 di valutazione (ma -10 di plus/minus).
Numeri chiarissimi che hanno riflesso sulla prestazione dell'intera squadra. C'è un Real col miglior Tavares che può competere e giocarsela con chiunque, ce n'è uno senza la miglior versione del suo centro che ovviamente fatica.

E' tornato il miglior Tavares ed il Real torna a far paura
E' ormai arcinoto come se si chiede ad un Coach avversario quale sia la questione principale nell'affrontare il Real la risposta sia solo e soltanto una: “cosa facciamo contro Tavares?”.
Ed oggi, dopo momenti non scintillanti che hanno portato ai problemi elencati sopra, il tema torna ad essere di primaria importanza. Il totem ha ritrovato la forma migliore nel momento più importante ed era cosa anche ragionevolmente prevedibile proprio in virtù di una certa d'identità che obbliga alla gestione, senza che ciò debba per forza diventare tema di critica.
Se poi, come sta accadendo di recente, finalmente arriva anche un discreto contributo da Serge Ibaka, firmato in estate per sostituire la durissima perdita di Vincent Poirier, ecco che il cielo si rassegna parecchio sopra Valdebebas.
I Playoff di Eurolega sono ancora da raggiungere, nemmeno una W a Belgrado contro il Partizan li assicurerebbe al 100%, tuttavia che ci si riesca o meno, il cammino di Madrid oggi è sempre più spedito ed anche attraverso i Play-In gli obiettivi tornano ad essere raggiungibili con gli uomini di Chus Mateo che rappresentano un vero spauracchio per chi, tra le prime, dovesse ritrovarseli contro in una serie Playoff.