Il Fenerbahçe torna a farsi bello a Madrid: il Real crolla a 8 sconfitte
Scontro di grande nobiltà cestistica al Wizink Center. Il Real Madrid va un record di 6-8, il Fenerbahçe torna a insidiare la vetta.

Appuntamento di alto livello al Wizink Center. Nonostante le recenti difficoltà di entrambe le squadre Real Madrid-Fenerbahçe è sempre un partitone che si lascia vedere, sulla carta come in campo.
Blancos reduci dall'inopinata sconfitta di Lione, dove si sarebbe dovuto finalmente riportare il record in territorio positivo, mentre i turchi dopo lo scatto da leader sul 9/2 si sono impantanati perdendo due pessime gare contro Milano e Baskonia, mai nella realtà in partita.
Il verdetto della notte madrilena ha detto che il Fenerbahçe torna subito a vincere ma soprattutto a convincere.
Ora per il Real Madrid si apre un periodo delicato in cui il margine d'errore si assottiglia, soprattutto se si guarda ai playoff diretti, obiettivo che sembrava impensabile che i blancos non potessero raggiungere.
Real Madrid - Fenerbahçe, la gara
Il primo quarto da 20-12 è un 'illusione per la squadra di Chus Mateo. La reazione d'orgoglio dopo la beffa di Lione dura poco, perché il Fener prende rapidamente il pallino del gioco e piazza subito un controparziale da 0-12 che, nell'interezza del secondo periodo, diventa un netto 11-25.
A un certo punto le percentuali da tre dicono 57% v 14% per i padroni di casa e, nonostante ciò, sono avanti gli ospiti. Brutto, bruttissimo segnale per le merengues che infatti vedono sempre più drasticamente scivolare via la partita.
Madrid fatica a trovare soluzioni percorribili in attacco grazie a un'ottima difesa degli esterni - Zagars su tutti - su Campazzo. E, senza la spinta propulsiva di Campazzo, tutto il Real Madrid perde inevitabilmente un paio di giri con nessun'altro che può sostituire i suoi lampi di playmaking. Oltre al duo Campazzo/Tavares, coach Mateo ha ben poco dagli altri: tutti isolati, mai veramente al centro della manovra e fastidiosamente scollegati.
Il Fenerbahçe, invece, è sempre più compatto e determinato col passare dei minuti. Quando arriva il 47-63 tutto sembra chiuso e infatti lo è. I blancos provano a reagire, ma non c'è mai la sensazione che possa arrivare una rimonta ben orchestrata, ma solo qualche sparuto canestro di talento. E infatti i gialloblu portano la partita al fotofinish senza troppi patemi e rimettono subito in chiaro le cose con le altre prime della classe.

Le chiavi della vittoria del Fenerbahçe
Il cambio di passo in attacco dopo un primo quarto abulico. Un primo quarto che è stato la fotocopia di tante delle ultime prove offensiva della squadra di Jasikevicius.
Poi qualcosa cambia. La circolazione di palla torna a essere di primo livello, orchestrata da un Baldwin prima silente e poi letale dal mid-range. Proprio il mid-range è la zona da cui i turchi hanno fatto più male, in quella terra di mezzo in cui il Real non sapeva come accorciare.
Oltre a Baldwin e all'MVP totale di cui parleremo dopo, ci sono da sottolineare le prove di Melli e Zagars. L'italiano offre grandi minuti offensivi per sé e per i compagni, mentre il lettone, nonostante i soli 4 punti, compie un lavoro eccezionale in marcatura su Campazzo e dà ritmo alle ripartenze dei suoi.
A un certo punto, come dicevamo, dopo la rimonta del Fener nel secondo quarto, le percentuali dall'arco erano 57% v 14% per i padroni di casa. Essere sotto con tale percentuale essendo il Real Madrid (e avendo quindi in area torri come Tavares e Ibaka) è un segnale estremamente negativo.
La squadra di Mateo è parsa scollata. Serve una scossa. Anche dal mercato.
Nigel Hayes-Davis MVP assoluto della gara
Fenomeno e candidato fortissimo per il premio di MVP della stagione regolare. 33 punti con 6/9 da due, 6/10 da tre punti, 4 rimbalzi e 2 rubate.
La cosa incredibile è che a volte lo spettatore alza la testa verso il tabellone, legge “Hayes-Davis 15 punti” e non si accorge nemmeno di quando quei punti sono stati segnati. L'ex blaugrana è straordinario proprio per questo: non forza, gioca per la squadra, sa essere giocatore di ruolo e go-to-guy al tempo stesso, ed è di una efficienza e una affidabilità mostruose.
Il Fener rilancia la sfida a Parigi; Hayes-Davis rilancia la sfida a TJ Shorts.
