Liga Endesa | J9: Un Real a due facce cade a Badalona
Terza sconfitta stagionale per il Real, battuto dalla Joventut nella 9 giornata di Liga Endesa, dopo una partita dai due volti.
Il durissimo Clasico europeo infrasettimanale presenta il conto anche per il Real nella nona giornata di Liga Endesa. Ad una dozzina di km dal delitto di giovedì sera, le merengues escono sconfitti da Badalona, 80-76. Amaro ritorno per Feliz, ancora lontano dalla sua migliore forma, che ben hanno apprezzato nelle scorse tre stagioni proprio i catalani.
Per la Joventut una vittoria di notevole importanza in chiave Copa del Rey, salendo a quota 5 vittorie e 4 sconfitte. Record condiviso con altre 5 squadre, ma che ad oggi per i neroverdi significa qualificazione.
Joventut-Real, l'andamento della partita
Il Real impatta bene anche sul parquet catalano del Palau Municipal. Hezonja segna la via dalla lunga distanza inaugurando la partita con due triple. Dotson e Hanga tengono a contatto i padroni di casa. E non è cosa banale.
Già perchè il Real sembra in una serata particolarmente ispirata da oltre l'arco dei 6,75. 9/15 in tutto il primo tempo, 60% distribuito tra soliti, e anche meno, sospetti, girando al largo dal totem Tavares (3 punti con 1 tiro dal campo), tanto devastante a Barcellona, molto meno coinvolto stasera.
Anche perchè, la Penya non difetta di struttura. Tomic, fresco mvp di novembre, e Pustovyi hanno taglia e tecnica per poter dire la loro contro il gigante capoverdiano. E allora, ancora una volta, alla testa della truppa guidata da Chus Mateo, troviamo Campazzo (19 alla fine per lui), che con la spalla di mille battaglie, Deck, alimenta i tentativi di fuga degli ospiti, sia nel secondo che nel terzo parziale.
Non saranno mai allunghi decisivi, e mai (in tutta la partita) si vedranno scarti in doppia cifra. Gli ospiti, vedono calare sensibilmente le percentuali da lontano, e anche il recuperato Garuba e il veterano Ibaka, dopo un discreto primo tempo, non riescono ad esser così d'aiuto contro le “twin towers” di casa, coaudiuvati dall'avvento di Robertson (18 punti finali).
Si invertono i ruoli, Badalona, ha maggiori energie, gioca meglio, alterna quintetti molto diversi tra loro e vola anche a +8 quando Dotson rischia di diventare protagonista in negativo, in una partita tutto sommato positiva (14 ma con 12 tiri). Prima sbaglia una tripla aperta (confermando le difficoltà stagionali, 15%) creata con una circolazione perfetta, e successivamente commette il quinto fallo con un tecnico per flopping cercando un fallo durante una penatrazione. Dal possibile +11, il Real torna sotto, anche a -2, avendo il tiro del sorpasso con Hezonja.
L'errore del croato è la punta dell'iceberg di una gestione del finale, tutt'altro che perfetta da parte del Real. Badalona dal canto suo, è fredda nel valzer del fallo sistematico, conduce la vittoria in porto.
La soddisfazione di Miret per la sua Joventut
Bella vittoria per i ragazzi di coach Miret, giustamente felice per una vittoria tanto prestigiosa quanto importante. Per certi versi storica, trattandosi del ritorno alla W contro Madrid in casa, dopo quasi 13 anni esatti (dicembre 2011 ultima vittoria, erano presenti Llull e anche Tomic, ma in maglia blanca).
Miret ha gestito al meglio una partita che ha visto un primo tempo molto importante del Real, senza perdere la calma e sfruttando al meglio la forma di Ante Tomic (14+9 rimbalzi e 25 valutazione), sia alternandolo, sia affiancandolo a Pustovyi (10 punti e 18 di plus/minus). Risultato Tavares in oltre 23 minuti solo 1 tiro preso.
Una Joventut palindroma (21, 19, 19, 21 i parziali dei quarti), figlia della durezza mentale, necessaria per affrontare una powerhouse come il Real. Solidità che ha consentito nel primo tempo di resistere ai tentativi di fuga degli ospiti e nel secondo, di superare e poi respingere il ritorno finale.
Buona la serata anche di Robertson, premiato anche da un attacco in grado di condividere al meglio la palla e creare buoni tiri, in un perfetto equilibrio tra post basso e riapertura sull'arco. Un ottimo viatico per la volata Copa del Rey.
Le ragioni dietro la sconfitta Real
Chus Mateo ha constatato ancora una volta la complessità della stagione dei suoi. Un primo tempo di ottimo livello, una prestazione balistica precisa che ha funzionato da piano B al proverbiale pick and roll con Tavares come bersaglio. La panchina utile anche tra chi ha giocato poco, così da poter lavorare di fino con i minutaggi dei punti fermi. Un primo tempo che lasciava ben sperare.
Un finale che invece rigetta qualche ombra sul momento dei madridisti. Importante aver ridato minuti a Garuba e Feliz, che però sono spariti nel corso della gara. Così come Ibaka, impattante nella prima metà, comparsa nella ripresa. Discorso simile per Gonzalez. Calato il velo del 60% dall'arco, il Real ha dovuto richiedere sforzo extra ai Campazzo, agli Hezonja che per questa volta sono apparsi appannati nella volata punto a punto.
E ora arriva un doppio turno, tra Villeurbane e lo scontro contro il Fener al Wizink, che non sembra possa dare fiato ad una squadra apparsa un po' sulle gambe. Condizione e calendario, temi complessi per tutte le squadre di Eurolega, specialemente in questo weekend.
photocredit: Club Joventut Badalona X