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Una vittoria fondamentale per la squadra di Obradovic
Una vittoria fondamentale per la squadra di Obradovic

Torna a sorridere il Partizan, che aveva bisogno di ritrovare al più presto la gioia di una vittoria: il 90-81 con cui i serbi di Obradovic si impongono sul Fenerbahce legittima una partita di fatto sempre condotta, approcciata con la giusta intensità e trovando buona continuità in attacco. 25, 22, 18 e 25 sono i punti realizzati nei quattro parziali, che hanno respinto gli sporadici tentativi di rientro gialloneri.

 

Al ferro che è un piacere

La chiave della partita è la facilità con cui il Partizan arriva diretta al ferro: impressionante il 29/44 da 2, ancor più impressionante vincere in maniera tutto sommato comoda segnando nove triple in meno degli avversari (5 contro 14). Ma i padroni di casa sono stati un moto perpetuo in attacco fin dai primi possessi, cavalcando gli ispiratissimi Duane Washington (27 stasera, 18 di media nelle ultime quattro dopo i 4.7 delle prime sette) e Carlik Jones, il vero barometro dei serbi: quando è in serata lui, difficilmente steccano. E se dovesse trovare qualcosina in più dall'arco (48 tentativi stagionali contro i 148 da 2), quanti esterni di questa Eurolega potrebbero fregiarsi di essere più pericolosi di lui?

 

Senza energie

La classifica è l'ultima delle preoccupazioni in questo momento per un Fenerbahce in crisi vera: di identità, di idee e soprattutto di energie psicofisiche. Raro vedere una squadra di Jasikevicius andare sotto così pesantemente in difesa, altrettanto raro vedere il tecnico lituano così tanto nervoso con i suoi giocatori prima e con gli arbitri poi (l'espulsione presa fermando il contropiede avversario è un flash piuttosto abbagliante). Rispetto alle due debacle precedenti si è visto qualcosina in più in termini di lotta e voglia di provare a stare nella partita. L'assenza di Baldwin ha pesato tantissimo in una serata del genere (dall'altra parte mancava comunque Lundberg), ma l'impressione è che in questo Fenerbahce qualcosa si sia rotto.

Carlik Jones esulta: Partizan debordante
La prova di Carlik Jones coincide spesso con il risultato del suo Partizan

Nel frullatore

Probabilmente mai stata così ingarbugliata a metà percorso, questa Eurolega lascia ben poco spazio per guardarsi indietro: distanti due partite (col Fener che deve recuperarne una), serbi e turchi fanno parte dell'impressionante calderone di 15 squadre (le prime) raccolte in appena 8 punti. Il prossimo ciclo del Partizan impone, al di là della partita ‘perdibile' a Oaka, almeno tre successi fra Maccabi, Asvel, Milano e Parigi (con le due nel mezzo in trasferta). In questo gennaio di fuoco che si chiuderà col derby c'è da trovare la definitiva identità dopo le montagne russe. Il Fener nelle prossime quattro, prima della trasferta al Pireo, non ha un calendario impossibile: Efes e Alba dentro, Stella Rossa fuori, Zalgiris ancora in casa. La ripartenza è un obbligo.

 

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