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Markus Howard with the ball
Baskonia-Paris Basketball

La partita: un tempo a testa

Il Baskonia approccia bene la partita guidata dagli undici punti di Moneke nel primo quarto che però non valgono l'allungo. Il Paris Basketball resiste e spacca la partita nei secondi 10' di gioco; gli esterni di Splitter si scaldano e segnano a ripetizione, la difesa regge e ingabbia momentaneamente Howard e compagni. I rimbalzi e le transizioni veloci regalano anche il più 18 ai francesci, che chiudono il primo tempo avanti 57-41.

Il secondo tempo si apre con una rimonta da compiere per gli uomini di Laso. Howard si prende i suoi sulle spalle, segna da tre e riduce il gap ad 8 lunghezze quando manca un quarto da giocare. Il Paris Basketball continua a vedere il canestro piccolissimo mentre l'inerzia passa lentamente nelle mani dei baschi, che, a 6' dalla fine trovano il canestro del vantaggio che varrà il definitivo sorpasso. Il parziale del quarto periodo dice 30-9 mentre quello totale del secondo tempo 53-24, il Baskonia si rialza dopo la brutta sconfitta contro il Panathīnaïkos guidata dai 29 di Moneke e i 28 di Howard. Ai ragazzi di Splitter non bastano i 14 di Shorts e i 16 di Hifi ad evitare la terza sconfitta consecutiva. 

 

Il crollo parigino visto nelle statistiche 

Terza KO in fila per il Paris Basketball a conferma di un periodo piuttosto difficile per i francesi, con una vittoria tra Pro A ed Eurolega negli ultimi venti giorni. 

La sconfitta contro gli spagnoli arriva però dopo aver gettato al vento 18 punti di vantaggio, ben costruiti nel secondo quarto di gioco. Dopo 20' il gap tra le due squadre era leggibile anche nelle statistiche: 15-22 il dato a rimbalzo, 38%-47% da tre con ben otto triple segnate e il 46%-63% di realizzazione nel pitturato. 

Il confronto a fine partita vede le statistiche totalmente ribaltate sotto ogni punto: 47-39 il dato a rimbalzo, 46%-30% da tre con solo tre triple segnate a fronte delle sette avversarie e il 48%-36% sotto le plance. 

Il passo falso di Vitoria passa da un secondo tempo che è lontano parente del primo; mani fredde al tiro, difesa in costante difficoltà su Moneke e Howard, mancati rimbalzi difensivi che concedono extra possessi ai padroni di casa e allo stesso tempo tolgono la possibilità di una transizione veloce e di punti facili. 

Tanti meriti del Baskonia o tanti demeriti del Paris Basketball? Difficile dirlo, ma sicuramente abbiamo visto la migliore e la peggiore versione di entrambe le squadre.

 

 

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