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Euroleague Power Ranking #2 | Dominio Real, volo Virtus, incubo Olimpia ed un equilibrio pazzesco

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Euroleague Power Ranking dopo 13 Round. Madrid senza rivali, Virtus favolosa, Milano a fondo e tanto, tantissimo equilibrio.

E’ già dicembre, 13 turni sono in archivio ed è tempo di EUROLEAGUE POWER RANKING, il secondo che proponiamo in questa stagione dopo quello di inizio ottobre.

Una porzione già così ampia di stagione ci permette di aver un quadro complessivamente più chiaro sulle 18 squadre, ricordando che un POWER RANKING non è una classifica, quella c’è già e non si discute, ma un giudizio che tiene conto, rispettivamente, dei seguenti fattori: profondità e talento del roster, esperienza ed allenatore, il tutto parametrato a quanto visto nei primi due mesi di competizione, dato ovviamente fondamentale. Tra parentesi la posizione nel ranking di inizio stagione.

Chi è favorito per il successo finale?

Chi ha il potenziale da FINAL 4?

Chi potrà lottare per i PLAYOFF?

Chi ha come primario obiettivo la possibilità di partecipare ai PLAY IN?

Chi al momento non pare competitivo per la postesason?

Come prima del via della stagione, abbiamo diviso le squadre in 4 blocchi, partendo dal fondo, come segue:

pag 2 – Possibilità limitatissime

pag 3 – Obiettivo Play-In

pag 4 – Squadre da Playoff

pag 5 – Squadre da titolo

(1/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

POSSIBILITA’ LIMITATISSIME

Confermiamo come ci paia impossibile che almeno due tra queste compagini possano ambire a traguardi verso la posteason. Sebbene le cose siano cambiate, ad esempio, a Lione. Qualche speranza, ma limitatissima, per i lituani.

#18 ALBA (prec. 18) – record 2/11

I limiti sono tutti lì, sufficientemente inesorabili a livello di squadra per poter competere a livello di Playoff od almeno Play-In.

Di contro, prosegue la situazione positivissima riguardante i singoli, che crescono ogni stagione sviluppando il meglio delle caratteristiche individuali.

Ora pare il turno di Gabriele Procida e Johannes Thiemann, che stanno sbriciolando i record individuali e si propongono per un futuro ad alto livello. Che nel caso dell’azzurro può essere oltre oceano.

2W in 13 gare sono però un bottino che deve ancora una volta far riflettere perchè sviluppare giocatori è ottima cosa, ma può appartenere ad una lega come questa?

#17 ASVEL (prec. 17) – record 2/11

Si è parlato di effetto Pozzecco, vista la combattività dei lionesi, autori persino del colpo esterno a Kaunas, tutto ben diverso dal desolante inizio che ha portato all’esonero di TJ Parker.

L’Asvel ha combattuto sempre con il Poz in panca, sino al disgraziato secondo tempo contro Valencia che ha riportato un po’ di negatività.

Rimane roster difficilmente competitivo, che ha bisogno di parecchia fiducia per provarci. Ma sia chiaro, il Coach azzurro non ha portato solo fiducia ed entusiasmo, ha cambiato il modo di affrontare le gare dei francesi. Tanto post basso, Kahudi da 3 e molto altro.

Ora serve crederci perchè le 13 sconfitte consecutive per chiudere la stagione 2023 (11 nelle ultime 12 gare in quella precedente) aggiunte al record attuale dicono che l’Aver è 2/24 nelle ultime 26 gare. Francamente un po’ poco.

Clamorosamente bella la nuova arena: che sia un punto reale di quella partenza tanto comunicata da Tony Parker e sinora mai in atto?

#16 ZALGIRIS (prec. 16) – record 5/8

Qui andiamo contro il parere di molti che vedono i lituani comunque competitivi sino in fondo. Nessun dubbio che lottino sino alla fine , tuttavia il livello della squadra, perso Brazdeikis in direzione Oly e Butkevicius per infortunio, oggi ci lascia poche speranze verso i Play-In, nessuna in ottica Playoff diretti.

Si gioca a ritmo basso (69,6 possessi, 15mi) che produce il 13mo attacco e la 12ma difesa, con il 14mo NET rating. Il talento globale pare poca cosa.
L’arrivo di Edmond Sumner è interessante, quello trisettimanale di Austin Hollins dà qualcosa, ma esattamente cosa e quanto?

Ed il 2/3 alla Zalgirio Arena è forse il dato più inquietante. Se non tiene il leggendario fortino…

Coach Maksvytis ha prodotto miracoli in serie, ma stavolta pare molto, molto dura.

(2/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

OBIETTIVO PLAY IN

Alcune squadre non erano da Playoff in partenza ma stanno facendo bene, altre hanno deluso profondamente sinora. Scenari ancora aperti ma alcuni record ora richiedono strisce vincenti pesanti.

#15 – STELLA ROSSA (prec. 10) – record 4/9

Con Milano la delusione della stagione sino ad oggi.

Poca chimica nel talentuosissimo reparto guardie, Napier deludente e Teodosic ultimo baluardo. Anche l’arrivo di Coach Sfairopoulos chiede ancora tempo ma questa lega non ne concede troppo e 9 sconfitte in 13 gare possono essere un fardello troppo grande.

E’ squadra con l’ottavo NET rating di tutta la competizione, i valori ci sono ma serve trovare quella collaborazione tra i reparti che fa di un roster proprio una squadra.

Straordinaria stagione di Luka Mitrovic ad oggi. MIP? Perchè no.

Ora Alba alla Stark Arena, dove poi arriva il Real. Tre trasferte a cavallo di fine anno (Maccabi, Pana e Fener) prima del derby interno del 4 gennaio. Calendario durissimo dal quale è necessario uscire almeno con un 4/2 per poi provare il doppio sprint finale pre e post coppe nazionali.

#14 – VALENCIA (prec. 15) – record 7/6

Record inatteso in positivo, tanti problemi superati a livello di infortuni, un roster che può far bene ma che dà sempre indicazioni contrastanti, anche non di poco. Dal sembrare squadra di veri guerrieri capace di annullare il gap che la separa da molte avversarie ad un gruppo che fa molta fatica a giocarsela con quasi tutte le rivali.

E’ veramente difficile pensare ad una posizione nel ranking per i taronja, tuttavia riteniamo possano restare in lotta abbastanza a lungo, nonostante il non essere troppo profondi richieda uno sforzo doppio guardando anche alla Liga.

L’arrivo di Kevin Pangos, se Milano accetterà di sborsare una buonuscita cospicua al giocatore, potrebbe arricchire molto un reparto guardie che soffre sempre troppi infortuni. La buona notizia è aver rivisto Hermansson.

Ojeleye ottimo sinora, Brandon Davies buono.

#13 – OLIMPIA (prec. 11) – record 4/9

Milano? Squadra da F4 e da titolo se l’estate, invece che Mirotic, avesse portato 2 PG creatrici di valore. Ne eravamo convinti ad inizio agosto, lo siamo ancor di più oggi dopo il via della stagione e le prove recenti senza il montenegrino. Che resta un gran bel giocatore, ma che non era certamente in cima alle necessità di questa squadra.

Stagione sino ad ora disastrosa, in campo come fuori, dove pare proprio che il club e Messina abbiano ripetutamente perso la bussola.

Tralasciando analisi che abbiamo già proposto, oggi servirebbe una sterzata chiara e l’occasione potrebbe derivare da 6 gare casalinghe delle prossime 7, dopo che venerdì ci si recherà in un Palau imbattuto da 11 mesi.

Ospitare Asvel, Pana, Baskonia, Bayern, Alba e Stella Rossa, intervallate dalla sola trasferta al Pireo, è occasionassimo per provare a ricostruire un record che oggi è inaccettabile. O meglio, il giusto frutto di una pallacanestro molto misera, come accadde per gran parte dello scorso anno.

L’Olimpia, da laggiù in classifica, resta un potenziale incubo per le primissime che dovessero ritrovarsela in un ipotetico turno Playoff. Ma deve cominciare a giocare a pallacanestro, cosa possibile solo attraverso un ricorso pesante e qualitativo al mercato nel ruolo di PG e ad un ambiente che dia finalmente l’impressione di non essere in miniera.

#12 – BAYERN (prec. 12) – record 6/7

La squadra c’è, è spesso dominante sotto i tabelloni, ed ha lasciato qualche gara solo per dettagli che derivano dalle tante novità.

Infortuni sempre pesanti, come nella recente tradizione sfortunata bavarese, restiamo sempre curiosi di vedere cosa sarà questa squadra una volta disponibile Vladimir Lucic, maestro del gioco come pochi.

Continua a non convincere Gillespie, mentre fa brillare gli occhi Serge Ibaka, campione vero.

Come per altre squadre, vogliamo attendere gennaio per capire il vero valore di un roster che crediamo possa lottare per una piazza Play-In sino a molto in là con la stagione.

#11 – EFES (prec. 7) – record 7/6

Il premio della sfortuna è tutto turco, sponda europea del Bosforo. Attualmente sono 7 i giocatori indisponibili, dopo che Ozdemiroglu aveva chiuso ancor prima di iniziare, costringendo il club all’operazione Hollatz.

Sono arrivati anche Daum ed Oturu, ma il vero Efes si vedrà dopo che i vari Clyburn, Beaubois, Bryant, Pleiss, Willis, Zizic e Yilmaz avranno, anche parzialmente, recuperato.

Nel frattempo, in queste condizioni e con tante novità anche andavano assemblate, ci pare che 7/6 sia da leccarsi i baffi e che il passaggio da “gambero” nel ranking sia automatico. Sì, anche i baffi di un Erdem Can troppo discusso, a volte solo per questioni campanilistiche legate alla sua provenienza Fener che non capiremo mai.

Adda passà a nuttata”, poi si potrà giudicare meglio.

#10 – BASKONIA (prec. 14) – record 8/5

Inizio pessimo, peraltro prevedibilissimo visto che la fiducia in Penarroya stava a zero dopo la rincorsa a Luca Banchi prima del Mondiale.

Fuori il catalano, dentro Dusko, appena saltato alla Zvezda, ed arrivano 7 W in 8 gare tanto da garantire un’incredibile quarta piazza. E da quando c’è la coda più famosa d’Europa sul pino Markus Howard ha prodotto in serie 14, 11, 26, 35, 18, 24, 28 e 17 punti, con 35/80 dall’arco, un 43,75% di altissimo valore se parametrato a ben 10 tentativi a partita. Va da sé che si registri il secondo miglior NET rating (8,1) dietro al solo inarrivabile Real (20,1).

E’ cresciuto Miller-McIntyre, assai discusso prima, ed ora si guarda al Round 14 quando ci si giocherà la terza piazza contro la Virtus, una sfida tra le due migliori sensazioni di questo primo terzo di stagione.

(3/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

SQUADRE DA PLAYOFF

6 squadre che si distaccano da quelle che seguono per maggiore qualità e completezza dimostrata sino ad ora. Poco dietro quelle che precedono, ma anche poco avanti a chi segue, in un quadro di equilibrio totale che può cambiare da un momento all’altro.

#9 – MACCABI (prec. 9) – record 7/6

Applausi. Solo questo per una squadra costretta dalle vicende internazionali ad essere itinerante ed a giocare nel deserto della Aleksandar Nikolic Hall le gare sulla carta casalinghe.

E’ dura, durissima, e quindi Kattash ed i suoi meritano grandi complimenti poichè reggere un record di 7/6 nonostante tutto ciò è qualcosa di notevole.

Tra l’altro si è giocato praticamente senza Wade Baldwin, assente in 6 gare e comunque alla ricerca della forma migliore. Lo stesso Lorenzo Brown, pur mostrando tutta la sua leadership, è parso leggermente sotto i livelli attesi, cosa che ha riguardato anche Josh Nebo. Benissimo, invece, Bonzie Colson.

La mancanza della Menora Mivtachim e del suo straordinario calore vale almeno 3-4 partite nel record del Maccabi, se non di più.

#8 – PARTIZAN (prec. 8) – record 7/6

Problemi in difesa come lo scorso anno, tante partenze da coprire con nuovi arrivi da testare, il ruolo di PG vagamente scoperto ma tutto sommato il Partizan di oggi è avanti rispetto a quello dello scorso anno.

L’abituale maestria della guida tecnica di Obradovic, unitamente ad un ambiente che respira basket a 360 gradi, rappresenta certezza verso il futuro.

PJ Dozier sta diventando fattore, Kaminsky fatica un po’ ma ha tutto, mentre Caboclo appena arrivato ha avuto un impatto letale per gli avversari.

Non ci stupirebbe assolutamente vedere gli idoli dei “grobari” molto in alto tra un paio di mesi, magari proprio in lotta per i Playoff diretti.

#7 – VIRTUS (prec. 13) – record 9/4

Straordinaria sino ad ora e con il Baskonia rappresenta il salto in alto più netto nel nostro ranking.

Di seguito quanto scrivevamo ad inizio stagione: “Bologna non è squadra da Playoff diretti ed ha almeno una dozzina di squadre che paiono più forti sulla carta, ma dispone di un roster e finalmente di quella serenità che promettono bene in direzione lotta Play-In”.

Oggi serve realismo misto a consapevolezza. La Virtus non è diventata improvvisamente squadra da alta Eurolega, ma si sta dimostrando tale attraverso il lavoro che dà una forza interiore e tecnica vista in quasi tutte le gare.

Le V nere giocano molto bene, probabilmente la miglior pallacanestro d’Europa dopo il Real: questo è il punto da cui partire insieme alla ragionevolezza del comprendere come il momento difficile arrivi per tutti. Il fatto che gli uomini di Banchi abbiano dimostrato all’interno delle gare di saper superare i problemi andando ben oltre i propri limiti è la base su cui proseguire lo splendido lavoro.

Senza dimenticare che se hai battuto Maccabi, Barcellona, Fenerbahçe, Olimpia, Efes, Stella Rossa e Monaco, tutte squadre ampiamente più accreditate in partenza, oggi sei una realtà solida che non si può nascondere e che nessuno sottovaluterà più conoscendone gli alti valori.

Baskonia fuori, Oly in casa e poi doppio viaggio tra Valencia e Belgrado, sponda Zeljko, per chiudere le prime 17 gare con 9 impegni casalinghi ed 8 esterni, ovvero un calendario bilanciato che può dare indicazioni assai veritiere.

L’obiettivo? Devono restare i Play-In ed il proseguimento dell’avventura dirà se farlo guardando eventualmente più in alto. I prossimi due mesi sino alla sosta per le coppe nazionali ci diranno con quali prospettive ed ambizioni si affronterà la volata delle ultime 8 gare.

Luca Banchi è Coach of the Year sino ad oggi, Toko Shengelia è nella conversazione per l’MVP con Campazzo e James: cosa chiedere di più ad una squadra vera?

#6 – PANATHINAIKOS (prec. 6) – record 6/7

Alti e bassi, con 4W recenti prontamente seguite da 2L.

E’ un lavoro lungo e richiede tempo, quel tempo che ci siamo sempre chiesti se Ataman e Giannakopoulos fossero disposti ad attendere.

Vildoza non pare in cima alle preferenze del Coach, mentre Kyle Guy sembra proprio fuori dal progetto. Le assenze di Juancho e Papapetrou rallentano la crescita globale di un gruppo che ha comunque valori alti per profondità di roster. Il primo potrebbe rientrare questa settimana.

Jerian Grant è un giocatore da buonissima Eurolega, cosa dimostrata senza alcun dubbio. Lessort domina con quasi tutti, fatta eccezione per i lunghi Real, mentre Mitoglou sta giocando una stagione sinora straordinaria. Nunn, piano piano, fa il Nunn. E potrebbe non essere da sottovalutare.

Restiamo dell’idea che il vero Pana, ovvero quello di cui comprenderemo meglio le reali potenzialità, lo vedremo nel corso del mese di gennaio, magari addirittura sin verso la sosta per coppe e nazionali.

#5 – FENERBAHCE (prec. 5) – record 6/7

E’ la nostra scommessa, che poi è più certezza che altro.

Tantissimi infortuni ed un calendario tanto allucinante quanto incomprensibile, oltre a quell’infortunio a Neto che restiamo convinti abbia cambiato la stagione: oggi il Fener lotta contro mille difficoltà di cui crediamo possa venire a capo, magari entro quella fine di gennaio che riteniamo equilibrerà un po’ le cose.

Serve una PG creatrice di vantaggi? Sì. Il “rollercoaster” Dorsey è un problema? Molto probabilmente sì. Ci sono valori per andare oltre tutto ciò? Certamente sì.

Il ritorno in piena forma delle due ali Hayes-Davis e Pierre, fondamentali lo scorso anno, nonchè un miglior coinvolgimento dei tre centri sono le due situazioni che possono far volare la #yellowlegacy.

Motley resta un fattore chiave, Biberovic lavora efficacemente per diventarlo.

Occhio al calendario per valutare al meglio il record: dopo 6 trasferte nelle ultime 7, ora 2 in casa, 2 fuori e poi 4 di fila alla Ulker Arena, dove sinora non è passato nessuno al pari di Wizink Center e Palau. In una compilazione folle, chiuderà la stagione regolare con 4 gare casalinghe nelle ultime 6. Si poteva fare meglio a luglio…

#4 – OLYMPIACOS (prec. 3)record 7/6

E’ palese la sofferenza momentanea dovuta a tantissimi infortuni ed al cambiamento di struttura che necessita comunque di tempo.

Il gioco splendido ammirato nelle ultime due stagioni non si è quasi mai visto. Vezenkov e Sloukas non si sostituiscono, questo è chiaro, ma si può andare oltre facendo diversamente e questo pare il programma attuale di Bartzokas.

Serve qualcuno che crei e che produca punti, in proprio e attraverso la squadra. E’ il tema di cui si discute tanto e di cui ha parlato lo stesso Coach. Se si trova il profilo giusto ok, altrimenti non si va sul mercato tanto per andarci.

Oggi non appartiene all’élite da titolo, facile se non probabile che ne faccia parte entro due, tre mesi, magari attraverso quell’aggiunta menzionata sopra che pare necessaria.

(4/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

SQUADRE DA TITOLO

Tre squadre (erano 5 nel ranking di inizio anno) che valgono Final 4 e di conseguenza il titolo. Paiono un passo avanti alle altre per diverse ragioni.

#3 – MONACO (prec. 2)record 8/5

Gigioneggia tra grandi prestazioni ed altre senza esprimere valori particolari ma rimane squadra dal potenziale infinito.

La forza dell’ormai famosissimo “backcourt” va valutata nei dettagli.

Mike James è forse il migliore di sempre (67 assist e 22 perse in 13 gare), cosa che sta accadendo spesso da quando si trova nel Principato. Jordan Loyd è alle prese con il rientro dopo una lunga assenza ed ovviamente sta faticando, lontano dai numeri in carriera, Elie Okobo è sulla stessa barca, ma per motivazioni diverse. Spesso pare oggetto misteriosissimo.

Discorso a parte per Kemba Walker: siamo ad anni luce anche dal 50% del suo valore. Che non potesse essere quello del degli anni d’oro NBA lo sapevamo, che si prendesse 34 tiri in 10 gare ci pare un po’ limitante. Percorso di recupero? Livello massimo di efficienza già raggiunto? Di qui passa molto del futuro del giocatore e per certi versi della squadra.

Lecito attendersi qualcosa di più da Cornelie, mentre Tarpey, con solo 4 gare giocate, paga il reparto affollatissimo. Anche da lui ci aspettavamo cose più efficaci.

Stagione splendida per Alpha Diallo, cresce anche Blossomgame, dopo una primo anno difficile.

#2 – BARCELLONA (prec. 4)record 10/3

Dopo un’estate complicatissima ed una Supercopa che aveva mostrato un gap notevolissimo rispetto ai rivali di sempre, il Barça ha iniziato un cammino di qualità che ha portato la squadra a rappresentare la seconda forza, attualmente, in Europa.

Coinvolto ed a tratti determinante Jabari Parker, tutto il roster sta dando risposte positive, mostrando di gradire la gestione emotiva e tecnica di Grimau. Vesely ricorda molto spesso quello scintillante di Istanbul, mentre le gare da MVP di Laprovittola sono sempre più frequenti.

Corretto attendersi maggior continuità da parte di Willy, che può e deve essere dominante.

Propio il Coach, da molti indicato come punto debole per via di un esordio non solo a livello di EL ma globalmente in panchina a livello alto, sta rispondendo alla perfezione, lavorando su un percorso di consapevolezza e crescita tecnica della sua squadra.

Il Palau è inespugnabile, o meglio, inespugnato dal 13 gennaio 2023: vantaggio mica da poco per costruirsi un record da PO e, perchè no, da vantaggio del fattore campo. In trasferta il rendimento cala non di poco, sia in EL che in Liga: lavorando su quello si aprono scenari importantissimi.

#1 – REAL MADRID (prec. 1)record 12/1

Solo conferme e ben poco da aggiungere alla leadership madrilena, se non che il dominio pare molto più netto di quanto ci si potesse aspettare.

La capacità di trovare protagonisti sempre differenti in un roster stellare, la qualità di gioco magistralmente orchestrata in campo dal Facu e sul pino da Chus Mateo, la consapevolezza di ognuno dei giocatori, che paiono tutti coinvolti con anche recuperi importanti come Abalde ed ultimamente perfino Alocen.

Non ci fosse la formula delle Final 4 potremmo parlare di Eurolega già assegnata.

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