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Fenerbahçe 2023/24: roster, forza, debolezze ed ambizioni

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Fenerbahçe con un “frontcourt” da paura quello che affronta il 2023/24 di Eurolega. Il secondo anno di Itoudis è quello che porta al consolidamento ad alto livello.

Il FENERBAHCE al via della stagione 2023/24 è chiamato ad un ulteriore passo avanti verso il consolidamento ad alto livello.

Il 2023 si è chiuso con una bellissima serie Playoff contro l’Olympiacos, la squadra che gioca il miglior basket da due stagioni, che ha dimostrato come i turchi siano cresciuti sino a poter competere al massimo livello.

Neto (sfortunato ed out a lungo), Madar, Mestoglu, Sestina, Sanli e Papagiannis le importanti aggiunte estive, mentre è stato addio per Booker, Edwards, K.Antetokounmpo, Geyik, Jekiri, e Bjelica: il rafforzamento è chiarissimo. Dopo i mondiali è arrivato anche Zagars, al momento in prestito ai BC Wolves.

L’infortunio gravissimo di Neto ha costretto il club ad una sorta di reintegro di Calathes che era sostanzialmente fuori dal progetto. Ora si dovrà capire se procedere sulla strada del recupero del veterano o si sceglierà di andare sul mercato. Nulla di immediato, pare.

Il tutto senza modificare di una virgola le ambizioni, che restano altissime.

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pag 2 – IL ROSTER

pag 3 – LA FORZA

pag 4 – LE DEBOLEZZE

pag 5 – LE AMBIZIONI

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IL ROSTER

La squadra è al momento fatta. La firma di Zagars, lasciato però in prestito al BC Wolves, fa pensare che qualcosa possa in seguito accadere soprattutto intorno al nome di Calathes, come già detto sostanzialmente messo da parte prima dell’infortunio di Neto e poi obbligatoriamente ricoinvolto. Al momento né lo stesso Calathes, né Biberovic sono inseriti nelle liste ufficiali di Eurolega ma potrebbe trattarsi di una semplice questione di aggiornamento.

G – Neto, Wilbekin, Madar, Hazer, Guduric, Mhmutoglu, Dorsey, Calathes

F – Birsen, Hayes-Davis, Pierre, Mestoglu, Sestina, Biberovic

PF/C – Motley, Sanli, Papagiannis

Coach – Dimitris Itoudis

71 le stagioni di esperienza in EL del roster, 9 quelle del Coach.

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LA FORZA

Il “frontcourt” è di primissimo livello. Con Real e Milano se la gioca per il meglio della competizione.

Impressiona la completezza e la tanto amata, (da Itoudis) camaleonticità del reparto: l’energia di Motley, l’apertura del campo di Sanli e la presenza fisica, senza disdegnare un tiro dall’arco in crescita chiarissima, di Papagiannis: sono tre soluzioni che possono dare parecchio mal di testa agli avversari, nonchè essere potenziali coppie interessantissime.

Il reparto ali composto da Pierre e Hayes-Davis ha già dimostrato di essere eccellente, mentre c’è grande attesa sul vero recupero ad alto livello di Dorsey e su ciò che può portare Yam Madar.

Curiosità positiva su Nate Sestina.

La serie contro l’Oly negli scorsi Playoff è stata una masterclass targata Dimitris Itoudis. Se non è un punto di forza averlo in panca, non sapremmo indicarne altri…

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LE DEBOLEZZE

L’infortunio di Neto è una bella tegola perchè toglie quello che poteva automaticamente essere un pezzo chiave del mosaico.

Scottie Wilbekin è sempre assai discusso. Oltre al dilemma play-guardia, con le negatività di quando tiene troppo la palla in mano togliendo preziosi secondi ai possessi, a 30 anni è chiamato a diventare stella veramente brillante quando conta di più. Non saremmo stupiti lo facesse sotto le cure di Itoudis.

Difficile trovare altri punti deboli in una squadra assai completa.

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LE AMBIZIONI

Altissime, senza se e senza ma.

Il Fener vuole i Playoff diretti e vuole competere per aver il fattore campo. Questa Eurolega è una brutta bestia ma pensare ai turchi fuori dalle prime 6 è un po’ difficile.

La soglia delle 20W deve esser superata, magari anche di qualche lunghezza, per arrivare dove si vorrà essere. Ovvero PO e poi lotta per Berlino.

A livello puramente tecnico l’obiettivo è quello di ottenere una continuità di rendimento di pari livello sui due lati del campo, idea che accompagna la carriera di Coach Itoudis da sempre, senza che venga privilegiata l’una o l’altra fase del gioco.

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