La Stella Rossa Belgrado riparte da coach Dejan Radonjic per rilanciarsi dopo una stagione trascorsa sul fondo della classifica.
Dai playoff sfiorati nella prima stagione dell’era dell’Eurolega a girone unico al penultimo posto dello scorso anno, retto soltanto dal collasso del Khimki. La parabola calante della Stella Rossa Belgrado ha sfiorato il fondo, e uscire da questo limbo malinconico dovrà essere il diktat per il campionato arrivo. Con il confermato coach Dejan Radonjic in panchina ma anche una forte ristrutturazione del roster, molto disfunzionale nella scorsa stagione soprattutto nel reparto stranieri.
ROSTER
2 | Stefan Lazarevic | G | 1.91 |
3 | Nate Wolters | G | 1.93 |
4 | Aleksa Uskokovic | G | 1.94 |
7 | Dejan Davidovac | F | 2.02 |
9 | Luka Mitrovic | F | 2.06 |
10 | Branko Lazic | G | 1.95 |
12 | Nikola Kalinic | F | 2.02 |
13 | Ognjen Dobric | G | 2.00 |
14 | Austin Hollins | G | 1.93 |
19 | Marko Simonovic | F | 2.03 |
20 | Nikola Ivanovic | G | 1.98 |
30 | Aaron White | F | 2.06 |
32 | Ognjen Kuzmic | C | 2.13 |
33 | Maik Zirbes | C | 2.09 |
La Stella Rossa ha salutato tanti protagonisti, per lo più mancati, della scorsa stagione: da Jordan Loyd a Langston Hall, da Corey Walden a Doup Reath. La nuova squadra si caratterizza per la forte connotazione slava, come da tradizione del club, e la ricongiunzione con tanti giocatori che alla Stella Rossa sono cresciuti o esplosi: Nate Wolters, Nikola Kalinic, Luka Mitrovic e Maik Zirbes sono tutti cavalli di ritorno.
Nikola Kalinic è il grande colpo, per qualità ed esperienza, ma anche Austin Hollins, in arrivo dallo Zenit, è destinato ad avere grande impatto come two-way player. Gli innesti di Luka Mitrovic e Aaron White, ora infortunato ma forse finalmente ricollocato all’interno di un contesto che potrà restituirgli lo smalto dei tempi dello Zalgiris, arricchiscono un reparto ali molto profondo, ma la curiosità maggiore cade sulla coppia in regia: Nate Wolters ha la chance di tornare a incidere in Eurolega dopo un paio di stagioni calanti, mentre Nikola Ivanovic è pronto a esplodere dopo un’annata di alto livello in Eurocup con il Buducnost. Entrambi hanno già giocato per coach Radonjic in passato, cosa che aiuta.
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FORZA E DEBOLEZZA
Dopo una stagione insipida e incolore, la Stella Rossa sembra poter riaccendere il fuoco sacro della grande tradizione del basket slavo, presentandosi come squadra ostica e tignosa. I punti di forza principali sono gruppo e solidità difensiva. La Stella Rossa è una squadra di sistema, con qualità individuali relative (anche Hollins e Kalinic sono sempre stati giocatori di contesto), pericolosa in transizione ma destinata a esprimere un basket a ritmo basso contro la difesa schierata, più tendente all’esecuzione che alla creatività offensiva. La mancanza di grandi terminali e il reparto centri di qualità sospetta con i soli Ognjen Kuzmic e Maik Zirbes, dovranno essere puntellate da una difesa di marmo, fisica, aggressiva, dura, pronta ad allungarsi in pressing a tutto campo sulla palla (occhio a Hollins in questo ruolo di specialista). Il ritorno del pubblico, tra i più bollenti d’Europa, sarà un altro fattore-chiave: espugnare Belgrado non sarà più così facile come nell’anno del covid.
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COACH E OBIETTIVI
Coach Dejan Radonjic, altro cavallo di ritorno subentrato a Saša Obradović dopo l’inizio stentato dello scorso anno e leader per partite allenate e vinte nella storia del club, non può sbagliare la stagione della potenziale rinascita. Il suo basket, da sempre ordinato, duro e fisico anche nell’esperienza di livello vissuta al Bayern Monaco, si adatta perfettamente all’anima e alle caratteristiche della squadra.
L’obiettivo più realistico per la stagione in arrivo è risalire la classifica cercando di piazzarsi nella terra di mezzo, ma se l’amalgama del gruppo dovesse arrivare in tempi brevi e con grande chimica (vero spartiacque tra la rifioritura e un’altra annata negativa), la Stella Rossa potrebbe anche candidarsi come outsider nella volta per l’ultimo posto playoff.
(Photo: euroleague.com)