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Euroleague Preview 2021/22: il Real Madrid

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Chiunque abbia giocato a basket ha sognato, anche solo per un giorno, di vestire la maglia del Real Madrid. I blancos sono, con molta probabilità, una delle migliori squadre europee che si sia mai vista, così come anche nel calcio. Non è un caso, infatti, che a guidare la classifica di chi ha vinto più Euroleghe sia proprio il club madrileno, “fermo” a quota dieci successi.

L’ultima vittoria targata Real Madrid risale alla stagione 2017/18, quando a trascinare i blancos fu Luka Doncic, prima di volare in Nba. Pablo Laso avrà, quindi, il compito di riportare il Real Madrid sul tetto d’Europa, nonostante la forza delle dirette concorrenti. Andiamo ora ad analizzare i blancos in questa Euroleague Preview 2021/22 interamente dedicata ai madrileni.

Il roster del Real Madrid

L’obiettivo principale di questa estate era quello di rinforzare la squadra. Nessun mercato pazzo o rivoluzioni, quindi, ma pochi acquisiti, mirati per migliorarsi. Con le sole partenze di Garuba, volato in Nba per vestire la canotta degli Houston Rockets, e di Laprovittola, trasferitosi ai cugini del Barcellona, oltre al mancato rinnovo di Tyus e al ritiro di Reyes, la dirigenza del Real ha saputo muoversi in modo eccellente.

Uno dei rinforzi principali è arrivato sotto canestro e direttamente da oltreoceano. Si, stiamo parlando di Poirer, che a distanza di due anni torna in Spagna dopo aver giocato nel Baskonia. Insieme a Tavares formeranno una coppia di primissimo livello, pronti a dominare il pitturato di tutta Europa.

Completato il reparto dei centri, il Real Madrid si è mosso per rinforzare gli esterni. Anche qui si è deciso di puntare sulla Francia, firmando Heurtel e Yabusele dall’Asvel, oltre ad Hanga, vero colpo di questo mercato, dal Barcellona. Scelte che confermano la volta di puntare sul cosiddetto “usato garantito”, ossia giocatori già affermati, in grado di portare ulteriore esperienza alla causa e funzionali al gioco del Real Madrid.

L’ultimo arrivo, non in ordine cronologico, è stato quello di Goss dalla Lokomotiv Kuban. Una firma che ha lasciato più di qualche perplessità nell’ambiente, viste le ultime due stagione sotto tono. Il play statunitense avrà l’ultima possibilità di dimostrare appieno il suo valore.

Oltre ai nuovi arrivi ci saranno i veterani del Real Madrid, ossia, Rudy Fernandez, Jaycee Carroll e Sergio Llull, che avranno il compito di guidare la squadra e far maturare i più giovani. Anche in questa stagione, infatti, non mancherà il blocco proveniente dalla cantera dei blancos, formato da Alocen, di ritorno dal Saragozza, Nunez e Vukcevic, già ammirato nel finale della scorsa stagione.

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Forza e debolezza del Real Madrid

Così come per la scorsa stagione, anche quest’anno il Real Madrid ha puntato ad avere un roster lungo. Una scelta fatta non a caso, ma in vista dei momenti chiave del campionato. I numerosi infortuni dello scorso anno sono stati una delle cause principali delle difficoltà blancos.

L’arrivo di Hanga servirà a sopperire i problemi difensivi della scorsa stagione sugli esterni, mentre la coppia Tavares-Heurtel, come già detto in precedenza, si prepara a dominare sotto canestro. Il francese, però, non potrà garantire la stessa velocità e dinamismo di Garuba, diventano fondamentale nella seconda metà dello scorso anno. Lo spagnolo, infatti, si è rivelato decisivo anche in difesa, un fattore che dovrà essere tenuto in considerazione da Laso.

Il grande punto di forza del Real Madrid, però, è quello di aver mantenuto l’ossatura principale della squadra, avendo portato ulteriore esperienza con i rinforzi.

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Coach e obiettivi del Real Madrid

L’eliminazione dai playoff dello scorso anno è ancora viva. I futuri campioni dell’Efes riuscirono ad avere la meglio solamente nel finale di gara 5. La rimonta blancos, nonostante l’assenza di Tavares e tanti altri infortuni, si fermò ad un passo dalle Final 4. Motivo per il quale l’obiettivo del Real Madrid è quello di tornare a disputare le finali di Berlino. Obiettivo decisamente alla portata di mano del club blancos che, come oramai da tempo, può contare su altro top player, Pablo Laso.

Il coach dei madrileni, fresco vincitore della Supercoppa spagnola, si è affermato come uno dei migliori allenatori in circolazione. I ventuno trofei conquistati in dieci anni alla guida del Real Madrid parlano per lui. Le “sole” due Euroleghe conquistate, però, sono un neo che vuole rimuovere il prima possibile. Proprio per questo motivo, quindi, nonostante l’obiettivo dichiarato sia il ritorno alle Final 4, siamo sicuri che Laso lotterà fino all’ultimo per vincere la sua terza coppa europea da allenatore dei blancos.

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