Site icon Eurodevotion

Euroleague Preview 2021: Armani Exchange Milano

Euroleague preview

Annunci

ROSTER

L’Euroleague preview 2021 prosegue ed è il momento di entrare nella casa dell’unica italiana presente nella competizione, l’Olimpia Milano.

L’Armani Exchange presenta sette novità nel proprio roster rispetto alla scorsa stagione, volti nuovi che avranno il compito di sostituire i partenti Brooks, Evans, Micov, Roll, Cinciarini, Punter e LeDay.

Soprattutto gli ultimi due, finiti alla corte di Obradovic al Partizan, hanno dato un contributo importante nella cavalcata della precedente edizione e sono i più difficili da sostituire.

L’addio di LeDay è quello che mi ha maggiormente stupito mentre su Punter ho sempre avuto forti dubbi legati al trascorrere del tempo a fronte di un rinnovo che non arrivava mai.

La campagna acquisti estiva ci regala una Armani Exchange sicuramente più performante a livello di giocatori italiani e con alcune incognite tra gli esterni visto che i volti nuovi Daniels, Hall e Grant non hanno alcun tipo di esperienza in questa manifestazione.

Troy Daniels, come in maniera eccellente descritto da Fabrizio Lorenzi in Realolimpiamilano, è un grandissimo tiratore e bersaglio perfetto sugli scarichi derivanti dai pick&roll.

Grant dovrà invece dividere la cabina di regia con Rodriguez e Delaney e gli equilibri in questa posizione potrebbero fare la fortuna della nuova AX.

L’ex Promitheas ha dimostrato, proprio in terra ellenica, di rendere grazie a delle innate doti di leadership, qualità che dovrà mostrare anche in uno spogliatoio decisamente più affollato rispetto a quello vissuto l’anno scorso.

Devon Hall ai miei occhi è la scommessa più intrigante ed ha un biglietto da visita interessante, la provenienza.

Il Bamberg da anni è società che accoglie giovani o giocatori in leggera flessione per poi vederli partire con una maturazione notevole.

La realtà tedesca fu anche la casa del grande colpo dell’estate milanese, quel Nicolò Melli, cavallo di ritorno a queste latitudini che insieme a Mitoglu dovrà rendere più imprevedibile e varia Milano sotto canestro.

Un settore in cui è rimasto abbastanza a sorpresa, oltre a Kyle Hines, anche Kaleb Tarczweski.

Completano i roster i due nuovi italiani Ricci e Alviti ed i confermati Moraschini, Biligha, Datome e la stella Shavon Shields.

Troy Daniels

(1/3, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

FORZA E DEBOLEZZA

La sempre lucida e corretta analisi di Alberto Marzagalia fotografa in maniera abbastanza chiara quale sia la situazione in casa Armani Exchange a pochi giorni dall’esordio in Eurolega in una gara non banale, quella contro il Cska Mosca.

L’assenza di equilibrio nel giudicare è l’aspetto maggiormente mancato nei giorni immediatamente successivi la sconfitta nella finale di Supercoppa Italiana contro la Virtus Bologna.

Difficile ad oggi, non avendo mai visto la squadra al completo, con solo due partite “vere” dare dei giudizi definitivi.

Le operazioni estive si sono orientate sulla costruzione di un team altamente versatile e con una età media più bassa per poter avere anche maggiore atletismo.

Una versatilità necessaria sotto canestro dove il maggior tasso tecnico e la varietà di soluzioni proposte da Melli e Mitoglu compensano un punto di debolezza, ossia l’assenza di un cinque fisico ed in grado di giocare ad alto livello il pick&roll.

L’impressione è che Milano sia rimasta “prigioniera” del contratto di Kaleb Tarczweski, giocatore che non è migliorato come forse tutti avrebbero pensato e sperato in Lombardia.

Significativo come si sia rivelato più adatto al sistema di gioco Evans piuttosto che l’ex prodotto di Arizona.

Il perimetro, senza Punter, sembra aver perso qualcosa, almeno nelle prime uscite.

L’americano era in grado, in momenti di difficoltà di circolazione palla, di costruirsi un tiro da solo limitando periodi di magra offensiva.

L’unico, attualmente, probabilmente con caratteristiche simili è Shields.

La difesa sul perimetro è tutta da verificare anche se Devon Hall ha ben impressionato in tal senso.

Una Olimpia tutta da scoprire ancora, sicuramente più versatile ma probabilmente da un punto di vista complessivo meno tecnica.

Leday, Delaney e Punter

(2/3, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

COACH ED OBIETTIVI

Ettore Messina, nel suo ruolo di President of Basketball Operations, ha la facoltà di costruire e plasmare le sue squadre non soltanto in palestra ma anche sul mercato.

Il coach ha candidamente ammesso, dopo il ko di martedì, che la squadra è ancora indietro sottolineando come non si possano subire 90 punti in una partita secca.

L’avvincente Turkish Airlines Euroleague della passata stagione, nonostante sia stata sottovalutata da Bonamico, ha certificato una volta di più di come l’allenatore sia riuscito ad elevare l’asticella degli obiettivi in campo europeo.

Una idea ben chiara fin dalla sua prima conferenza stampa in cui fu evidenziata la necessità primaria di essere costantemente sempre tra le prime otto in questa competizione.

Un risultato che rappresenta l’obiettivo chiaro anche dell’Armani Exchange versione 2021-22.

La mia impressione è che Milano si collochi nella fascia di quelle due, tre squadre (insieme a Zenit e Fenerbahce) immediatamente dietro alle mie quattro personalissime favorite per la Final Four, ossia Efes, Cska, Barcellona e Real Madrid.

La stagione è lunghissima, l’Armani Exchange è pronta per essere nuovamente una grande protagonista.

Ettore Messina e Gianmarco Pozzecco
Exit mobile version