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Euroleague Preview 2021/22: la “breaking point” season del Maccabi

Il Maccabi Tel-Aviv è la prossima squadra delle Euroleague Preview 2021/22 targate Eurodevotion. Riusciranno i ragazzi di coach Sfairopoulos a riscattare la scorsa stagione?

Il Maccabi Tel-Aviv è la prossima squadra delle Euroleague Preview 2021/22 targate Eurodevotion. Riusciranno i ragazzi di coach Sfairopoulos a riscattare la scorsa stagione?

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E’ fine settembre e ormai il tempo di preparazione volge pian piano al termine per lasciar spazio al vero e proprio basket giocato. In Italia, come in tutta Europa, ormai è tempo di iniziare a capire quali sono le vere ambizioni di ciascun team anche in ambito internazionale. La settimana di presentazioni delle squadre partecipanti alla prossima Turkish Airlines Euroleague targata Eurodevotion, continua con la scoperta di una squadra storica e pronta alla sua rivalsa dopo una stagione ampiamente deludente. La Euroleague Preview 2021/22 di oggi è interamente dedicata al Maccabi Tel-Aviv.

Euroleague Preview 2021/22: le novità del roster Maccabi

Una delle delusioni della passata stagione ha deciso di rinnovare completamente gran parte del proprio roster, cambiando tanti nomi che nella passata stagione sono andati al di sotto delle aspettative o hanno già dimostrato che l’aria di Tel-Aviv gli poteva stare molto stretta. Tyler Dorsey, Elijah Bryant sono le due cessioni dolorose della passata stagione e ad aggiungersi ci si è messa la separazione anche con Dragan Bender, big man tra gli altri ex Phoenix Suns in Nba.

Il front-office giallo-blu nonostante le cessioni importanti non è stato di certo a guardare e ha costruito la sua solida squadra da far ruotare intorno alla vera stella del Maccabi: Scottie Wilbekin. Gli arrivi infatti di Derrick Williams dal Valencia e il ritorno dopo una sola stagione di Jalen Reynolds dal Bayern Monaco di coach Trinchieri, garantisce molta più sostanza e costanza da apportare insieme ad Ante Zizic, uno dei veri flop della passata stagione.

A tutto ciò va aggiunta la presa di James Nunnally. L’ex Olimpia Milano non ha davvero nulla da perdere in quel di Tel-Aviv e potrebbe essere l’altra vera chiave offensiva del gioco ultra-concentrato sulla difesa visto nelle ultime tre stagioni. L’altra grave perdita del gioiello Zoosman volato in Germania sponda Alba Berlino è stata rimpiazzata con le conferme di Caloiaro e Blayzer e il ritorno di Jake Cohen oltre che la certezza assoluta di capitan John Di Bartolomeo. A completare il roster giallo-blu le prese dal campionato israeliano del big man Sorkin e delle due guardie Keenan Evans e Kameron Taylor.

Euroleague Preview 2021/22: Derrick Williams e il ritorno di Jalen Reynolds. I due americani insieme all’approdo di Nunnally sono i veri fiori all’occhiello del mercato del Maccabi Tel-Aviv

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Euroleague Preview 2021/22: la forza e le debolezze del Maccabi

Pigrizia e troppa dipendenza dal talento dei singoli. Se dovessimo scegliere due aspetti del Maccabi si concentrano in questi due aspetti prevalentemente di campo. La pigrizia e l’atteggiamento di rassegnazione visto nella passata stagione sia in attacco sia in applicazione difensiva deve essere una pagina da dimenticare abbastanza in fretta.

Dopo la partita persa a Valencia, passata alla storia stagionale come “harakiri israeliano“, è stata la spada di Damocle sull’andamento della squadra israeliana andata a corrente alternata praticamente per tutta la stagione appoggiandosi completamente sull’estro e le folate offensive di Wilbekin accompagnate dal two-way playing eccellente di Dorsey e Bryant.

La cosa da dimenticare in fretta è che si esistono i leader di squadra, ma ognuno dei componenti della squadra deve dimostrare di tenerci alla maglia, senza troppa superficialità nell’abbandonare la nave alla prima difficoltà, il vero e grosso rebus non risolto dallo staff tecnico nella passata stagione.

Euroleague Preview 2021/22: Scottie Wilbekin è l’uomo di punta del progetto Maccabi. Riuscirà a riscattare la deludente stagione dello scorso anno?

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Euroleague Preview 2021/22: Sfairopoulos alla stagione decisiva del progetto Maccabi

Breaking point season. L’atto terzo della gestione targata Ioannis Sfairopoulos è il crocevia del suo progetto in terra israeliana. Dopo la grande annata 2019-20, conclusasi anzi tempo causa COVID-19 e che aveva consegnato al Maccabi la prima storica qualificazione alla post-season continentale dopo ben 7 lunghe stagioni, ora il coach ex Olimpiacos deve assolutamente provare a lottare per un posto tra le prime otto.

Ricostruire la sua identità difensiva per il suo Maccabi, amalgamare al meglio tante teste con un atteggiamento al di sopra delle righe e farle rendere in campo, è per coach Sfai una delle sfide più difficili e affascinanti di tutto il panorama continentale. A tutto ciò va aggiunto anche il saper creare un vero playbook offensivo non completamente dipendente da Scottie Wilbekin, croce e delizia anche lui nella sfortunata e deludente annata 2020/21.

Per il Maccabi, dunque, è tempo di decisioni importanti sia sul campo sia sul fattore di campo. Ora il breaking point è davvero netto e percepibile ad occhio nudo e per gli israeliani non ci sono più margini di errore.

Ioannis Sfairopoulos: dal 2018 subentrato a Spahija è l’uomo che ha ottenuto i migliori risultati per il Maccabi post-era David Blatt. In questa stagione però non può più sbagliare, provando a ricostruire un’impresa come quella del 2019-20.
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