PLAYOFF, O MEGLIO QUELLO CHE STAVA PER ACCADERE
Siamo al ventottesimo turno dei trentaquattro previsti come da calendario della Turkish Airlines Euroleague. La settimana dei turni del 5 e del 6 marzo 2020 sarà l’ultima giornata prima dell’inizio dell’incubo proveniente dalla Cina. Direttamente da Wuhan arrivano sempre più voci fondate sulla diffusione di un virus dal nome Sars-Covid-19 capace di rinchiudere quartieri e intere zone urbane ed extra-urbane dell’intero paese asiatico.
Quello che succederà da Wuhan a Pechino verrà esportato anche in Europa, con ovviamente l’Italia maggiormente colpita dalla diffusione del virus. A questo punto si ferma tutto, a qualsiasi livello. Palazzetti spenti, palloni che non rimbalzano, nessuna giocata degli idoli della nostra e futura generazione. L’intero panorama di addetti ai lavori e appassionati si chiede: quando si ricomincia?
Bertomeu le prova tutte per poter mandare avanti lo spettacolo della pallacanestro continentale, ma non c’è verso: gli azionisti e le intere società aderenti alla Turkish Airlines Euroleague non vedono le condizioni necessarie per andare avanti. Sono le 13:16 del 25 maggio 2020 e tramite Twitter, l’Eurolega decide per la prima volta nella sua storia di sospendere in via definitiva la stagione 2019/20.
Un finale inaspettato, duro e difficile da digerire. Da qui in avanti la stagione e il modo di vedere il basket a livello tecnico-tattico ed emotivo cambierà del tutto, ma ripartirà con più passione e voglia di fare rispetto alle altre stagioni.
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