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Barça-Murcia: solita paura, catalani che vincono senza convincere

Barça-Murcia
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Barça-Murcia apre la stagione di Liga dei blaugrana dopo la grandissima delusione di Supercopa.

Esordio in Liga Endesa per il Barcellona di Jasi contro Murcia.

C’era da cancellare la grandissima delusione di Tenerife, una finale di cui si è detto moto ma che può essere riassunta al meglio con le parole del Coach blaugrana: «Una squadra seria non regala un titolo».

Il carico ulteriore di problemi arrivato dall’infortunio, grave, di Abrines: il suo ginocchio lo terrà fuori almeno 4 mesi, il suo 2021 è finito.

Mezzogiorno di fuoco al Palau, tutto esaurito per quanto oggi possibile, altro suicidio sportivo tentato dal Barça, questa volta senza riuscirci…

85-78 il finale, ma non si può pensare alla minima soddisfazione per Jasi se si guarda alla prestazione, cosa che ogni allenatore tende a fare in preseason più che in ogni altro momento.

Pronti, via e 26-14 catalano che lascia spazio a pochi dubbi: c’è una squadra più forte, che esegue con discreta fluidità in attacco e lavora bene in difesa. Così è anche nel secondo periodo, che porta le squadre al riposo sul 42-28.

Quando i fantasmi di Tenerife, nonché quelli della Liga Catalana, sembrano lontani, ecco il crollo, l’ennesimo, inspiegabile.

Il Barça spegna la luce sui due lati del campo, come sempre peggio in attacco, ma questa volta il buio è anche offensivo. Dal 45-28 si vola sul 54-56, in un imbarazzante 9-28.

Il terzo quarto si chiude sul 16-30, per un parziale che dice 58-58 a 10′ dalla sirena finale.

Si fatica veramente a comprendere cosa accada nei meccanismi prima mentali che tecnici della squadra di Jasi. Non si salva nessuno, se non un Cory Higgins che magari sparisce, ma di danni reali non ne fa quasi mai. Anche Mirotic, che salva il tabellino dal punto di vista statistico a fine gara, sembra una comparsa, con un linguaggio del corpo decisamente negativo.

-14 di parziale nell’ultimo quarto con Manresa (Liga Catalana), sempre -14 col Real in Supercopa: oggi altro -14 e cambia solo il periodo di riferimento. La curiosità della statistica fa il paio con la certezza che siamo di fronte ad uno squadrone, che tale rimane ma ad un certo punto delle gare abbandona la contesa mentalmente, trascinando nel nulla anche tutto ciò che è tecnico. Sarà un lavoraccio per Jasi.

Brandon Davies lotta ma cade troppo spesso nelle provocazioni agonistiche di Sadiel Rojas, 32enne ala dominicana che ha il fuoco nel sangue: solo 3 punti ma tante cose positive ed alla fine un +/- di -4.

L’ultimo periodo, molto equilibrato, vede alla fine prevalere il Barcellona per una ragione precisa, ovvero il 13/24 in lunetta di Murcia, peccato mortale se vuoi creare il sorpresone.

La squadra di Sito Alonso gioca bene, lotta e meriterebbe il successo ma quegli errori a cronometro fermo sono letali.

Augusto Lima è il faro, imprendibile per i lunghi blaugrana. Bene anche Taylor e McFadden ma in genere tanta positività per un club che ha come obiettivo dichiarato un triplate di qualificazioni: Copa del Rey, Playoff ed un posto nelle coppe europee del 2022/23. Magari non arriveranno tutte e tre, ma il nostro eurino su qualche grande soddisfazione nel sud-est della penisola iberica lo metteremmo.

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