L’ormai classico approfondimento di Eurodevotion sulla “game of the week” si concentra su una partita che, probabilmente (anzi sicuramente) non è quella con i contenuti tecnici più elevati, ma che è sentitissima e soprattutto è decisiva per la corsa playoff di queste due squadre: Valencia-Baskonia.
In particolare, focalizzeremo la nostra lente d’ingrandimento su un giocatore che è letteralmente esploso quest’anno: Achille Polonara.
L’utilità di Polonara nel sistema offensivo di Ivanovic
Polonara è la tipologia di lungo ideale nel sistema di Ivanovic: un 4 e mezzo super atletico che può indifferentemente aprirsi e rollare in attacco e può permettere alla difesa di mettere in campo una grandissima aggressività e che soprattutto si esalta quando si gioca ad un ritmo alto.
Infatti la peculiarità del Baskonia è il voler giocare un “basket up-tempo“ ed il giocatore originario di Ancona è il giocatore perfetto per questo. Il contropiede infatti è una delle situazioni preferite dell’Italiano, dove può sfoggiare tutto il suo atletismo e la sua bravura nel correre sia davanti alla palla che come rimorchio.
Inoltre non è da sottovalutare la sua ottima capacità nel mettere palla a terra per avviare la transizione e nel gestire i sovrannumeri da palleggiatore.
Se il contropiede primario non va in porto, molto frequenti sono le situazioni di drag e qui Polonara può punire la difesa, sfruttando la sua velocità nettamente maggiore rispetto ai suoi pari ruolo.
Ed è proprio nelle situazioni di blocco sulla palla che il lungo italiano fa letteralmente la differenza: questo per la sua bidimensionalità ma soprattutto per la sua abilità nel leggere ogni singolo dettaglio della difesa per trarne vantaggio. In particolare grazie alla sua rapidità fuori scala rispetto agli altri lunghi, il prodotto della Stamura Ancona si sta dimostrando maestro nello slip, cioè nel “fintare” il blocco, per poi decidere a seconda del posizionamento e della scelta difensiva se aprirsi, rollare forte dentro o fermarsi sul post alto (short roll).
Quando è usato invece da 4, il giocatore italiano è meno coinvolto come bloccante sulla palla ma riesce a punire le difese andando in post basso, e sugli scarichi visto che il suo tiro da 3 è diventato sempre più affidabile (sta tirando con un irreale 51/116 da 3, il 44%).
Oltre a tutto ciò, il 4-5 ex Varese è un ottimo passatore, sia dal post, dove è un vero e proprio regista aggiunto che dalla punta (saper trovare i compagni da lì per un lungo del 2021 è un plus enorme), situazione in cui il Baskonia lo sfrutta moltissimo.
L’aggressività come prima idea difensiva dei Baschi
Se in attacco il suo coinvolgimento, soprattutto, in situazioni di PnR/PnP è stato efficiente, in difesa Polonara ha dimostrato di essere un fattore tecnico-tattico indispensabile nel meccanismo ideato da coach Ivanovic.
La partita meravigliosa vista la scorsa settimana a Bilbao, infatti, vede la nostra ala-pivot azzurra partire piano piano per poi esplodere di efficienza e affidabilità offensiva nel secondo parziale di gioco. Ma per entrare nel vivo del gioco e delle situazioni offensive, il Baskonia prende ritmo dalla propria difesa e per farlo sui vari giochi con blocchi lontano dalla palla si vede l’apporto duttile e indispensabile dell’italiano.
L’idea dei Baschi è quella di essere aggressivi per cavalcare l’enorme impeto agonistico e l’atletismo dei piccoli e dei lunghi Baschi: cambi e show (spesso anche rapidi per tenere il gioco a due con i soli due difensori coinvolti) sono i mezzi con cui spesso Ivanovic porta in campo questo concetto.
Attenzione anche molto particolare va fatta senza subbio sui blocchi lontano dalla palla. Specie in situazione di rimessa da fondo avversaria, dove l’Efes lavora con le uscite: qui il Baskonia spesso cambia. Questo lavoro si ripercuote anche su altre situazioni di blocchi lontano dalla palla. In questo Polonara è un giocatore perfetto, per la sua capacità di lavorare nelle linee di passaggio (vedere il secondo video all’inizio dell’articolo per credere) e di tenere i piccoli.
Polonara, visto il suo ruolo molto duttile visto in campo contro l’Efes, è stato cruciale anche in un aspetto importante della sua difesa. Ivanovic dopo gli switch sui pick and roll o su blocchi lontano dalla palla chiede all’altro lungo di aiutare, o addirittura raddoppiare, sul post basso.
La lezione di Polonara
In conclusione, va detto che, al di là di ogni campanilismo e dell’esito della rincorsa playoff dei Baschi, Polonara è un giocatore da primo quintetto della Lega.
Merito del sistema Ivanovic che ne sta esaltando le caratterstiche e ovviamente del giocatore, che in questi anni ha portato il suo gioco a livelli impensabili.
Questo deve rendere tutti noi felici, ma soprattutto farci riflettere: lo sviluppo di un giocatore non termina mai e il lungo ex Sassari ne è proprio la testimonianza.
Per fare ciò però c’è bisogno di una grande etica del lavoro e di una cura spasmodica dei dettagli: quei dettagli che, come abbiamo visto, si riflettono nel gioco dell’ala-pivot dei Baschi e che fanno la differenza tra un giocatore mediocre e uno dominante in una competizione di rango elevato come l’Euroleague.
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Ciro Abete e Luca Castellano