Kyle Weems regala la vittoria alla Virtus contro Bursaspor dopo un tentato suicidio

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Doveva essere sulla carta una gara semplice e senza troppi patemi per la Virtus Bologna, ma il recupero di Eurocup contro Bursaspor si è rivelato più complicato del previsto. Non tanto per la forza dei turchi, che comunque hanno avuto il merito di combattere col coltello fra i denti per tutti i 40 minuti, ma per l’umoralità di una Virtus che fatica ancora a trovare continuità nell’arco dei quattro quarti.

Il risultato finale di 98 a 94 racconta ancora di un attacco dalle potenzialità infinite e di una difesa ancora carente: insomma, niente di nuovo in casa bianconera. Anche se qualcosa di nuovo deve arrivare sul campo, intanto qualcosa è arrivato dal mercato. Di oggi pomeriggio è l‘ufficialità dell’arrivo a Bologna di Daniel Hackett che alza poderosamente il livello della compagine di Sergio Scariolo. Ma torniamo alla gara.

Virtus Bursaspor
Pajola in marcatura su Andrew Andrews

Virtus, quanti blackout ancora…

Sono stati una costante di tutta la stagione e non sono mancati nemmeno stasera. Nel primo quarto la squadra praticamente non scende in campo, lascia campo aperto al Bursa e solo grazie ad una tripla di tabella di Cordinier chiude i primi dieci minuti sotto solo di 9 punti.

Poi la squadra si sveglia ed inizia a carburare a tappe forzate diventando una forza distruttrice in attacco: i 37 punti segnati solo nel secondo quarto fanno paura. Tanto quanto fa paura l’ennesimo crollo tra fine del terzo quarto ed inizio del quarto periodo. Vantaggio di 18 punti che lentamente si sgretola e che permette ai turchi di rientrare e di andare sul +4 a pochi minuti dalla fine.

La Virtus ha già buttato troppi vantaggi in stagione (soprattutto in Eurocup) e stasera ha scherzato troppo col fuoco. Poi diremo chi deve ringraziare se alla fine è arrivata la vittoria. Quello che è bene sottolineare è che una squadra con le ambizioni dei bianconeri, a marzo, ovvero quando si iniziano a tirare le fila della stagione, non sono più permessi simili passaggi a vuoto.

Non tanto perché non possa capitare di subire l’avanzata avversaria, ma perché questi controparziali sono spesso provocati da un atteggiamento sbagliato. Raggiunto il +18 la squadra ha come spento la luce e si è adagiata sugli allora pensando che la gara fosse già in ghiacciaia. Le partite durano però 40 minuti e basta una squadra volenterosa e con poca qualità come Bursa per bruciare in poco tempo tutto il vantaggio accumulato.

Jaiteh domina sotto canestro

Jaiteh, Weems, Cordinier: ormai si è capito che la stagione passerà anche da loro

Sono tre dei punti di riferimento della squadra. Ovviamente non i soli perché Teodosic rimane il leader della squadra ed anche se evidentemente non al meglio, anche stasera ha smazzato assist importanti. Poi ci sono ovviamente anche Belinelli e Pajola di cui conosciamo l’importanza.

Ma da questi tre passa tanto, tantissimo. Jaiteh da inizio anno ha fatto una crescita spaventosa per intelligenza tattica e per quello che offensivamente riesce a dare, in un processo che lo ha visto fare grandi miglioramenti tecnici in davvero poco tempo. La sua prova perfetta al tiro da 23 punti e 9/9 dal campo racconta di un giocatore che, se ha un vantaggio, segna. Fondamentale la sua presenza sotto al ferro.

Isaia Cordinier è poi il giocatore che dà energia alla squadra: le sue scorribande rimettono benzina nel motore soprattutto quando la squadra trova quei momenti di discontinuità. Incredibile davvero quanta intensità riesca a portare a rimbalzo, in difesa e nella foga di trovare il canestro. Per lui 17 punti, 6 rimbalzi e tanta quantità.

Poi, inutile dirlo, Kyle Weems. Sempre più idolo dei tifosi. La partita l’ha vinta lui. La Virtus ha seriamente rischiato di perderla e se non l’ha fatto è grazie alle due triple ed al floater finale di Weems. Spesso e volentieri le gare quest’anno le ha risolte lui: carattere e attributi da vendere. E’ l’anima di questo gruppo.

Virtus Bursaspor Weens
Kyle Weems, anima bianconera

Così la difesa non va, ma qualcosa potrebbe cambiare ora…

Non si possono subire 94 punti da Bursaspor. Semplicemente non si può.

I turchi hanno perso il loro miglior realizzatore che era anche miglior marcatore del campionato turco, ovvero Allerik Freeman. Di scorer puro a roster è rimasto solo Andrew Andrews, con una squadra che ruota in 7/8 giocatori. Insomma, l’unico giocatore da tenere d’occhio non può spadroneggiare e mettere a referto 37 punti con 6/11 dall’arco e 42 di PIR.

A Valencia si era vista un’ottima prova difensiva, poi non più replicata. Stasera si sono fatti grandi passi indietro: closeut in ritardo, cambi troppo passivi e prevedibili, troppi vantaggi avversari creati dopo il primo passo, aiuti dal lato debole mancanti…insomma, spesso una difesa horror.

Per competere con le migliori e per vincere la competizione servirà qualcosa di completamente diverso. Però, da qualcosa di importante si può subito ripartire. Da cosa? Dal clamoroso acquisto di Daniel Hackett, specialista difensivo e campione assoluto. L’ex Cska Mosca è uno che sposta non tanto, ma tantissimo. Insomma, tutti nell’ambiente virtussino non vedono l’ora di vederlo in campo. E qui cambierà sicuramente tutta la prospettiva della stagione.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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