Turkish Airlines Euroleague che propone nella terza giornata un grande classico, la sfida tra Olimpia Milano e Maccabi Tel Aviv.
Una partita che viene vinta dai padroni di casa agevolmente nonostante un leggero calo nel finale di ultimo quarto che ha parzialmente riaperto il match.
Risultato finale di 83-72 che andiamo ad analizzare utilizzando la classica struttura, in punti, di Eurodevotion.
17-2
Il parziale con cui Milano allunga nel primo quarto. L’Armani Exchange, grazie a questo break, vola sul 22-9 mettendo immediatamente una seria ipoteca sulla conquista della contesa. Un Maccabi in difficoltà, male in difesa nonostante un coach maestro in questo aspetto come Sfairopoulos, confusionario in attacco malgrado il talento diffuso. Sei gli assist della squadra italiana sui nove canestri dal campo in questo primo quarto chiuso sul 26-15.
DINO DINO
Il 19 novembre 2019, proprio in occasione di una gara di Eurolega tra Milano e Maccabi, fu ritirata la maglia di Dino Meneghin. “Dino Dino”, il coro che ha accompagnato la carriera del centro nella sua avventura milanese. Oggi, con la gloriosa casacca dell’Olimpia, c’è un altro Dino che ha avuto un impatto importante nella partita di questa sera. Il greco Dinos Mitoglu nei suoi primi sette minuti in campo ha prodotto nove punti (con 3/4 dalla lunga distanza), due rimbalzi ed un assist impressionando per la presenza sui ventotto metri del campo. Dino, un nome, una garanzia.
IMPATTO PANCHINA PRIMO TEMPO
L’affascinante sfida, per la storia, tra l’Olimpia e gli israeliani si è virtualmente decisa nei primi due quarti, venti minuti in cui l’impatto della panchina è stato di altissimo livello. Un parziale di 20-9, determinato dalle “seconde linee”, che ha permesso al roster di Messina di mantenere un livello costante, sui due lati del campo, uccidendo le speranze del Maccabi Tel Aviv a dire la sincera verità troppo brutto per essere vero.
MENTALITA’ E MENZIONI
Una mentalità importante dimostrata da Milano nelle ultime due partite in cui, i favori del pronostico, sono stati rispettati agevolmente. Un controllo della sfida in cui raramente ci sono stati dei cali di concentrazione. Sintomatico, in tal senso, il time out chiamato da Messina sul punteggio di 40-25 dopo un mini break di 0-4 degli ospiti. Un segnale di come, a questi livelli, nulla debba essere lasciato al caso. Menzioni anche per Malcom Delaney, a cui probabilmente ha fatto bene il riposo di domenica, e Devon Hall, un giocatore che personalmente mi fa impazzire per la concretezza sia offensiva che difensiva.
EFES, UNA PARTITA TRAPPOLA
Il doppio turno si completerà con la sfida tra Armani Exchange ed i campioni uscenti dell’Anadolu Efes, reduci tra tre sconfitte nelle prime tre uscite. Un testa coda inaspettato alla vigilia anche se è giusto ricordare come i turchi fecero fatica anche nella passata stagione ad inizio Turkish Airlines Euroleague. Una partita trappola, un ulteriore esame di maturità per l’orchestra sapientemente diretta da Ettore Messina.