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Reazione attesa ed arrivata per il Monaco, che, dopo aver perso in malo modo l'esordio nella serie, pareggia i conti sull'1-1 e riapre una serie che sembrava più indirizzata di quanto il mero punteggio dicesse.

Sugli scudi un ottimo Jordan Loyd da 33 punti (career-high) e 36 di valutazione, che trascina i suoi al successo per 86-74.

La serie è ora di nuova in parità e ci si sposterà a Tel-Aviv per il pivotal game di Gara 3.

IL MONACO ISOLA IL BACKCOURT DEL MACCABI

Bellissima partita la gara 2 andata in scena al Gastòn Medicìn questa sera, sicuramente di livello più alto rispetto ad un primo atto dove era scena in campo una squadra sola.

Il Monaco si rende conto che, ad oggi, è impossibile pensare di arginare il duo Baldwin-Brown ed opta per una strategia molto interessante: isolare il backcourt gialloblù e cercare di limitare al massimo il rendimento di tutti coloro che non hanno il numero 4 o 5 sulla maglia.

Il resto della squadra produce infatti la miseria di 41 punti totali, con 7 su 21 da 2 e 4 su 16 da 3, mostrando abbastanza chiaramente come la tattica adottata abbia funzionato e anche molto bene.

Dall'altra parte, era impensabile tirare male dal perimetro come era successo in Gara 1, dove il Monaco aveva chiuso con il 15%. Ecco allora che, Ouattara in avvio, con un 2/3, e Loyd in maniera costante nell'arco dell'incontro (5/9), scardinano la difesa israeliana da dietro l'arco, aprendo poi spazi per i compagni in area. Loyd, in particolare, mette in grandissima difficoltà Lorenzo Brown in fase difensiva, attaccando i suoi closeout e punendo costantemente dal mid-range o con riaperture per gli altri. Questo anche per il fatto che Baldwin era mandato in missione speciale a cercare di arginare il pericolo pubblico numero 1 del Monaco: Mike James.

Sotto canestro, Donta Hall regge e anzi vince la lotta a rimbalzo con Josh Nebo, dopo che lo aveva subito nel primo atto della serie e, in generale, la fluidità dell'attacco del Maccabi è nettamente inferiore, per grandissimi meriti del Monaco, che esaspera ancora di più gli isolamenti degli esterni di Kattash.

Il terzo quarto si rivela essere quello dell'allungo monegasco decisivo, grazie alle 0 palle perse contro le 4 del Maccabi e a un 30.8% dal campo concesso, che porta a 13 lunghezze di vantaggio al 30', troppe da recuperare negli ultimi 10' di gioco visto l'andamento della gara.

In sostanza, una gara sicuramente più bella e combattuta di Gara 1, con i ruoli che però si invertono, delineando una vittoria tutto sommato in controllo da parte del Monaco, che sopravvive di fronte ad un incontro che poteva già essere decisivo. E' invece tutto ancora aperto, e ora si va a Tel-Aviv per una infuocata Gara 3.

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