Recupero della sesta giornata tra Maccabi Tel Aviv e Real Madrid. Settimana importante per i gialloblu che dopo i campioni d’Europa sfideranno l’Alba Berlino, alla luce anche della sconfitta risicata con il Barcellona. Il Real arriva dalla vittoria con Andorra, con la bella notizia del ritorno di Alocen dopo quasi due anni di inattivita’.

La partita

Molto interessante, come preannunciato alla vigilia, la sfida sotto canestro tra Nebo-Bonzie da un lato a sfidare Tavares-Poirier. E i primi sei punti tutti di Walterino, mica tanto -ino, a ricordare, come se ce ne fosse stato bisogno, a Nebo che sarebbe stata una lunga serata.

Il Real fa girare palla in un paio di azioni ed e’ spettacolo puro. 23-11 dopo sette minuti di gioco, 13 punti dell’ino di cui sopra, qualche variabile interessante con Abalde ad iniziare i giochi e Campazzo ad uscire dai giochi. 36-21 a fine primo quarto, con Deck uscito poco prima per un pestone di Sorkin (13 Tavares, 8 a testa per Campazzo e Deck stesso). Tris d’assi.

Walterino ..

Rivero non aiuta i suoi con due falli in un amen, 21-40 ad inizio secondo quarto con un bellissimo eurostep di Musa – che sarebbe secondo quintetto con Poirier, Chacho e Rudy. Vabbe’, ingiocabili.

Eli Ndiaye aiuta molto con la sua atleticita’, questo Real ha tutto, sulla carta e sul campo soprattutto.  

60 a 30 di PIR, 80% (!) da due per il Real. Confermo l’ingiocabili, di cui sopra.

Tamir Blatt prova a suonare la carica per i suoi, rimane comunque il 27-42: il Maccabi non si da per vinto, insieme alle pessime percentuali da tre del Real, torna a -10. Lorenzo, Nebo inizia a farsi sentire sotto canestro dopo le difficolta’ iniziali (6 rimbalzi offensivi, 14 punti), insieme ad una mano di Rivero, sia a combattere sotto canestro che nel dare qualche punticino, fanno si che il passivo a fine primo tempo non sia cosi ampio. 41-52 il parziale.

Secondo tempo

Nel terzo quarto lo svantaggio israeliano inizia a ridursi, il Real aiuta l’interesse per la partita commettendo qualche sciocchezza a livello di turnover, le triple TelAvivians e il Maccabi arriva anche al -6. Coach Mateo chiama il timeout obbligato e da li sara’ solo piu’ blancos: 14-2 con Hezonja a guidare le danze (8 punti, 14 nel quarto) e Real concreto a dir poco nello sfruttare le palle perse – 7 rubate a 2. Non posso sottolineare a sufficienza l’aggettivo concreto in questa fase: il Real non e’ particolarmente bello, o esegue in modo fantastico, ma e’ semplicemente concreto nella buttare la palla dentro il cesto, che sia con una tripla costruita male o un alley-oop per Poirier dopo un batti e ribatti sotto canestro.

Tris d'assi.

L’ultimo quarto non ha storia, di fatto: assolo senza interruzioni. Il +21 al 35’ con una tripla “alla Basile” di Rudy e il successivo airball di Baldwin sembrano mettere la parola fine alla partita. Che arriva con la schiacciata di Poirier per il +29 Real. Minuti anche per il giovanissimo Gonzales, finisce 70-99.

Breve analisi

In casa Maccabi, Lorenzo troppo solo in casa gialloblu: 16 punti e 9 assist (sugli 11 totali di squadra), in campo a buoi ampiamente scappati perche’ la squadra senza di lui non ha una guida. Baldwin e’ il cugino del vero Wade ammirato la scorsa stagione, -8 di valutazione a fine partita e una condizione ancora lontana. Bene un volitivo James Webb III, tra gli ultimi a mollare e protagonista del lento recupero/riavvicinamento nel terzo quarto. Male Sorkin, ancora una volta quanto conta, certamente chiuso dagli altri lunghi, ma anche incapace nel mettere qualche dubbio in piu’ nella testa di coach Kattash. Potrei ma non voglio.

Stanco Bonzie, gia’ detto di un ottimo Nebo, difficile valutare Rivero: da riconoscere la sua generosita’, ha lampi assoluti a black-out totali difensivi, che costano a livello di falli e vanificano in parte il giudizio.

In casa madridista, gli assist a fine partita fanno vedere la coralita’ del proprio gioco: in alcuni frangenti e’ spettacolo puro. 29 assist (a 11) con sole 7 perse: le chiavi della squadra sono al sicuro con il Facu e Chacho.

Per il resto, non sembra mancare veramente nulla a questa squadra: fisicita’, esperienza, maturita’ (citofonare Hezonja stasera), anche atleticita’, con Ndiaye positivo e per nulla intimorito dal giocare con compagni cosi. E poi c'e' Musa, Deck .. Real che si puo’ permettere Llull a 3’. Forse non serve aggiungere altro - siamo pur sempre a Novembre..

Photo credit: Euroleague.com

https://twitter.com/EuroLeague/status/1729605628262293919

Round 11 Eurolega: "injury report" dell'1 dicembre
La Reyer torreggia su Amburgo in un R#9 sfolgorante