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Trento ci prova fino all'ultimo, ma la fortuna questa volta non è dalla parte dell'Aquila che settimana scorsa aveva conquistato il referto rosa all'ultimo respiro. Gli uomini di coach Paolo Galbiati, vanno anche oltre le defezioni e giocano una partita di grande cuore che però non serve ad evitare un sconfitta amara per come è andata a finire sull'ultimo possesso.

83-85 il punteggio finale di Trento-Ulm

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Lo spirito di Trento

Dopo un avvio a fari spenti come direbbe Elodie, da parte della Dolomiti Energia Trento che in avvio di seconda frazione va sotto sul -13 (13-26), ecco che da quel momento inizia la reazione da parte dei bianconeri. Infatti, i padroni di casa con la giusta aggressività riescono a ridurre lo svantaggio e vanno all'intervallo lungo sotto di un solo punto (42-43).

Ad inizio secondo tempo Trento firma finalmente il sorpasso, ma la compagine tedesca non perde brillantezza e rimane nella partita. Al 30' è perfetta parità sul 63-63. Nella prima parte dell'ultimo quarto, Ulm si porta sulle nove lunghezze di vantaggio e prova a mettere la freccia verso la fuga. L'Aquila con la sua solita determinazione non si arrende e riesce grazie ad una tripla di Baldwin ad accorciare sull'83-84. Dopo l'1/2 dalla lunetta di Dakota, Trento segna ancora con Baldwin dalla lunga distanza, ma il canestro non è valido perché è finito il tempo.

Rispetto agli anni passati questa squadra sta disputando un EuroCup di livello e siamo certi che con questo spirito si toglierà delle belle soddisfazioni.

«Il basket è così: non è la prima volta che mi capita di dirlo, commentando le nostre partite di EuroCup. Nel bene e nel male. Dispiace perché abbiamo combattuto, abbiamo saputo competere contro un’ottima squadra come Ulm, fisica, tosta in difesa, capace di mettere in difficoltà i suoi avversari con soluzioni difensive diverse dall’ordinario. Complessivamente dopo un avvio davvero lento i ragazzi sono cresciuti, si sono messi in partita con ritmo e voglia: siamo andati vicini a una vittoria importante, invece siamo qui a rammaricarci di qualche occasione sprecata». Questo un passaggio delle parole in sala stampa del capo allenatore dell'Aquila che evidenziano di come i suoi ragazzi se la siano giocata fino alla fine.

Trento

La bella storia di Saliou Niang

Tra i giocatori che hanno chiuso in doppia cifra (Baldwin, Grazulis, Biligha,Udom e Hubb) in casa Aquila c'è anche Saliou Niang. Il senegalese dopo aver fatto l'esordio (3') nel precedente turno nella vittoria ottenuta contro i greci dell'Aris Salonicco, si è messo in mostra nella sfida contro il Ratiopharm Ulm.

Il classe 2004 ha messo a referto 10 punti (4/5 da 2) con 16 di valutazione in 16'. Coach Paolo Galbiati viste le assenze sceglie di ampliare il suo minutaggio e la scelta si rivela azzeccata. Niang nonostante sia solo alla sua seconda gara in questa manifestazione che nel corso degli ultimi anni è cresciuta molto di livello, ha dimostrato di poter dare il proprio contributo.

Questo dev'essere solo il primo passo per l'inizio di una carriera dove il giovane di Trento può scrivere pagine importanti a livello personali perchè il potenziale c'è e quindi va sfruttato. La cosa più impressionante è che ha attaccato il canestro senza nessun timore e questo dev'essere lo spirito giusto ed un vero e proprio esempio per i giovani come lui che hanno la chance di giocare in questa manifestazione.

La fisicità di Figueroa e Williams

Con l'assenza sotto le plance di Derek Cook Jr, gli uomini di coach Anton Gavel hanno sfruttato la stazza della coppia LJ Figueroa e Trevion Lamon Williams. Il nativo di Lawrence (Massachusetts) realizza 20 punti tirando con l'87.5% da 2 ed il 100% dalla linea della lunetta. Dalla lunga non è la sua serata ed infatti chiude con 0/3.

Invece, il pivot americano conclude la sua partita con una prestazione di grande concretezza (15 punti + 16 rimbalzi) e 24 di valutazione. In attacco è stato molto importante perchè ha fatto valere i suoi centimetri. In difesa si è fatto vale con ben 12 rimbalzi catturati. L'unica pecca della sua sera la troviamo nelle 7 palle perse. Il giocatore è la decima volta che chiude con almeno 10 punti segnati e questo ci fa capire che stiamo parlando di una pedina preziosa per Ulm.

Foto: Dolomiti Energia Trento

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