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Inizia con una vittoria il doppio turno del Real Madrid, una vittoria importante, che garantisce l'arrivo tra le prime quattro a fine stagione e quindi il fattore campo nei playoff. Nulla da fare per il Fenerbahce, che per conquistare i playoff dovrà vincere venerdì contro il Baskonia.

Al Wizink Center, i Blancos dimostrano di essere la migliore squadra in campo conducendo la gara per quasi tutti i 40 minuti, senza mai rischiare di subire la rimonta dei gialloblù, il risultato finale dice 90-75.

Il racconto di Real Madrid-Fenerbahce nei 3 punti di Eurodevotion.

La gara

Nella prima metà di gara il Real è chirurgico da dietro l'arco (8/11). I padroni di casa, aiutati anche dalla fortuna in più di un'occasione, trovano la via del canestro con grande facilità e con tanti giocatori diversi. Dopo i primi venti minuti, tutti i giocatori messi in campo da Mateo avevano già segnato almeno un canestro. Il Fener è troppo poco aggressivo in difesa e in diverse occasioni concede canestri troppo facili ai Blancos che toccano il +11 a metà del secondo quarto. I gialloblù non mollano e con un Calathes in grande spolvero - 10 punti e 5 assist all'intervallo - rientrano ad un solo possesso di svantaggio sul 47-44. Il primo tempo si chiude con i liberi di Musa che fissano il punteggio sul 49-44, un vantaggio neanche così ampio viste le ottime percentuali al tiro dei Blancos.

Al rientro in campo, il Fenerbahce continua ad essere decisamente troppo passivo in difesa. Il Real cerca meno il tiro dalla lunga distanza, nonostante abbia portato a ottimi risultati nel primo tempo, e punta di più su un gioco interno, che punisce la difesa turca, distratta e poco reattiva. I Blancos toccano nuovamente la doppia cifra di vantaggio, il terzo quarto finisce 68-58.

Nell'ultimo periodo, il Fenerbahce ha l'occasione di ricucire lo svantaggio, ma la butta via sbagliando un paio di triple aperte che avrebbero riaperto la sfida. Dopo questi errori, i turchi escono dalla partita e il Real ne approffita per ampliare il proprio vantaggio fino al 90-75 finale.

La versatilità dell'attacco del Real

Il roster del Real Madrid è senza ombra di dubbio uno dei più completi e lunghi della competizione, di conseguenza le soluzioni a disposizione dell'allenatore sono veramente infinite e nella partita di questa sera lo si è visto molto bene.

Nel primo tempo i Blancos hanno avuto la possibilità di giocare una pallacanestro rapida e lo hanno fatto molto bene, giocando con transizioni offensive veloci e tiri nei primi secondi dell'azione. Nella seconda metà di gara, il Fener ha provato a limitare la transizione del Real, ma la squadra di Mateo non ha avuto problemi a giocare a difesa schierata, con più tagli dentro l'area e andando più spesso da un uomo in post basso.

Il Madrid ha fatto quello che solo una grande squadra, ricca di talento può fare. Si è adattato nel corso della partita ai vari cambiamenti senza perdere la lucidità e mantendendo sempre la stessa efficacia. Pochi possono permettersi di farlo con così tanta facilità.

Ancora una volta il migliore dei Blancos è stato Musa, l'ex Nets ha messo in grande difficoltà la difesa del Fener che non è riuscita a fermarlo, se non con i falli. Il bosniaco ha chiuso la partita con 16 punti e un perfetto 9/9 dalla lunetta. Ma, come detto in precedenza, tutti i giocatori messi in campo da Mateo hanno risposto presenti, andando a bersaglio e facendosi trovare pronti quando sono stati chiamati in causa, anche se per pochi minuti. L'esempio perfetto è Cornelie, che in soli 8 minuti sul parquet ha segnato 9 punti con un perfetto 3/3 da dietro l'arco. L'ottima prestazione di squadra è coronata dai 27 assist totali, seconda miglior prestazione stagionale in questa voce statistica per il Real.

Il Fenerbahce è spento

Prestazione poco convincente da parte del Fenerbahce, che non ha mai dato l'impressione di poter vincere la partita questa sera. L'atteggiamento difensivo non è stato dei migliori per tutta la partita, mentre in attacco si è fatta sentire la serata negativa di Guduric e quella di Motley, limitato molto bene dai lunghi del Real.

I gialloblù, in attacco, si sono aggrappati a Calathes, che nel primo tempo ha permesso ai suoi di rimanere in partita, segnando dalla lunga distanza e servendo assist ai compagni. Nei secondi venti minuti, però, il play greco è calato e di conseguenza anche la squadra. Tra i turchi, l'unico costante per tutti i 40 minuti è stato Hayes-Davis, che ha chiuso la partita con 17 punti e 21 di valutazione, ma non è bastato.

Le assenze di Wilbekin e Pierre e le condizioni attuali di Bjelica, che fa veramente fatica a stare in campo, si fanno sentire. Sarà importante avere tutti al 100% quando si dovranno giocare playoff.

Photo Credit: Real Madrid Twitter Account

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