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Dichiarazioni e riflessioni dalla sala stampa del Medionalum Forum

L'Olimpia è regina di gara 1, dominatrice del primo atto, che ha fatto suo dilagando progressivamente nel secondo tempo. Riflettiamo sulle impressioni che i due allenatori hanno riservato al colloquio con la stampa.

Dei due, paradossalmente, appare più rilassato coach Scariolo. Dispiaciuto ma sereno, il beniamino del baloncesto iberico soppesa lucidamente i difetti della sua Virtus.

Messina è invece certamente soddisfatto, ma guardingo al contempo. Come uno scacchista chiamato alla prima mossa che ha mangiato il primo pedone ed è in attesa vigile dell'inevitabile contromossa.

Il tecnico bresciano è partito sottolineando il buon approccio dei suoi.

"Abbiamo giocato un ottimo primo tempo, siamo stati bravi a portare in campo le idee che avevamo e fino all'inizio del quarto quarto siam stati avanti."

Di fatti, l'inizio della gara, ben preparato ed eseguito, è stato caratterizzato da una discreta continuità offensiva, così pure da una difesa che ha concesso solo 6 punti nei primi 7' di gara.

"Abbiamo avuto buon rendimento offensivo dei migliori difensori e buon rendimento difensivo dei migliori attaccanti, questo ci ha fatto stare avanti. Quando queste condizioni si sono smarrite, l'Olimpia ci ha un po' castigato." E qui è anche un po' una banale regola del basket, quando si difende peggio e si attacca peggio, si subirà di più e si segnerà di meno. Ergo, si perderà.

Scariolo dunque, ammessi gli abbagli di una manovra offensiva divenuta incerta, chiama in causa anche una grossa verità.

"Abbiamo affrettato qualche tiro contro la loro difesa, loro hanno anche messo dei grandi tiri al finale del possesso." L'Olimpia sta a galla per grandi lassi di gara, anche i più difficili, affidandosi ai suoi violini di riferimento e grazie alle giocate individuali, per un'armonia di gioco che sarà più meritorio appannaggio del finale.

Stimolato dalla stampa sulle possibili evoluzioni della forma della squadra, preferisce declinarla in rapporto ai singoli atleti. "Come sempre, sarà una questione individuale. Ci saranno giocatori che entreranno nella serie avendo necessità di rompere il ghiaccio, altri invece che accuseranno con le partire un po' di stanchezza." La sensazione è che siano molti i giocatori della Virtus che abbiano la necessità di rompere quel ghiaccio al più presto...

Infine, una parola sulla produzione nei pressi del ferro concessa a Milano nel secondo tempo, non certo la specialità della casa. "Quando cominciano a mettere questi tiri difficili, anche lontano dalla linea dei tre punti, ti obbligano a scoprirti di più sulle penetrazioni." Individualità efficaci portano a spazi ampi e difese aperte, così facilitano attacchi più collettivi e razionali; il fatto che la sequenza causale sia questa può anche essere un vantaggio per la Virtus.

Messina e le contromisure in sala stampa - Eurodevotion

Arriva quindi il turno di coach Messina di raccontare la sua squadra, lo fa ritornando sulle difficoltà iniziali. "Abbiamo cominciato contratti, la squadra è stata brava a tenere botta in un primo tempo mediocre, concludendo con uno svantaggio serio ma non drammatico. Nel secondo tempo ci siam rilassati, abbiamo alzato l'intensità difensiva e giocato con molta più lucidità in attacco. E' anche vero che abbiamo avuto Shabazz solo 7' in campo a causa dei falli..."

Ancora una volta, il riconoscimento del ruolo sostanziale delle folate e delle fantasie individuali del folletto americano come motore della fase realizzativa biancorossa.

Anche l'importanza di Hall viene sottolineata con forza, lui che spesso non ha avuto occasione di giocare insieme a Napier nella sua collocazione naturale. "Il compito principale di Devon non è fare il cambio di Shabazz, ma è soprattutto quello di tornare nel suo ruolo abituale e aiutarci sul perimetro, sia in difesa, che in attacco."

Non è l'unico a cui dispensare attenzioni. "Il secondo tempo di Melli e Voigtmann è stato fattore fondamentale. Nel primo non avevano segnato, è qualcosa che noi non ci possiamo permettere."

Decisivi quanto un leader unico in maglia 70. "Gigi ha fatto delle cose importantissime, nel momento in cui facevamo una fatica enorme a fare canestro. Ci ha fatto respirare un momento e ci ha fatto entrare nella partita."

L'abbiamo infine provato a stuzzicare sul tema della zona, arma spesso usata egregiamente da Scariolo, che l'Olimpia ha a dir poco sgretolato nel finale di gara.

"Sapevamo che avrebbero difeso a zona e che avrebbero usato anche la box-and-one contro Shabazz, siamo riusciti a mettere la palla sempre ad un giocatore libero con ampio spazio, sia da fuori che dentro a Melli. Loro vedranno il nostro attacco e faranno qualche aggiustamento sicuramente, dovremo essere bravi anche noi a trovare una contromisura alla contromisura."

Il primo pedone è caduto, l'attesa alla contromossa è il sale della vigilia di Gara 2.

Photo credit: olimpiamilano.com, virtus.it,

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