Fenerbahçe-Olimpia, gara chiusasi col meritato successo milanese alla Ulker Arena, ha avuto un seguito a livello di regolamenti con un reclamo dei turchi su una situazione per nulla chiara ma ben diversa da quanto apparso inizialmente.

Il Fenerbahçe ha presentato reclamo ad Eurolega in seguito ai fatti avvenuti all'interno del secondo quarto della gara valida come recupero per il Round 24, rinviata allora a causa del terremoto in Turchia, e chiusasi col successo meneghino 75-82.

I FATTI

Tutto avviene sul punteggio di 24-31 a 4'32" del secondo periodo.

Su un tentativo di tiro a canestro di Devin Booker c'è Giampaolo Ricci che smanaccia la retina creando quella che può essere considerata come interferenza e portare al canestro valido.

L'arbitro più lontano, Hierrezuelo, convalida il canestro, ma viene successivamente richiamato dal collega Latisevs che, a seguito di un lungo conciliabolo, decide di annullare il canestro.

Il punteggio, da 26-31 potenziale, resta sul 24-31.

Schermaglie e discussioni abituali con le panchine che portano alla richiesta di "challenge" da parte dei turchi che non viene concessa, riprendendo il gioco con palla a Milano.

Va notato come il rimbalzo dopo il fischio sia stato preso dallo stesso Booker e che il "challenge" era ancora a disposizione di Itoudis, che tra l'altro se lo giocherà pochi secondi dopo, a 3'35" dello stesso quarto, per verificare un eventuale fallo antisportivo sullo stesso Booker.

Quindi semplicemente canestro non convalidato perchè l'interferenza non è stata ritenuta decisiva e quel "challenge" richiesto dal Coach dei turchi che non viene concesso.

IL REGOLAMENTO

A livello di interferenza, come ci ha spiegato un esperto esponente della categoria arbitrale, non è automatico che il tocco della retina da parte di un difensore sia causa di convalida di un canestro.

In questo caso la palla stava "ballando" ripetutamente sul ferro mentre il giocatore milanese Ricci schiaffeggia la retina. Evidentemente mentre un arbitro ha ritenuto che tale mossa del biancorosso fosse decisiva, un altro ha ritenuto di correggerlo. Va aggiunto per completezza di informazione che primo arbitro era chi ha convalidato e si trovava verso la metà campo, mentre chi ha corretto la decisione non lo era ma era però più vicino all'azione.

A livello di "challenge" questa fattispecie è assolutamente ricompresa tra quelle possibili, cosa che ha portato il Fenerbahçe ad inoltrare la richiesta. La tempistica in cui può essere richiesto è quella immediatamente seguente alla decisione finale della terna: in questo caso quindi dopo il cambio di decisione tra Hierrezuelo (canestro valido) e Latisevs (canestro annullato) (Appendice XIII - art 5.2 pag 483 regolamenti Eurolega, sezione "Head Coach Challenge")

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IL RECLAMO

Differentemente da quanto si crede e si è letto, il reclamo turco non verte sulla concessione del canestro ma sulla mancata concessione del "challenge" in occasione della giocata.

Da lì deriva la firma di Capitan Mahmutoglu sul referto elettronico della gara, cosa che ha stupito un po' tutti in quanto mai vista prima.

Nulla di clamoroso, semplicemente un reclamo correttamente compilato a seguito di una situazione che configura un errore.

IL COMMENTO

Mai e poi mai, come da precisa scelta del nostro sito, entreremo nel merito della decisione arbitrale. Se hanno ritenuto che la "smanacciata" di Ricci non sia stata determinante per far uscire la palla è scelta della terna che rispettiamo come sempre. Giusta o sbagliata che sia.

Quello che non comprendiamo è perchè non sia stato concesso il "challenge", da regolamento, aggiungendo che il possesso seguente, assegnato a Milano, sarebbe da spiegare. E' stato ritenuto che l'interferenza sia stata commessa da Booker che tira e non da Ricci che smanaccia? Non vi sono immagini a giustificazione di questa eventuale teoria, quindi sarebbe fondamentale la spiegazione della decisione.

Attendiamo, come probabile e come già avvenuto in passato per casi simili, un pronunciamento di Eurolega. Per capire, senza stravolgimenti di risultati ma con chiarezza, limitandoci ai fatti come in altre occasioni in cui vi sono stati dubbi regolamentari.

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