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L'Oly passa al Palau

Notte di straordinaria importanza al Palau Blaugrana dove arriva l'Olympiacos, oggi una delle due migliori del continente insieme al Fenerbahçe.

Non si è ancora spenta l'eco della pesante contestazione della tifoseria “culè” dopo il rovescio interno con Manresa e non è certo bastato .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } }

Eurolega -Il Monaco c'è e batte il Baskonia, il Barcellona doma il Maccabi
Nel round 25 di Eurolega, arrivano due successi interni per il Monaco e per il Barcellona. I monegaschi vincono 92-85 co...
successo contro quel  Maccabi che è proprio poca cosa per riappacificare il mondo catalano con la propria squadra di riferimento.

Le parole di Abrines sono scolpite nella pietra: «Capisco la contestazione, questa stagione sinora è una merda».

Tuttavia il record europeo degli uomini di Penarroya non è nemmeno troppo male prima della palla a due, 14/11 è rispettabilissimo in un contesto di straordinario equilibrio, ma il problema è appunto che gli avversari sono i #reds del Pireo, ovvero i leader di Eurolega reduci da 9 vittorie nelle ultime 10 gare.

Ulteriore problema, e questo non si può proprio derubricare a minore, l'assenza di Jan Vesely che si protrarrà almeno per tre mesi. Tegola vera, servirebbe a questo punto un Willy Hernangomez degno del suo contratto, cosa mai vista in catalana dal suo arrivo lo scorso anno. Non si vedrà nemmeno stavolta.

Il verdetto ci dice che nonostante la resistenza blaugrana sia stata vera l'Olympiacos è oggi roba di categoria superiore.

88-90 il finale, la magia di Fournier nobilita una prova già eccellente.

Fournier contro Punter, protagonisti della gara al Palau

LA GARA

Il Barça se la gioca per 20', meglio nel primo quarto  gli ospiti, poi rientro locale per il 47-45 di metà gara.

Il tentativo di fuga sul 53-45 prima e sul 56-47 poi avrebbe fatto male a tanti, ma non a questo Oly. Pronta reazione a firma principale Vezenkov ed equilibrio ristabilito prima di provare, a propria volta, lo scatto decisivo.

Il 57-64 pare tanta roba ma, come detto, il Barça resiste e torna pari con due liberi di Punter ad una manciata di secondi dalla fine.

Poi, appunto, Evan Fournier. 

Nigel Willimas-Goss, favoloso al Palau

LE CHIAVI DEL SUCCESSO GRECO AL PALAU

Su tutte la prova di Nigel Williams-Goss in assenza di Vildoza e Walkup. Oltre 31' in campo, perfetto tra assist, rimbalzi, giocate chiave e percentuali da sogno.

Momento decisivo quando il Barça scappa sul 56-47 già menzionato. L'immediata reazione dei #reds dimostra che chi vuole superarli deve essere al top per 40', non solo durante alcuni parziali.

In quelle giocate ci sono tutti i migliori in campo, da un parte e dall'altra: Parker, KP, Vezenkov…

Infine in una gara decisa da un capolavoro come quello di Fournier non inserirlo nelle giocate chiave sarebbe un peccato mortale. Chapeau Evan!

SASHA VEZENKOV, ETERNO MVP

Sasha Vezenkov e Georgios Bartzokas da queste parti sono stati capiti ben poco ed è un peccato mortale per chi dovrebbe comprendere il gioco. Già lo scorso anno i Playoff spiegarono per bene alla gente di basket catalana di che pasta era fatto il Coach, nell'attesa del ritorno del figliol prodigo, il quale ci ha messo dai due ai cinque minuti a rientrare perfettamente nel sistema del maestro.

Fournier è perfetto, Williams-Goss è notevole, tutti danno qualcosa di importante nei vari momenti, ma è il bulgaro-cipriota a dominare la gara come accade praticamente sempre.

Oltre i numeri, al solito eccezionali, l'impressione netta è che sia l'ingranaggio irrinunciabile del sistema con una caratteristica che è tipica dei campioni veri: rende migliori tutti i compagni facilitandone il gioco.

Menzione d'onore per i 4 moschettieri catalani: KP, Parker, Metu e Brizuela. Ma l'Oly si batte difficilmente in 5, in 4 è dura.

Sasha Vezenkov, MVP contro il Barça
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